Le manifestazioni in piazza si susseguono, parti di popolo che vedendo scippati i propri diritti salgono sui tetti delle scuole, delle fabbriche, delle università salgono sulle gru, occupano i monumenti delle città d’arte. Le forze dell’ordine scaricano la RABBIA DELLO STATO che è fortemente presente in questi casi, ma è completamente assente quando si tratta di assicurare un minimo di welfare , contro ragazzi, donne, anziani. Avevamo già vissuto una situazione simile negli anni 70’ . In quel frangente però, non c’era l’uomo forte macchiato di diversi reati, che prova piacere a manipolare la legge, inconsistente nei propri confronti, ma maglio d’acciaio nei confronti di chi lo osteggia. In quel frangente inoltre studenti e lavoratori avevano trovato coesione e condivisone per lottare. Dispiegando un contrasto che non si limitava alla difesa di diritti minimi. Non si trattava di rivendicare il diritto al lavoro, ma di renderlo meno usurante e alienante con la possibilità di avere 150 ore retribuite per studiare, non si trattava di rivendicare un istruzione pubblica includente e non discriminatoria fra poveri e ricchi , ma di ottenere il coinvolgimento alla gestione di scuole e università attraverso la partecipazione politica di tutti gli attori, studenti, genitori, docenti. In pratica si lottava per ottenere il miglioramento di diritti acquisiti, oggi si lotta semplicemente per riottenere quei diritti negati da un ventennio di Neoliberismo selvaggio. Oggi il dittatore usurpatore c’è e la coesione fra i vessati manca. La disperazione però sta creando i presupposti per una nuova unione dei soggetti deboli, disoccupati, precari, studenti, pensionati a cui si aggiungono i migranti. ED E’ QUESTA UNIONE CHE IMPAURISCE IL DITTATORE USURPATORE il quale reagisce con sempre maggiore violenza. Il video che segue intitolato “IL POPOLO E’ MINORENNE” ripropone questa condizioni. Da una parte c’è l’uomo forte che può infrangere la legge, ma reprime, chiunque voglia battersi per la libertà, si tratta di una scena tratta dal Film “L’uomo al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, dall’altra si vede un Pasolini che esorta i giovani a interrogarsi sui cambiamenti sociali.
Buona Visione.
Il video mi è stato inviato da Drugo960.
Nessun commento:
Posta un commento