domenica 30 gennaio 2011

Salvamme o' munne

di Luc Girello 



L’articolo  che segue è tratto dal quotidiano “la Provincia” del 30 gennaio.  Riporta la cronaca della protesta messa in atto dagli abitanti del quartiere Scalo di Frosinone i quali  in tute bianche e mascherine hanno espresso tutta la loro rabbia per la presenza del parcheggio degli autobus del Cotral, un deposito sito  in pieno centro in cui stazionano mezzi vecchi i quali per scaldare motori obsoleti  vengono tenuti in moto a lungo emettendo nell’atmosfera   già invasa dal PM10 del quartiere scalo, ma di tutta la città, fumi mefitici che rendono  l’aria inrespirabile. Come detto per la cronaca della giornata ci siamo affidati  ad Alessandra Celani del quotidiano “la Provincia” ma la nostra visione dell’evento è come al solito , molto diversa,  coinvolge musica e immagini. Come recita Enzo Avitabile nel brano Salvamme o’munno eseguito con i bottari di Portico “Si ci sta' na terra, ci sta’ na muntagna, ci stanno gli albere, ci sta nu fiume, ci sta nu mare e ci sta ll’aria",  e proprio la necessità di salvare terra montagne alberi, mare e ARIA,  rende indispensabile la mobilitazione. A Frosinone sono scesi in piazza gli  abitanti del quartiere Scalo, Legambiente, Wwf, Società operaia del Mutuo Soccorso, la Consulta delle Associazioni e tanta gente comune.  Salvamme o' Munne quindi e a Frosinone Scalo il mondo si è mosso “O’Munno se move” questo è il titolo del secondo brano di Enzo Avitabile e i Bottari , tanto che le istituzioni locali hanno deciso di ascoltare  e rispondere alle istanze dei cittadini. Erano presenti il sindaco Michele Marini, gli assessori all'Ambiente Francesco Raffa, alla Polizia Municipale Maurizio Ciotoli e ai Servizi sociali Massimo Calicchia e alcuni consiglieri comunali.  Si o’ munno se move a’ speranza nun mmore.




Via il parcheggio degli autobus del servizio extraurbano del Cotral da piazzale Kambo (Scalo)

di Alessandra Celani  dal quotidiano "la Provincia"



Difendiamo i nostri figli dall'inquinamento, difendiamo i nostri polmoni'. E' il grido di aiuto lanciato ieri mattina dai residenti del quartiere Scalo che hanno sostato per ore, con tuta bianca e mascherina al volto, davanti la stazione ferroviaria per protestare il loro disappunto nei confronti di una situazione non più tollerabile. L'iniziativa che porta il nome di Luciano Bracaglia e che si è avvalsa delle collaborazione di Legambiente, Wwf, Società operaia del Mutuo Soccorso, la Consulta delle Associazioni e tanta gente comune, aveva come obiettivo, centrato, quello di aprire un dialogo con l'Amministrazione comunale per trovare insieme misure alternative alle azioni già messe in campo contro l'inquinamento. Presenti ieri con il sindaco Michele Marini, gli assessori all'Ambiente Francesco Raffa, alla Polizia Municipale Maurizio Ciotoli e ai Servizi sociali Massimo Calicchia e alcuni consiglieri comunali, che hanno ascoltato e raccolto le istanze dei cittadini. Alla manifestazione ha partecipato anche un gruppo di studenti del Liceo Artistico che hanno chiesto l'istituzione di un biglietto integrato, per evitare il doppio pagamento del servizio extraurbano ed urbano. 

«Gli autobus che arrivano, stazionano e ripartono da tale parcheggio, è composto da vecchi automezzi che, per scaldare i motori e ricaricare i compressori, prima della partenza, vengono tenuti in moto per lunghi ed inspiegabili periodi». Ha sottolineato uno dei promotori dell'iniziativa Luciano Bracaglia. «Tale attività che si protrae per diverse ore del giorno e per un consistente numero di automezzi, produce enormi quantità di inquinanti che contribuiscono notevolmente, ai superamenti dei valori di PM10. Considerando che tale parcheggio si trova in pieno centro abitato e che il modo improprio con il quale viene utilizzato, potrebbe creare seri danni alla salute degli abitanti dello Scalo e dell'intera città, se ne chiede il trasferimento nel già esistente deposito di proprietà Cotral di Via Fontana del Melo, utilizzando lo Scalo solo come punto di passaggio, per la salita e la discesa dei passeggeri. Nel primo mese del 2011 sono stati rilevanti dalla centralina dell'aria, sita nel quartiere Scalo, 20 sforamenti. Nel 2010 108. Frosinone è la seconda maglia nera Frosinone dopo Torino». 
Il sindaco Marini incalzato dalle domande dei residenti del quartiere si è così espresso: «Una battaglia quella di trasferire gli autobus nel deposito Cotral, di via Casale, fatta 20 anni fa. Io stesso scesi in strada, per partecipare alla fiaccolata, al fianco del comitato di quartiere all'epoca presieduto da Umberto Celani. Oggi questi autobus devono sparire dal parcheggio. Esistono delle ordinanze che devono essere rispettate. 
Il problema dell'inquinamento è tipico di tutte quelle città, come Torino, circondate dalla zona industriale. A questo si deve aggiungere il traffico veicolare ed il trasporto urbano. 
E' vero anche che Frosinone sconta la vicinanza di comuni come Ferentino, Alatri, Ceccano… che vivono lo stesso problema. 
L'Amministrazione si è comunque mossa con una serie di interventi mirati come l'ascensore inclinato. Senza dimenticare l'apertura della superstrada che ha notevolmente alleggerito il traffico sulla Monti Lepini. Ci stiamo impegnando a trovare i fondi, quelli che abbiamo non sono sufficienti a coprire l'intero importo dei lavori, per la realizzazione di due diagonali viari per evitare il passaggio in città di chi esce dall'autostrada. Il primo lotto è funzionale stiamo trovando altri fondi. Ed ancora il blocco del traffico anche se ritengo debba essere su modello milanese, vale a dire concordato con i paesi limitrofi. A settembre realizzeremo cinque stazioni (Scalo,Madonna delle Neve, Campo Zauli, Ascensore inclinato, Villa Comunale) di bike sharing mettendo a disposizione della città 50 biciclette». 
L'assessore all'Ambiente Raffa: «I dati dell'Arpa sono difficilmentepredisponendo un'ordinanza in grado di rispondere al piano regionale. Per quanto riguarda lo spostamento degli autobus Cotral dalla stazione, l'Amministrazione non può che essere favorevole. E' questa una battaglia che condividiamo. E' tra gli obiettivi dei prossimi mesi».



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