sabato 9 ottobre 2010

Piena solidarietà con la senatrice Alima Boumedien-Thiery

dal Comitato con  la Palestina nel cuore e Forum Palestina




Solidarietà con Alima Boumedien-Thiery   pieno  sostegno alla campagna di Boicottaggio Sanzioni e Disinvestimento nei  confronti di Israele e per la  Palestina libera. 
Il movimento di  Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni  contro l’economia di guerra e  l'apartheid israeliana  è stato messo sotto processo in Francia  per la  seconda volta. Giovedi 14 ottobre la Senatrice Alima Boumedien-Thiery  sarà chiamata sul banco degli imputati  con l’accusa di “istigazione  all'odio razziale” e “discriminazione contro la nazione israeliana”. Questo processo  ha luogo mentre, nonostante la complicità dell’Unione  Europea e degli Stati Uniti nei confronti di Israele, sta crescendo in  tutto il mondo un movimento di condanna e di pressione contro la 
politica razzista e la pulizia etnica israeliana, un movimento che si  esprime anche attraverso lo strumento del Boicottaggio dell’economia di  guerra israeliana.
In soli cinque anni questo movimento si è esteso,  ramificato e strutturato dando vita a campagne di sensibilizzazione che  hanno prodotto significativi risultati .
Molti sono i musicisti, gli  attori di fama internazionale come Carlos Santana, Elvis Costello, 
Scott Heron, Gorilla'z, Dustin Hoffman solo per citarne alcuni, hanno  ritirato la loro partecipazione ai festival promossi dalle istituzioni  israeliane nella Palestina occupata, mentre intellettuali, artisti e 
docenti  israeliani che hanno apertamente sostenuto le tesi sioniste e  colonialiste israeliane sono stati "accolti" da partecipate   contestazioni e  azioni di boicottaggio in ogni angolo del vecchio 
continente. La politica israeliana attraverso  la pratica del terrore  e dello spregio del diritto internazionale sta determinando nella  coscienza generale la necessità di dare una pace giusta, una terra dai  confini certi e rispettati al popolo Palestinese. L’equazione  antisionismo uguale antisemitismo è giustamente recepita come un  meschino ricatto morale, sono gli stessi democratici di cultura ebraica  a sottolineare come sia immorale identificare la politica dello stato  israeliano con l’ebraismo. La campagna di boicottaggio sta macinando  successi anche nel campo del boicottaggio economico, delle sanzioni  istituzionali e del disinvestimento. Diversi governi e parlamenti dall’Uruguay, al Venezuela, al Cile hanno richiesto sanzioni nei confronti  di Israele, molti sono i sindacati nazionali tra cui la USB e la Fiom,  ai quali si è aggiunta la WFTU (World Federation Trade Union ) che  hanno adottato la campagna BDS. 
L’affermazione del movimento BDS nato  in Palestina e che  va estendendosi come movimento internazionale,  preoccupa molto i sionisti dentro e fuori Israele, tanto che il governo  israeliano ha richiamato all’appello le lobbyes sioniste perché  facciano pressione sui propri governi affinché il Boicottaggio sia  perseguito per legge, magari utilizzando l’accusa di antisemitismo. La repressione contro gli attivisti della campagna BDS è in piena  escalation in Francia con processi contro gli attivisti ed ora con la  persecuzione/intimidazione della senatrice Alima Boumedien-Thiery, che  un anno fa ha partecipato ad un'azione BDS nella regione di Parigi e  che supporta attivamente la campagna BDS. Il suo processo è previsto  giovedì 14 ottobre a Pontoise (Nord di Parigi). Alima è accusata (come  tutti gli altri attivisti BDS perseguiti) di “istigazione all'odio  razziale” e “discriminazione contro la nazione israeliana”. Il  querelante, Sammy Ghozlan, è un noto lobbista sionista sostenuto nella  sua azione dal  governo francese. Il governo Fillon  sta facendo  pressioni sulla magistratura affinché i giudici francesi condannino  i  militanti del movimento BDS. Sammy Ghozlan ha intentato più di 80  denunce per razzismo, è un fanatico che scrive articoli deliranti sui 
siti dei coloni israeliani non solo contro i palestinesi ma anche  contro il giudice internazionale Richard Goldstone definito una “merda”  e un “bastardo” ed è riuscito a paragonare Obama al Faraone che “rese  schiavi gli ebrei”. Questo processo riguarda una compagna, una  senatrice democratica ed è quindi l'intero movimento internazionale per  il BDS che rischia di perdere con lei un membro del parlamento e il  diritto a farla rieleggere in caso di condanna. Molti complici dei crimini di guerra israeliani sarebbero felice di sbarazzarsi di lei,  perché Alima è attiva su molti fronti “scomodi”, come la questione  degli immigrati, dell'islamofobia, della situazione dei prigionieri, e  di ogni tipo di discriminazione e legge repressiva. Alima da membro del  Parlamento Europeo nel 2002, ottenne un voto a favore della sospensione  degli accordi commerciali fra Europa e Israele . La difesa di Alima è  una battaglia di solidarietà e insieme di agibilità politica che va aldilà dei confini francesi e che rischia di essere un precedente per l’intera Europa.


Lunedì 11 Ottobre ore 17.30

Sit In davanti 
all'ambasciata francese in Piazza Farnese 



Piena solidarietà con la 
senatrice Alima Boumedien-Thiery

 per adesioni :

com  cell.3471845229







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