sabato 11 dicembre 2010

ACQUISTO LA SELVA – MOLA PISCOLI, SVOLTA PER LA VALLE DEL SACCO

da Rete Per la Tutela della Valle del Sacco



L’avvio dell’iter amministrativo, ormai apparentemente inarrestabile, per l’istituzione del Monumento naturale de La Selva di Paliano e Mola Piscoli su tutti i 470 ettari de La Selva, e la delibera di Giunta regionale n.354 con cui il Lazio si impegna ad acquistare l’area, utilizzando i fondi già stanziati in bilancio, a partecipare alle aste giudiziarie per La Selva, nonché a mantenere l’integrità della stessa, segnano un evento di straordinaria importanza per la Valle del Sacco.
“L’istituzione del Monumento naturale de La Selva di Paliano era uno dei punti salienti della nostra Piattaforma programmatica 2010, considerato il valore naturalistico del sito e la sua posizione di cerniera tra la ancora incontaminata macroarea che si estende da Olevano romano a Paliano, e la macroarea più esposta storicamente all’inquinamento, che si snoda lungo il corso del Sacco da Colleferro in poi. Questo traguardo è ormai a un passo, grazie alla sinergia maturata nel tempo tra istanze avanzate dall’associazionismo (in primo luogo va ricordato Il Grillo Parlante onlus) e alcune amministrazioni a tali istanze più sensibili” – così Francesco Bearzi, Coordinatore Retuvasa Provincia di Frosinone.
“Doveroso ricordare - prosegue Bearzi - che l’iter per la costituzione del Monumento naturale fu avviato dall’Assessorato all’Ambiente nella scorsa legislatura regionale. Fu uno dei pochi provvedimenti importanti di una gestione complessivamente assai deludente dell’emergenza della Valle del Sacco. Ma è ora senza dubbio merito dell’Amministrazione Sturvi, e tra gli altri del responsabile del Progetto Selva Vincenzo Romagnoli, l’aver trovato determinazione, lucidità e motivazione necessarie a spingere verso la conclusione l’iter per salvare e rivalutare La Selva. Va riconosciuto inoltre all’attuale Giunta regionale di aver pienamente corrisposto le attese di un’Amministrazione che oggi a Paliano si impone come uno dei punti di riferimento della Valle del Sacco per progettualità orientata verso la salvaguardia ambientale e la promozione del turismo”.
“Ora è auspicabile - afferma Alberto Valleriani, Presidente Retuvasa - che il Master Plan elaborato da BIC Lazio e ARP venga implementato con il coinvolgimento delle associazioni che per conoscenza storica del sito e specifiche competenze sono in grado di valutare la correttezza dei progetti sinora concepiti, nonché di avanzare nuove proposte. Per ciò garantiamo la nostra piena disponibilità. In prima istanza, possiamo dirci perfettamente d’accordo su una valorizzazione turistica - che l’Amministrazione di Paliano sta promuovendo anche con altre iniziative - compatibile con il valore naturalistico de La Selva. Consigliamo invece molta cautela per quanto riguarda i progetti di impianti a biomassa, anche di limitata potenza, in quanto potrebbero innescare dinamiche difficilmente controllabili nel medio-lungo periodo. Tra l’altro, pare auspicabile anche coordinare tale Master Plan con quello presentato da Andreas Kipar per l’intera Valle del Sacco, nel quadro dell’azione promossa dall’assessore all’Ambiente della Provincia di Frosinone Fabio De Angelis”.
“Ma soprattutto, alla luce di questa vittoria ambientale di sapore epocale, bisogna riconsiderare tutti gli iter amministrativi che investono il limitrofo Comune di Colleferro, che in materia ambientale potrebbe cercare di prendere esempio da Paliano. E’ evidente che non ha senso concepire accanto a un Monumento naturale l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico previsto dal Piano rifiuti Marrazzo e confermato da quello Polverini, che riceverebbe 125.000 tonnellate annue di materiali, selezionandoli in contrasto con la gerarchia dei rifiuti stabilita dalle direttive europee, e risultando sostanzialmente funzionale al ciclo dell’incenerimento con la preselezione di CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti). Ancor meno senso avrebbe prolungare la vita della discarica di Colle Fagiolara, situata di fronte a La Selva, per cui l’8.5.09 (prot. n. 85440) la Giunta Marrazzo ha deliberato un ampliamento sino a 1.500.000 di metri cubi.
Diciamo ancora grazie a chi ha contribuito a raggiungere questo splendido risultato, ma per certi versi il lavoro comincia adesso. Come al solito - conclude Valleriani - siamo pronti a intessere sinergie positive tra tutte le forze ‘verdi’, a correggere criticamente o a coadiuvare propositivamente l’operato delle Amministrazioni”.

Donna protagonista di immagini e racconti

di Fausta Dumano



Blocco notes, a na’ certa la tentazione di starsene sotto il piumone è forte, il freddo è pungente, il vento rema contro, sembra ''farti volare in centro'',ma non si può restare a casa......davanti all' ascensore inclinato ci sono gli artisti di ARTQUBE e ormai sono una di loro, parte integrante .ACCANTO STANNO MONTANDO LA PISTA DI PATTINAGGIO.......sulla mia pelle ho capito il perché della scelta....non c'è una sfera di sole....ma gli artisti di Artqube sono temprati e resistenti. Sin dalle prime luci dell' alba hanno montato il cubo,dove gli artisti intrecceranno il loro estro creativo, Volti noti,volti nuovi del territorio, perché come è tradizione ARTQUBE coinvolge gli artisti del territorio, ma anche bambini , i giovanissimi allievi del maestro,il direttore artistico di ROCCO LANCIA. una magia di colori, come si forma il marrone??? cosa verrà fuori, ogni volta mi chiedo come il mondo circostante possa influenzare la tela che si sta materializzando ,davanti ai miei occhi......ops i miei occhi si concentrano su un volto di donna,un volto particolare è il volto che nasce dalle mani di ROCCO LANCIA dietro di lei uno sfondo da centro storico, davanti a lei un drappo rosso e lo sguardo è teso a sinistra.Quel volto mi ispira silenzio, un silenzio interrotto dal brusio,  dal parlare delle persone che si fermano, quell' angolo di strada oggi diventa un luogo di incontro, si ferma anche l' assessore STEFANIA MARTINI, la mia attenzione torna sulla donna, una donna che sembra invitarti ad un viaggio, quell' aprire il drappo rosso,un viaggio di scoperta nell' avere nuovi occhi.Un viaggio solitario la donna è sola e senza metà la città è dietro di lei,un' occasione per ripercorrere la propria esistenza, per ritrovare se stessa ECCO LO SAPEVO ......QUELLA DONNA STA DIVENTANDO LA PROTAGONISTA DI UN MIO RACCONTO. Blocco notes, la donna mette a fuoco i dettagli, ripensa agli eventi della città che si lascia alle spalle, soltanto la sera prima lui era con lei, taceva naturalmente, lei sembra sentire un vuoto dentro,un vuoto, il vuoto.Ci ha pensato tanto, senza mai averne il coraggio,partire lei da sola, si è alzata presto ,in fondo come l' artista che la sta materializzando sulla tela,curata nei particolari, i suoi capelli sembra essere andata dal parrucchiere,le unghie curate,ma lo stomaco è aggrovigliato, dolente, non ha toccato cibo, ha bevuto solo del caffè, di cui in realtà le piace l' odore, una luce fredda, affilata come un coltello, lei cercava di pensare al posto che si lasciava dietro, ma non riusciva che ad immaginare un insieme di frammenti ,sarebbe voluta scomparire nel drappo rosso, lontano dalle strade caotiche del centro commerciale, mentre dentro di lei sente paesaggi emozionali, il suo artista ROCCO LANCIA nella cura con cui la dipinge trasferisce nel volto la serenità di quell' emozionante viaggio , liberandole le ali.....lei plasma le ore enumera gli astri caduti, scioglie le sue ansie. Il freddo è pungente, ma la mano dell'artista mi ha legato le ali,quella miscela deflagrante di sensazioni ed emozioni mi attraversa il corpo,la donna che abita dentro di me è entrata nella tele di ROCCO LANCIA, STA SCENDENDO LA SERA, gli artisti raccolgono colori e pennelli,lì appuntamento è per domani mattina,perplessa chiedo a ROCCO'' MA La lasciamo qui???''chi???lei.....Rocco sorride:''ci sono le telecamere'' La donna di ROCCO LANCIA è in compagnia delle altre tele che domani scoprirete grazie a LUC GIRELLO



venerdì 10 dicembre 2010

Celebrati a Frosinone i funerali della scuola Pubblica

di Luc Girello



Venerdì 10 dicembre si è consumato il funerale della scuola pubblica nella provincia di Frosinone. Il feretro è stato tumulato nella sala consiliare del Comune di Frosinone. a officiare il rito gli studenti medi.

Il corteo funebre è partito da Piazza Norberto Turriziani e dopo aver sfilato per le vie cittadine è arrivato al Comune. Tagli e accorpamenti stanno uccidendo la scuola pubblica e la manifestazione degli studenti medi di Frosinone, con la collaborazione degli artisti della città che hanno realizzato la bara gli striscioni e i lumini, RIBADISCE CON FORZA CHE PARTECIPARE AL FUNERALE DELLA SCUOLA PUBBLICA SIGNIFICA PARTECIPARE ALLE ESEQUIE DEL FUTURO DI UN PAESE.




Foto di Fausta Dumano
Musiche dei Goblin (Profondo Rosso -Suspiria)


Veglia funebre per la scuola pubblica

di Fausta Dumano


Blocco notes,la redattrice di Aut, giovedi sera rigorosamente vestita di nero, risponde all' appello di SARA CIUFFETTA, rappresentante degli studenti dell' accademia, nella location del Satyricon di via Firenze, la veglia funebre , festa per la scuola pubblica. Cammino a piedi, l' accademia è listata a lutto, si prepara alla manifestazione di venerdi 10 dicembre, un drappo nero all' ingresso, la scuola è a lutto, per colpa di tagli e riforme. Come è ormai tradizione al Satyricon il giovedi sera c'è contaminazione artistica, arte e musica, lo spazio autogestito dagli artisti dell' accademia prende il nome simbolico di aula 008, questa sera preludio delle iniziative di lotta è caratterizzata da un gruppo di sound reggae,''GLI OLDNINE ON FIRE, da MARINA DI CAMEROTA. A SOSTENERE gli artisti anche il bazar dei sogni alias  RECUPART, da subito realizzi che la serata è un successo, ogni mattonella del locale è calpestata da più piedi, complice la musica, i corpi si liberano nella danza,la redattrice di Aut non poteva mancare alla serata, prima di tutto in quanto insegnante del discount Gelmini, poi perchè Aut è al fianco di questo movimento. Sembra la festa del santo patrono, via FIRENZE è già un corteo prima del corteo, gli artisti hanno trasformato via FIRENZE in via MARGUTTA, STASERA NON PIOVE....artisti, intellettuali, poeti si affacciano, si intersecano nella serata, passano anche i più giovani per definire gli ultimi aspetti della giornata del 10 dicembre. In contemporanea striscioni neri,drappi di lutto listeranno le scuole della provincia. Una bara realizzata dagli artisti parteciperà alla manifestazione, con lumini.....il 14 si aspetterà a ROMA le sorti di questa riforma, con una passeggiata monocromatica, ogni artista sarà espressione di un colore......è la creatività alla base di questo movimento, l' arte vi seppellirà sembra essere la parola d'ordine di questa protesta, sulla scia di una risata vi seppellirà. Fulcro vitale di questa nuova onda anomala, che come un virus si sta propagando in ITALIA, LA SCUOLA SI è SVEGLIATA, sognatori di un' altra scuola è possibile, non disposti più a pagare una crisi che non hanno voluto, stanchi di essere la generazione che ha come prospettiva il precariato,idee chiare e concrete, Si esprimono con l' arte,comunicano con la musica, si organizzano tramite facebook......resistenti ,un vulcano di iniziative e di progetti....

giovedì 9 dicembre 2010

Il Sindaco dei Barboni

di Fausta Dumano



Blocco notes,  quando è FILIPPO ad organizzare ...c'è sempre una  piacevole sorpresa,la location è la CASA DELLE CULTURE, TRASTEVERE,l' occasione''VIA LE POVERTA’'' UN OMAGGIO A ELVIO BOTTA, IL SINDACO DEI BARBONI. UNA GIORNATA 8 DICEMBRE DEDICATA AGLI ESCLUSI. ELVIO era un uomo profondo, ti parlava di fughe, amori sbagliati, voleva fare l' attore, ha fatto il cuoco è finito in galera, è inciampato nella strada. UN BARBONE, ma non buttato per terra ,un barbone in piedi, sempre in lotta, conosciuto come il sindaco. UN POETA PROFONDO...gli amici e le associazioni hanno voluto ricordarlo cosi....La proiezione di un documentario ''a casa di Valentina Cini'' realizzato dal regista DANIELE CINI: vite spezzate o scivolate giù si trovano per caso alla stazione Termini in un inverno gelido anni 80’, ELVIO si sveglia e trova al suo fianco VALENTINA ,20 ANNI MORTA...nasce cosi ''la prima casa occupata da barboni''con l' aiuto di ADAMO, un volontario della via lattea. La straordinaria vita di ELVIO scorre anche attraverso un altro video ''il carnevale di Dolòres, la ricerca della casa di GIUSEPPINA COLUCELLI, UN' ALTRA BARBONA STRAVAGANTE. Elvio viene raccontato da quanti  l'hanno conosciuto lui si definiva LIBERO RIVOLUZIONARIO'', CANDIDATO SINDACO NEL 2001 CON LA LISTA ''I SENZA VOCE'',attivista su ogni fronte, malato una serie di artisti si mobilitano per una casa......ma ELVIO morirà diseredato....Alla manifestazione sono intervenuti ''gli avvocati di strada,l a ronda della solidarietà City Angels, shaker, la rivista dei clochard, artisti, volontari e clochard Una serata o meglio una giornata veramente emozionante, il concerto dei ''ladri di carrozzelle'' la cena e poi la redattrice di Aut prende la diligenza Roma Frosinone, mentre i volontari sono già al lavoro, distribuzione delle coperte, l' altro gruppo alle 6 colazione calda......un nodo in gola nel vedere immagini di quotidiana povertà.

Francia: la lotta dei lavoratori contro la riforma delle pensioni

da “L’Etincelle” Frazione di “LutteOuvriere”



In Francia, come in tutta Europa, i governi e il padronato cercano in tutti i modi di far pagare ai lavoratori la crisi del sistema capitalista: precarizzazione del lavoro,licenziamenti,aumento dell’età pensionabile, tagli al sociale e attacchi ai diritti collettivi sono all’ordine del giorno.
Per due mesi i lavoratori francesi si sono mobilitati in massa contro la riforma delle pensioni varata dal governo Sarkozy, che alla fine, grazie alla complicità delle burocrazie sindacali e dei partiti Pcf e PS, è riuscito a far approvare in parlamento.
Nonostante ciò, ancora nel mese di Novembre sono continuate le mobilitazioni in tutto il Paese: la situazione può ancora mutare, i lavoratori francesi possono ancora, con scioperi e manifestazioni, costringere il Parlamento a ritirare questa legge già votata. Molti sono i lavoratori che hanno capito che la legge sulle pensioni è solo l’attacco più recente alle loro condizioni di vita e che ne seguiranno degli altri, e ciò tiene accesa la rabbia e la determinazione a lottare.
Da tutto ciò può nascere una nuova fase di lotte radicali contro il padronato e i suoi governi.

Haiti al tempo del colera

da Convergences Révolutionnaires



L’'epidemia del colera infierisce più che mai in Haiti. Secondo le ultime cifre conosciute, più di 1.220 persone ne sono morte.
Ieri il terremoto, oggi un uragano, poi un'’epidemia. Il colera è la malattia dell’'acqua sporca e della miseria. Ma nelle macerie di Port-au-Prince come nel resto del paese, la gente è troppo povera per procurarsi acqua potabile e sapone. Aspettano sempre i dieci miliardi di aiuti promessi dalle grandi potenze l’'inverno scorso dopo il sisma.
Altro universo, altri soccorsi: la settimana scorsa, 4 500 passeggeri fortunati, bloccati su una nave da crociera di gran lusso al largo del Messico, sono stati riforniti da una portaerei americana di viveri e acqua potabile. In pochi giorni, ci fu il carosello degli elicotteri, un vero ponte aereo a nolo che portò tutto il necessario. Ma niente per Haiti, anche se è molto vicino agli Stati Uniti.
Duecento anni fa, i Neri haitiani si liberarono dalla schiavitù con la rivoluzione, ma lo stato francese riconobbe l'’indipendenza del paese soltanto nel 1825 in cambio di un riscatto colossale. Il debito e gli interessi, contratti presso banche francesi e americane soffocano ancor oggi Haiti! Da allora, i successivi dittatori rovinano il paese.
Quanto alle forze dell’'ONU sul posto, proteggono i quartieri ricchi e gli affari dei capitalisti, reprimendo manifestazioni e moti per fame.
Secondo l'’ONU, basterebbero 184 milioni di dollari per combattere la malattia. 377 milioni di euro sono spesi dagli USA ogni giorno per occupare l’'Iraq e l’'Afghanistan. Il costo di un solo mese di guerra basterebbe a ricostruire Haiti con abitazioni salubri e a costruire una rete di risanamento delle acque per tutti i suoi abitanti.





mercoledì 8 dicembre 2010

Per fare un albero, ci vuole un seme…

da Bruno Roveda di "Sinistra Ecologia e Libertà





Ebbene, per fare cultura ci vogliono semi... e anche giardini dove piantarli.

A Frosinone e nel suo Centro Storico scarseggiano ‘giardini’ di fiori e parole, di racconti e di idee, pensati per le persone.
Sentiamo l’urgenza, facciamo un’azione, chiediamo uno spazio… e nel frattempo ce lo prendiamo!
Detto fatto: per domenica 12 dicembre – in Largo S. Ormisda - abbiamo organizzato, insieme con altre Associazioni ed Enti no-profit, insieme con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, gli "Stati Generali della Cultura", una giornata per “L'Altra Cultura”.
L’obiettivo è certo, inequivocabile: vogliamo “spazio”, domandiamo “spazi”, per centri di aggregazione sociale e culturale, per arricchire la qualità della vita dei singoli e della comunità.
Per fare laboratori artistici, artigianali, teatrali, musicali; per disporre di studioteche, biblioteche, ostelli, residenze “al servizio” della comunità (per un commercio equosolidale, per una banca del tempo, per uno scambio di competenze “civiche” e civili).
Nella (miracolistica) attesa del “Centro Commerciale Naturale – a proposito: che fine hanno fatto gli stanziamenti regionali? Tutto esaurito nelle voraci fauci del marketing-master? – tante proprietà comunali (immobili grandi e piccini) “giacciono”, inanimate tra inanimati vicoli e strade, nel vuoto sociorelazionale del “Centro”.
Quali sono? Abbiamo provato a farne una mappatura, anche per orientarci meglio tra le possibili proposte “concrete” da avanzare all’Amministrazione. Abbiamo domandato ai “padroni” di piazza VI Dicembre: ci hanno fornito una risposta che nemmeno Totò e Peppino sarebbero stati in grado di eguagliare in comicità!
Perché? Cosa hanno da temere? Chi proteggono? Chi favoriscono?
Noi andiamo avanti, ci proviamo insieme con tutti voi!
Insistere, insistere, insistere, e alla luce del sole, oltre le “carte”, dentro il corpo della Città.
Il 12 dicembre 2010 – a partire dalle ore 15:30 e fino alle ore 19:00 – in Largo S. Ormisda (Piazzetta della “Pescheria”) - venite e insistete insieme con noi.
Ci facciamo un giro insieme, scovando palazzi e locali “a disagio”, immaginando terapie di riqualificazione, pensando e proponendo la rianimazione del tessuto antropologico del Centro.
Proviamo a svegliare quel cane che dorme in piazza, stanco e desolato: restituiamogli un “luogo” di vita civile e democratica. Proviamo ad attrarre altri cani, non più tristi, ma desiderosi di futuro!
Il “copione” della giornata “L’Altra Cultura” è ancora aperto; sono invitati a recitare la loro “parte” anche gli ‘amministratori’, tutti, nessuno escluso. Ma per confrontarsi con tutti noi, non per regalarci l’alberello di Natale.


Video del centro storico naturale.
provocazione di Luc Girello.

L'ultima idea dell'amministrazione comunale del centro sinistra di Frosinone è quella di rianimare il centro storico favorendo l'apertura di negozio di lusso. Considerata la micragna che regna nella nostra città, non crediamo che tali attività commerciali possano avere lunga vita. E' possibile anzi probabile che chiudano subIto e al loro posto si apriranno delle banche. Altro che commercio ad alto valore aggiunto!!!! Sara gestione di debiti ad alto interesse aggiunto. Del resto è proprio dei radical chic del centro sinistra inventarsi queste trovate. Come recita il brano di Daniele Sepe "Democratic Party", tratto dal CD "Fessbuk buonanotte al manicomio" "IL PROLETARIATO E' STATO LA ROVINA DELLA RIVOLUZIONE.
N.B
Continuate a visionare le foto anche dopo la fine della musica.




Bergamo. Presidio “contro gli sfratti, per il diritto alla casa”

A cura di “Rete Contro la Crisi - Bergamo”



I dati forniti dati forniti Ministero degli Interni evidenziano la crescita vertiginoso degli sfratti per morosità a Bergamo e provincia: nel 2009 sono stati eseguiti più di mille sfratti e, secondo i dati provvisori dei tribunali, il numero nel 2010 potrebbero raddoppiare.
Dai dati disponibili emerge che non è solo il numero elevato e crescente dei casi di sfratto per morosità incolpevole a denunciare le gravi criticità attuali della questione casa a Bergamo. Infatti, anche chi ha acceso un mutuo per l’acquisto della prima casa da tempo fatica a sostenere le rate e finisce con il subire la requisizione dell’abitazione, tanto che nel 2009 le insolvenze nel pagamento dei mutui sono triplicate.
Questi dati evidenziano che negli ultimi anni il problema casa a Bergamo e provincia è diventato una vera e propria emergenza sociale.
Al di là dei pur rilevanti aspetti strutturali e di lungo periodo della questione abitativa, al di là delle controversie riguardanti le diverse valutazioni e proposte per affrontare tale emergenza, è di evidenza comune lo stretto legame di causa-effetto esistente in questo periodo tra l’incidenza eccezionale della crisi economica in atto anche nella città e nella provincia di Bergamo e la dimensione altrettanto eccezionale che l’emergenza sfratti sta assumendo.
Infatti nel 90% dei casi queste ingiunzioni di sfratto sono motivate dalla condizione di morosità, che a sua volta negli ultimi anni è molto spesso conseguenza diretta della messa in cassa integrazione, della perdita del lavoro, della precarietà e insufficienza del reddito degli affittuari. Tantissimi lavoratori, cittadini, famiglie non ce la fanno più a pagare gli affitti spesso troppo elevati del mercato privato (i canoni continuano a crescere e arrivano spesso a 500-600 € mensili per mono e bilocali), in un contesto di insufficiente disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica e a canone sociale.
In città a Bergamo assistiamo a un aumento della richiesta di accedere ad alloggi popolari a fronte di politiche di ulteriore svendita del patrimonio e di una mancata azione, da parte dell’attuale amministrazione, sul terreno della realizzazione di nuovi alloggi popolari. Pesano quindi sulle famiglie in difficoltà i nefasti risultati di una colpevole ignavia istituzionale sul tema e di scelte scellerate che hanno in passato portato alla vendita di un patrimonio, non solo scarso, ma che oggi sarebbe prezioso per intervenire a calmierare la difficile situazione abitativa di molte famiglie.
Inoltre gli stereotipi xenofobi e razzisti che ancora vengono diffusi per ricavarne un vantaggio elettorale dalla destra fomentando una vera guerra dei poveri contro i più poveri, Una propaganda scellerata che in questo contesto, rischia di innestare tensioni e scontri sociali drammatici.
In una situazione si estrema emergenza diventa necessaria una azione straordinaria.
Chiediamo:
Una moratoria generale immediata sugli sfratti incolpevoli,  legati alla situazione sociale determinata da cassa integrazione, licenziamento, precarietà.



Grande partecipazione di cittadini della provincia di Frosinone alla manifestazione della CGIL

da Associazione Politico- Culturale 20 ottobre

"La grande partecipazione di lavoratori, studenti, giovani e pensionati della provincia di Frosinone alla manifestazione organizzata dalla CGIL a Roma lo scorso 27 novembre è il segno che in Provincia di Frosinone la crisi è grande, il disagio sta soffocando l´economia, l´industria ed i redditi, mentre Regione e Provincia non fanno nulla. Anzi la Regione Lazio guidata da Renata Polverini ha alzato le addizionali regionali di Irpef e Irap. Tutto con l´assenso degli esponenti ciociari di centrodestra. È uno vero scandalo".

A parlare è Oreste Della Posta, esponente di spicco dell´Associazione Politico Culturale "20 Ottobre", che ha partecipato alla manifestazione di Roma a fianco dei giovani, dei lavoratori.

"Vedere tanta tanta gente pacificamente in corteo è un segno di speranza e di fiducia: gli italiani e i ciociari non credono in più nella favola di Berlusconi e fanno sentire la propria voce. Come "20 Ottobre" apprezziamo e condividiamo in pieno il discorso fatto dal Segretario Generale della GCIL Camusso alla  facciamo un grande in bocca a lupo per il nuovo e prestigioso incarico."

" Condividiamo pienamente la richiesta della CGIL di più 'diritti e più democrazia', per rimettere al centro il lavoro, la contrattazione, per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi."

" Una crisi - spiega Oreste Della Posta - che per milioni di lavoratori si fa sempre più insostenibile. Il Governo, accusa-   nei due anni trascorsi della crisi economica, non si è preoccupato né dell'emergenza occupazionale, né del rilancio del sistema produttivo, l'unica azione avanzata è stato il sistematico attacco ai diritti del lavoro.

"Condividiamo innanzitutto la richiesta della GCIL di un lavoro stabile e dignitoso, la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di Federmeccanica e del Governo. Altri temi centrali: l'equità fiscale, il welfare, il Mezzogiorno, l´istruzione e la cultura".

No alla repressione del dissenso solidarietà agli studenti, ai lavoratori e ai migranti

di Armando Morgia, portavoce provinciale di Sinistra Critica


  Ieri i manifestanti stavano protestando sotto la Regione Lazio chiedendo un incontro con la Polverini sui temi del lavoro, della precarietà, della casa e della difesa dei territori, come già il 25 novembre, senza ricevere risposta. L'unica risposta è stata la polizia in tenuta antisommossa e una carica all'interno della stessa regione con una decina di feriti. Oggi a Roma dodici studenti sono stati picchiati e fermati dalla polizia con la colpa di aver partecipato ad un sit in di protesta assolutamente pacifico. Intanto a Milano studenti, lavoratori e migranti sono stati vittime di cariche violente e brutali da parte della polizia. Risultato circa 25 persone denunciate a piede libero tra studenti, disoccupati, precari, lavoratori e migranti tutti e tutte con le stesse accuse: manifestazione non autorizzata, oltraggio a pubblico ufficiale e devastazione. Dopo la militarizzazione di Montecitorio il 30 novembre ed i fatti degli ultimi giorni è chiaro che l'unica risposta che governi locali e nazionale sono in grado di fornire a lavoratori, precari, studenti, migranti e movimenti è l'uso indiscriminato della violenza. Come Sinistra Critica giudichiamo grave e scandaloso il comportamento delle forze dell'ordine e di chi impartisce loro gli ordini; è scandaloso che si cerchi di dirottare l'attenzione mediatica, dai contenuti delle legittime proteste di un paese che paga la crisi economica e sociale, alle presunte violenze dei manifestanti.
 Gli unici violenti ora sono i responsabili dei comportamenti delle forze di polizia, il governo che si barrica nei palazzi per non ascoltare le richieste della società, i politici che perseverano nelle dichiarazioni pseudo fasciste contro chi manifesta, come quelle vergognose di Maroni, della Polverini e di Alemanno che determinano, nelle parole che usano e nei comportamenti, un clima repressivo, violento da stato paramilitare.

  Sinistra Critica Roma
  www.sinistracritica.org/roma

martedì 7 dicembre 2010

CHI HA PROVOCATO LA CRISI?

Anche Aut, rilancia l'invito a manifestare il 14 dicembre prossimo a Montecitorio in occasione della votazione della mozioni di sfiducia a Berlusconi. E' necessario far capire a chi si trincera dentro il palazzo del Potere che la sfiducia non è solo un fatto di numeri , ma è  anche  il sentire comune di tutta la società civile che non ne può veramente più  di essere sbeffeggiata e dileggiata da questi pescecani. E per illustrare meglio chi e come ha provocato LA CRISI, pubblichiamo il video di Daniele Sepe  "Moritat" nel quale tutto diventa chiaro.


La redazione.





Tutti a Roma il 14 dicembre

Appello da Uniti contro la crisi


Uniticontrolacrisi lancia una mobilitazione generale a Roma davanti a Montecitorio per il 14
dicembre, giorno nel quale sarà votata la fiducia al Governo Berlusconi.
Rivolgiamo un appello a tutte le realtà sociali che si stanno mobilitando contro la gravissima
situazione provocata dalle politiche governative che con la scusa della crisi stanno distruggendo diritti e territorio. Il 14 dicembre deve essere un giorno in cui la parola passi alle migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici cassaintegrati e licenziati, agli studenti, ricercatori ed insegnanti che subiscono i tagli della Gelmini, alle popolazioni della Campania sommerse dai rifiuti e agli alluvionati del nord sommersi dalle cementificazioni che provocano i disastri.
A parlare devono essere i cittadini aquilani, che sulla loro pelle stanno pagando le scelte di potere che speculano perfino sulle tragedie, i migranti truffati dalle finte sanatorie e ridotti a schiavi pronti da essere sfruttati, gli operai Fiat di Melfi e Pomigliano che si vedono imporre contratti capestro che distruggono qualsiasi diritto, anche quello ad una vita dignitosa. Devono avere voce in quel giorno, sotto i Palazzi di una politica sempre più distante dalla vita reale, le tante forme della precarietà, che attraverso il collegato lavoro e le manovre del ministro Sacconi, dovrebbe essere l'unico triste orizzonte di milioni di persone.
A Montecitorio deve sentirsi chiara la voce di quella parte del paese che non ha diritto alle
liquidazioni milionarie dei banchieri, che subisce i tagli del ministro Tremonti, perfetto esecutore
delle decisioni di un'Europa che vuole far pagare la crisi a chi lavora e premiare chi vive di rendita e speculazione. In questo paese è tempo di dire basta all'impunità dei potenti, che con le loro cricche di affaristi hanno un'unico obiettivo: arricchirsi. Il 14 dicembre deve diventare il giorno della democrazia vera, quella costruita e difesa dai cittadini e non il simulacro con il quale il governo copre e giustifica l'ingiustizia.
Il 14 dicembre facciamo appello anche a tutto il mondo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell'arte, colpito dai tagli di Bondi che oltre a tesori inestimabili rischiano di far crollare la vita di centinaia di migliaia di persone che vi lavorano.
Invitiamo sotto a Montecitorio coloro che lavorano nel mondo dell'informazione, costantemente
minacciati dall'arroganza di Berlusconi, invitiamo coloro che lottano per il diritto alla casa, costretti a vivere per strada mentre chi governa ha perso il conto delle sue proprietà. E' il tempo dunque che questa italia si faccia sentire, tutta insieme, unita, per dire che il governo Berlusconi non ha nessuna fiducia e deve dimettersi! La caduta dell'esecutivo deve significare anche la caduta di tutte le leggi ingiuste, che privatizzano i beni comuni come l'acqua o che tagliano le risorse da destinare alla società per dirottarle sulle spese di guerra o per grandi opere inutili e dannose.
Il 14 dicembre piazza di Montecitorio toglierà la fiducia, nei fatti e al di là di qualsiasi possibile
accordo di palazzo, alle politiche dell'austerity, perchè la crisi devono pagarla coloro che l'hanno
provocata, e questo ad esempio tassando le loro rendite finanziarie miliardarie, a favore delle
politiche sociali e in difesa di chi lavora e produce ricchezza.
Mobilitiamoci tutti, uniti contro la crisi che vogliono farci pagare, uniti perchè in crisi vada il
governo e le sue politiche!
14 dicembre tutti a Montecitorio!

Alla regione Lazio la Polverini scatena la polizia

da Vigilanza Democratica 



Ieri 6 dicembre 2010 alla Regione Lazio chi manifestava per il diritto alla casa è stato accolto con cariche della polizia. “Ci sono altri modi di protestare”, ha risposto Renata Polverini, criticando chi  è andato lì a portare “mille problemi”. Questa la giustificazione di chi, tanto per fare un esempio, ha definito nel passato recente "Bertolaso un eroe nazionale messo alla berlina" e che in disprezzo alla sofferenza delle masse popolari aquilane e campane ha vantato per lui il miracolo della ricostruzione e dello smaltimento dei rifiuti. Questa la risposta di chi con una mano ha tagliato gravemente la Sanità Pubblica e con l’altra ha elargito alle cliniche private dell’Opus Dei e dei vari Ciarrapico, di chi rivendicando una civiltà che non le appartiene, spera di liquidare con i metodi fascisti che le sono cari, i problemi sociali che la sua classe politica sta esasperando.





Ieri sotto la Regione abbiamo assistito all’ulteriore manifestazione dello scontro ormai in atto tra la cricca di parassiti (di destra come di sinistra) che da venti anni sta portando il nostro paese allo sfacelo ed una società ormai stanca di pagare per altri il costo della crisi che la attanaglia.

Una società stanca, ma desiderosa di riscossa, che sta imparando velocemente che, per riappropriarsi del proprio futuro, occorre assediare i palazzi del potere, costruire in prima persona “la propria liberazione”, sfiduciare nelle piazze e con l’azione il governo Berlusconi e qualsiasi altra alternativa che già parli il linguaggio a senso unico dei grandi sacrifici necessari. Una società che sta imboccando oggettivamente la via dell’altra sola, possibile soluzione: quella della costruzione di un governo di emergenza popolare.

Di questa società e di questo spirito di riscossa sono espressione i manifestanti di ieri, come gli operai che hanno lanciato uova contro le sedi dei sindacati asserviti e che il 16 ottobre scorso hanno reclamato a gran voce lo sciopero generale. Ne sono espressione gli studenti e i professori che nei giorni passati hanno creato problemi di ordine pubblico e posto all’ordine del giorno questioni che vanno ben oltre la riforma Gelmini. Ne sono espressione le lotte dei immigrati a Brescia e Milano contro la sanatoria truffa che stanno ribaltando uno dei cardini fondanti del razzismo, cioè la paura, la sottomissione e la rassegnazione degli extracomunitari,  e che , rafforzando l’unità con i lavoratori e le masse popolari italiane,  dimostrano di comprendere bene il significato della “lotta comune contro il nemico comune”.

 Il 14 dicembre prossimo i comitati “Uniti contro la crisi” promossi da FIOM, AP-CGIL,  Action, centri sociali, immigrati, Collettivo 3 e 32 dell'Aquila, Presidio permanente No dal Molin, Comitato di Chiaiano, si ritroveranno assieme agli studenti sotto Montecitorio per portare la sfiducia delle masse popolari italiane ed immigrate a questo Governo di ladri e di razzisti che, con la scusa della crisi, stanno distruggendo diritti e territorio.

Il 14 dicembre sarà un’altra giornata decisiva per porre all’angolo il governo della reazione e imboccare la strada del governo di emergenza popolare.

 Il 14 dicembre anche noi saremo sotto Montecitorio assieme a chi realmente vuole riappropiarsi del proprio futuro e porteremo anche lì il nostro appello “Estendere e rafforzare la vigilanza democratica” che vi invitiamo ancora una volta a firmare in nome di un obiettivo particolare, quello della solidarietà con quattro militanti comunisti contro cui è stata montata l’ennesima operazione giudiziaria, ma soprattutto in nome di un obiettivo generale di gran lunga più importante: la realizzazione della Costituzione e l’opposizione alla deriva reazionaria impressa alla nostra società.
Con l’acuirsi dello scontro sociale in atto,  assisteremo con sempre maggiore frequenza a cariche uguali e peggiori a quelle di ieri, ad operazioni criminali ordinate e compiute al di fuori di ogni legge.
Nessuna impunità deve essere garantita ai mandanti politici e agli esecutori materiali di tali crimini! 






Istanbul. Studentessa abortisce dopo essere stata picchiata dalla polizia

  da  Murat Büyükyılmaz del TKP (Communist Party of Turkey)



19-year-old student miscarried after police beat her during student protests against PM Erdoğan on Saturday in İstanbul.“Although I said, 'I’m pregnant, do not hit me,' they kicked and hit me in the abdomen with batons,” she said.
On Saturday, student groups from universities in
Istanbul and other cities held protests against PM Recep Tayyip Erdoğan, who was meeting with university rectors in his office. They were beaten harshly by police.At the protest police intentionally hit female students in their abdomens.Following the protest, three students who were sent to court were released without charge.




Una studentessa di 19 anni ha  abortito dopo che la polizia l'ha picchiata durante le manifestazioni  studentesche di Sabato  a Istanbul contro il Primo Ministro  Erdogan.  La ragazza ha spiegato: "Anche se ho detto, 'Sono incinta, non picchiatemi ,mi  hanno preso a calci e colpito all'addome con bastoni, ". Sabato, gruppi di studenti provenienti da diverse  università hanno organizzato proteste a  Istanbul e in altre città  contro Recep Tayyip Erdoğan, che era  impegnato in un incontro con i rettori universitari nel suo ufficio.  Gli studenti sono stati picchiati duramente dalla polizia Durante la protesta i poliziotti hanno intenzionalmente colpito le studentesse all’addome .A seguito dei pestaggi , tre studenti che erano stati inviati al tribunale sono stati rilasciati senza accuse.



lunedì 6 dicembre 2010

Morte di un uomo libero

di Luciano Granieri


E’ passata una settimana dalla morte di un uomo libero. Lunedì scorso Mario Monicelli moriva gettandosi dal  quinto piano dell’ospedale San Giovanni di Roma. Un’artista, un intellettuale   che a 95 anni parla della necessità di fare la rivoluzione, che rifiuta di sottostare alle torture dell’accanimento terapeutico per un tentativo vano  di  curare il suo tumore alla prostata e sceglie la morte, è indubbiamente  un uomo libero. PERCHE’ E’ UN UOMO CHE SCEGLIE E DETERMINA IL PROPRIO DESTINO. Oltre alla profonda tristezza per la scomparsa di uno degli ultimi  ribelli del 900’, tocca sorbirci  le consuete  stupidaggini dei teodem italiani capitanati dalla deputata Udc ex Pd  Paola Binetti. La pasdaran cattolica dal cilicio facile, se l’è presa  con tutti coloro che valutavano il gesto estremo di Monicelli, come una scelta di libertà. “Quello di Monicelli – sostiene la Binetti- non è stato un gesto di libertà, ma di solitudine e di smarrimento. Il suo è stato un gesto di disperazione''.  Cosa ne sa lei?  Poi si capisce  la vera ragione di questa piccata reazione: ''Non si può approfittare della disperazione di un uomo per fare uno spot pro eutanasia.  E’ chiaro il riferimento della Binetti  alla trasmissione 'Vieni via con me', condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Rai3, programma su cui forti si sono abbattute le critiche in seguito al racconto delle vicende di Welby e di Eluana Englaro. La Binetti punta dunque il dito contro "tutte le vicende che si sono susseguite in questi giorni alla televisione. “Basta credere che morire sia libertà, perché qualcuno non ti dà una mano”. In generale poter scegliere il destino della propria vita, e della propria morte, è un gesto di impudenza per chi usa la religione come strumento di potere e coercizione.  La  condanna di chi dà la morte diventa uno  strumento di potere che viene usato a seconda della convenienza a dimostrazione che non è un valore assoluto. Gli strali si abbattono su donne  disperate che  per motivi gravi  non possono   mettere al mondo il figlio che hanno in grembo,  o  su parenti altrettanto disperati i quali  non riescono a sopportare che un   loro caro soffra le pene dell’inferno in attesa che una  morte certa ponga fine alle sue atroci torture . L’anatema si abbatte  solo verso  certi Stati che adottano la pena di morte “MA NON SU TUTTI”  Le  balconate dei palazzi istituzionali di molte città della cattolicissima Italia  erano ornati  dalla  gigantografia di  Sakineh Ashtiani, la donna per cui è stata decretata la  pena di morte per lapidazione,  come testimonianza di  ferma condanna e indignazione per lo Stato Iraniano il quale spietatamente  uccide in nome di una religione BARBARA E COERCITIVA.  Al contrario  nessuna gigantografia, neanche una  piccola foto  di Teresa Lewis   è stata esposta   , una donna mentalmente disabile  che nella cattolicissima America è stata giustiziata, per l’accusa di aver  ingaggiato due killer allo scopo uccidere il marito, accusa mai provata. Nessuna indignazione viene dai teodem della cattolicissima Italia per la Hospira spa. Casa farmaceutica con base  a Liscate (MI)  fornitrice unica  per gli  Stati Uniti di Sodium Thiopental, il veleno  che viene usato per eseguire le condanne a morte a mezzo  di iniezione letale . Neanche una parola viene da questi pasdaran del potere divino sull’elevato numero di suicidi che avvengono nelle carceri italiane. Cosa è quella una scelta di libertà, di disperazione, o di annientamento della dignità umana? E allora perché non condannare lo stesso Gesù che aveva scelto di non sottrarsi, pur potendolo, alla morte?   La verità è che quando la religione viene usata, il che accade quasi sempre, per controllare le azioni più intime e personali di una persona, diventa un terribile strumento d’odio e d’intolleranza. Non è  forse una  forma di odio e di oltraggio, verso Beppino Englaro  usare  il 9 febbraio-  data che segna per Beppino un dramma personale  intimamente privato, come la morte della figlia Eluana, indotta per interruzione delle cure, esito  che lei  stessa aveva scelto  quando ancora ancora sprizzava salute da tutti i pori-    istituire  , la  giornata nazionale degli stati vegetativi? Ovvero “una finestra di visibilità –cita il comunicato governativo-  per persone e famiglie che accudiscono amorevolmente i propri cari in fin di vita aspettando con rassegnazione la loro morte  , troppo spesso coscientemente accantonate dai media che si rivolgono al grande pubblico, come ha dimostrato la recente vicenda della trasmissione “Vieni via con me”.  Si è chiesto qualcuno  se Beppino Englaro, o i parenti di Piergiorgio Welby si siano permessi di giudicare  e condannare la scelta di chi ha deciso diversamente da loro per la cura dei propri cari in stato vegetativo ?  Ecco dove sta la libertà. Libertà in questi ambiti strettamente privati,  vuol dire rispettare chiunque operi delle scelte diverse dalle proprie. L’intolleranza è nemica del perdono e fomentatrice di odio. Eppure nel vangelo è scritto che bisogna  perdonare. Siamo sicuri che Monicelli, avrebbe perdonato i detentori della verità assoluta,  che si sono arrogati il diritto di giudicare la sua scelta estrema  e lo avrebbe fatto con le parole di Don Bastiano (Flavio Bucci) nel “Marchese del Grillo” , uno dei film più significativi da lui diretti .  Don Bastiano è un  sacerdote  mandato a morte dallo stesso Papa Pio VII che lo aveva consacrato  prete. Bastiano compie il suo servizio  sacerdotale fino all’ultimo istante della vita, dandosi l’assoluzione, perdonando tutti; il popolo, Napoleone, il boia e il suo stesso aguzzino Pio VII che in quanto capo della Chiesa avrebbe dovuto per primo esercitare l’atto del perdono. Il prete perdona, La chiesa no.




La scuola pubblica "I DIRITTI PER I GIOVANI"

 di Angelino Loffredi


Come Associazione per l'Alternativa di Centrosinistra, stiamo organizzando un'iniziativa sulla scuola pubblica, che si terrà presso la Casa della Cultura di Frosinone, il 10/12/2010, alle ore 16,00. Vi invitiamo vivamente a partecipare, a far partecipare e dare il vostro contributo. Per ulteriori informazioni, seguite questo link http://www.facebook.com/l/de6a9CSGg9t164j7_GdfI187lng;edicolaciociara.it/attivita-politica/99-iniziative/2321-qvia-della-scuola-pubblica-n1q.html
Per favore, girate l'informazione 
Grazie.



L’Associazione Per L’Alternativa Di Centrosinistra
Organizza
Per il 10 dicembre 2010 alle ore 16,00 presso la Casa della Cultura in Frosinone via Ferrarelle (ex Mattatoio)
la seguente iniziativa
L'indirizzo del Futuro
è:
VIA DELLA SCUOLA PUBBLICA, N. 1
La scuola e la cultura fanno crescere la società,
con la partecipazione degli studenti,
dei lavoratori della scuola e delle famiglie.

Interverranno sindacalisti e lavoratori,
studenti e famiglie,
pedagogisti e neuroscenziati.

A sostegno di una istruzione per tutti





ISRAELE, NEL 2011 GRANDE EVENTO CULTURALE IN PIAZZA DUOMO

by Omnimilano


Campagna BDS contro l'economia di guerra israeliana
La propaganda di Israele vuole prendersi il centro nevralgico di Milano
Prepararsi a scaldare i motori per il 2011

Israele punta sulla Lombardia per dare vita, per la prima volta, a una grande manifestazione fuori dai suoi confini: nella seconda metà del 2011 si svolgerà, a Milano, un maxi evento culturale e scientifico della durata di 10 giorni. Sarà il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ad aprire la manifestazione, che avrà luogo in piazza del Duomo e in alcuni teatri milanesi. Oggi pomeriggio l'ambasciatore d'Israele Gideon Meir ha presentato in Regione Lombardia, assieme al manager di McKinsey Yoram Gutgeld, il progetto, che prevede un investimento di 2,5 milioni di euro: ad applaudire all'iniziativa il presidente Roberto Formigoni. "Vogliamo promuovere gli scambi culturali e scientifici tra Tel Aviv e Milano - ha detto Meir a Formigoni - anche in vista dell'Expo 2015". "L'obiettivo - ha rimarcato Gutgeld, senior partner di McKinsey - è quello dare un'immagine di Israele diversa da quella di Stato interessato da una situazione di conflitto. È la prima volta che Israele promuove una rassegna di questo tipo nel mondo". Sarà piazza del Duomo a ospitare un padiglione di 900 metri quadrati di plexiglas, illuminato anche di notte. All'interno saranno presentate le punte di eccellenza della tecnologia israeliana. Nell'arco dei 10 giorni Milano sarà interessata da eventi culturali come un concerto di Noa, una mostra a Palazzo Reale o a Palazzo Litta, un'installazione tra piazza Duomo e piazza Castello, una serie di incontri con i principali scrittori israeliani, una mostra di design e 4 eventi realizzati con la Camera di commercio sul tema dell'acqua. Ci sarà spazio anche per la sanità e per approfondire il tema dei rapporti consolidati tra la Regione Lombardia e Israele. "È un'idea eccellente - ha commentato Formigoni -. Regione Lombardia è a disposizione per collaborare alla riuscita di questo evento".

Invito alle associazioni ed agli amici volontari

di Francesco Notrarcola 



La Consulta delle associazioni della città di Frosinone aderisce alla manifestazione indetta da CGIL, CISL e UIL che si terrà, giovedì 9 dicembre 2010,  in difesa della sanità pubblica contro la chiusura degli ospedali, i tagli dei servizi e dei posti letto  previsti dal Piano dell’On. Renata Polverini.
L’appuntamento è per le ore 9,30 davanti all’attuale ingresso della ASL, in Via Armando Fabi. La Consulta invita i cittadini, gli studenti, le associazioni della Città capoluogo e della provincia a partecipare affinché ciascuno dia il proprio contributo a mettere fine ad una precaria organizzazione sanitaria che colpisce solo i deboli e gli indifesi mentre si arricchiscono sempre più i professionisti senza scrupoli che evadono vistosamente anche il fisco, la sanità privata ed i grandi gruppi farmaceutici.
La Consulta rivendica per il Capoluogo e per la provincia un’organizzazione sanitaria moderna, efficiente e di qualità che possa contribuire anche al rilancio del territorio e del suo sviluppo economico ed occupazionale;  una gestione della ASL che ripristini legalità e diritti,trasparente e partecipata finalizzata all’impiego razionale delle risorse umane e finanziarie  contro gli sprechi ed i privilegi.

domenica 5 dicembre 2010

DE GENNARO: MALABARBA (SINISTRA CRITICA), LA NOTIZIA E' CHE NESSUNO NE PARLA...

(AGI) - Roma, 4 dic 


"Massimo Ciancimino l'avrebbe detto 'qualche tempo fa' alla Direzione antimafia, che ne ha prontamente informato la Procura di Caltanissetta: Gianni De Gennaro sarebbe l'uomo chiave della trattativa tra lo Stato e la Mafia secondo il padre Vito Ciancimino, sindaco democristiano di Palermo e referente per Cosa nostra in quegli anni. Ma della cosa si viene a conoscenza solo ieri, al momento del parziale passo indietro del testimone: De Gennaro non era il diretto tramite, ma colui che controllava e dirigeva chi fungeva da tramite tra Stato e Mafia. Qual e' la notizia? - si chiede Gigi Malabarba, di Sinistra Critica, gia' senatore e membro del Copaco- Che di un fatto cosi' grave - che vedrebbe imputato il principale responsabile di tutta la sicurezza del paese (il direttore del Dis, dopo la riforma, e' il capo di tutti i servizi segreti), nonche' ex capogabinetto del Viminale, ex capo della polizia sotto ben quattro governi di centrodestra e di centrosinistra, ex capo poliziotto nelle investigazioni contro la criminalita' organizzata a fianco di Giovanni Falcone e insignito del premio Fbi (unico al mondo non americano) - non c'e' nessuno, ne' nella maggioranza ne' nell'opposizione che abbia detto alcunche', se togliamo Capezzone, portavoce del Pdl, che ha espresso personale solidarieta'. Cioe', nessuno ha detto nulla! Ne' in solidarieta', ne' per chiedere chiarimenti! Chiaro no? E' un mix di terrore a scoprirsi sia a favore che contro. Terrore.Perche'? Perche' - conclude Malabarba - tutti sanno bene di quel potere accumulato da Gianni De Gennaro proprio nella gestione di quella lotta alla mafia, a partire dal ruolo dei pentiti, quel ruolo di 'deus ex machina' di cui parla Vito Ciancimino, a prescindere dall'eventuale implicazione nella trattativa diretta tra Stato e Mafia nel 1992-93, quando il ministro dell'interno si chiamava Nicola Mancino. Non so se Massimo Ciancimino sia soggetto credibile nelle sue affermazioni, snocciolate nel corso del tempo e non negli anni passati, almeno da quando ha cominciato a parlare della 'trattativa'. Anche le procure di Caltanissetta e di Palermo hanno opinioni diverse. Non so se la cattura di Provenzano, avvenuta durante le elezioni dell'aprile 2006 quando ancora non era noto il risultato, sia stato un messaggio politico. Non so se il capo dei Ros e poi del Sisde Mario Mori, che ne avrebbe ritardato la cattura, ha agito in proprio o in collaborazione con l'allora capo della polizia. Ma da cio' che 'non si dice' oggi si conferma il ruolo di intoccabile e di non punibile di uno degli uomini piu' potenti del paese, che ha messo un'ipoteca sul giudizio della Corte di Cassazione in arrivo, dopo la clamorosa condanna in appello per la repressione a Genova durante il vertice del G8 nel 2001".