mercoledì 10 novembre 2010

Dalla zattera all'astronave

di Fausta Dumano



E’ tanto tempo che non parlo del mio amico Walter, quello che naviga sperduto nella zattera dai tempi della “Bolognina”. La sua zattera è diventata così affollata, che si tengono accese discussioni sulla zattera, dei momenti la zattera sembra destinata a finire come il Transatlantico su cui viaggiava Di Caprio . Io per sicurezza sono salita  su un’astronave . Annamaria Di Santo è titubante perché ha paura dei “buchi neri” io provato a rassicurala che i buchi neri sulla terra sono più pericolosi . La zattera si è affollata nuovamente, sono saliti a bordo quelli che sono arrivati dal reparto cardiologia, dopo che gli è caduta in testa la tegola dell’Fds dall’alto....il cuore non ha resistito un infarto, i più fortunati sono dispersi, per rintracciarli non bisogna andare a “Chi l’ha visto”, ma su Facebook. Meno male che c’è Facebook, almeno nel mondo virtuale ci sono manifestazioni e reazioni di sdegno. A volte si genera la commedia degli equivoci, ma ci sono riunioni interessanti. Io cercavo una soffitta per incontrare gli amici, stanca di riunirmi in cantina nel sottoscala, siccome l’unica soffitta in città, in realtà una mansarda quella di Andrea, non aveva punti di fuga (ho prestato il CD del Palladino a Filippo) sono stata a bordo di un’astronave per scoprire cosa  ci sia dietro la linea del confine illimitato dell’arcipelago della galassia della sinistra frammentata. Dal sottoscala mi arrivano i segnali di quel virus purulento che si manifesta sul mio corpo, quando l’aria diventa soffocante, la filosofia dell’astronave e “Sole dentro, sole fuori... necessario considerata la pioggia.... Sull’astronave la notizia dell’elezione del nuovo segretario del Circolo Spartacus ANDREA CRISTOFARO, ballando con i tacchi a spillo, quello del mitico manifesto “Sono una donna di classe” e mi accingo a scrivere il mio nuovo romanzo “Il fascino indiscreto della borghesia”

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