Blocco Notes, la redattrice di Aut giovedì sera è andata in trasferta la location è un circolo Arci di Cassino, un circolo che neanche il navigatore satellitare indovina, questa volta non è colpa mia che navigo sperduta....nella galassia della frastagliata sinistra . A spingermi nel cassinate è un libro “Quel che il futuro dirà di noi Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla seconda repubblica”. Sono le idee di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. Un’insolita presentazione, dalla cucina arrivano i piatti delle penne all’arrabbiata (i comunisti sono arrabbiati) la boscaiola, le patatine, la salsiccia complimenti a cuochi, questa volta la cucina è gestita dai maschi, ma non perché si è rovesciato il mondo, c’è stata la rivoluzione e le donne non sono più “quelle della cucina” è una questione di sopravvivenza, non di femminismo, le donne nel partito almeno nel frusinate sono poche. Il confronto con il segretario è invece condotto con le regole della giungla maschile, le poche compagne sgomiteranno per prendersi la parola. I compagni hanno tante cose da dire, le varie anime di Rifondazione sono tutte presenti, anime che vedono il nemico prima in quello che è più vicino nella strada. Sul tavolo del confronto arrivano tutti i nodi della politica, l’alleanza democratica contro Berlusconi , la Federazione della Sinistra perché nelle anime c’è chi vuole parlare con Bersani e non con Vendola, chi vuole parlare con Ferrando e Malabarba, chi vuole stare nelle istituzioni chi nella piazze. Chi ha rispolverato Bertinotti e la politica dei due atti; dentro e fuori!!! Una variegata sinistra. Nell’ascotlare la Babele delle lingue, lo sfogatolo, perché a volte mi sembra di essere in una seduta dei gruppi AMA, il mutuo aiuto e Ferrero lo psicanalista A volte avanti ai miei occhi appare un ingarbugliato labirinto, dove i fili del gomitolo di Arianna si sono intrecciati a trovare l’uscita del labirinto per liberarsi dal Minotauro (Berlusconi) è impresa ardua. In quei momenti il segretario mi sembra il Dio della speranza, l’ultimo Dio che abbandona gli uomini alla vita del paesaggio sepolcrale.
Davanti ai miei occhi si materializza un Paolo Ferrero inedito, prima di tutto per la grande disponibilità al confronto dalle 9 all’una e mezza della notte, uno resistente. Tollerante e disponibile, nell’archivio della mia memoria è la prima volta che ascolta un segretario nazionale così “la base” ho sempre pensato che il problema in Rifondazione non sia il segretario, ma certa anime che lo circondano in segretaria....Anche il cane che Angela Scarparo, la sua compagna, la scrittrice, porta dietro è un cane resistente tollerante , non abbaia mai, neanche quando gli uomini abbaiano... E’ una cagna con una stoffa particolare, ha marciato al G8 dell’Aquila, sotto i ponti del Tevere con i precari della scuola. La presenza della vulcanica Angela colora la grigia sede dell’Arci . Una notte lunga, intensa, la redattrice di Aut ha tirato l’alba ancora una volta, ma felice di aver scoperto che c’è ancora chi si appassiona per trovare la luce del futuro. La lunga notte con Ferrero, blocco notes, tanti incipit. I comunisti non mangiano i bambini, ma le penne all’arrabbiata, nel buio della notte idee per essere visibili. Il segretario strappa applausi, un’ovazione quando dice “Occupiamo la Rai” il partito invisibile sta conducendo tante lotte in basso a sinistra, ma la tv non ne parla, anche la mamma di Ferrero gli chiede “Ma hai cambiato lavoro?”. Una lunga notte con Paolo, quel cordone ombelicale che la redattrice di Aut non riesce a recidere, quel cordone che esplode con le bolle purulente ....ma questa è un’altra storia . Alle prime luci dell’alba mi tuffo nella lettura del libro.
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