venerdì 14 gennaio 2011

Solidarietà ai lavoratori LSU del Comune di Priverno!

da Partito dei Comitati d’Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (P-CARC)
Sezione “Luigi Di Rosa” – mail: roccaseccapriverno@carc.it ;

Il Partito dei CARC esprime solidarietà ai quaranta Lavoratori Socialmente Utili del Comune di Priverno da più di una settimana in agitazione per difendere il loro posto di lavoro.
Oggi a Priverno 40 lavoratori, padri e madri di famiglia, si ritrovano minacciati di rimanere sul lastrico a causa delle politiche d’attacco ai diritti che Stato, Regioni e Comune stanno perpetrando contro di loro.

Le istituzioni per quasi un decennio si sono servite di questi lavoratori sottopagandoli e mantenendoli in una condizione di dura precarietà. Ciò nonostante durante tutto questo tempo gli LSU hanno garantito il funzionamento di importanti servizi comunali altrimenti vacanti. Per quasi un decennio le istituzioni hanno sempre risposto picche alla legittima richiesta degli LSU di essere stabilizzati e ottenere diritti e condizioni lavorative degne. Ricordiamo infatti che in tutto questo tempo gli LSU hanno lavorato senza cumulare contributi per la pensione (se non contributi “figurativi”) e  percependo al posto di un salario un sussidio da 400 euro.

Oggi il Comune di Priverno in combutta con la giunta Polverini vuole liquidare gli LSU e si dichiara pronto ad assumersi la responsabilità di lasciare sul lastrico 40 lavoratori e lavoratrici.
E’ proprio il caso di dire: città che vai, Marchionne che trovi!!
A Torino un manager senza scrupoli cerca di liquidare cinquanta anni di conquiste sociali della classe operaia. A Priverno la partita che si gioca è di diversa entità ma Macci ha in comune con Marchionne l’avidità, l’autoritarismo e il disinteresse per le condizioni di vita dei lavoratori.

Appoggiamo la lotta intrapresa dai lavoratori LSU del Comune di Priverno per chiedere il rinnovo dell’accordo tra Comune e Regione e l’impegno del Comune ad assumere gli LSU del Comune di Priverno. Abbiamo sostenuto le iniziative di lotta intraprese questa mattina e continueremo a farlo.

I lavoratori LSU per rendere la loro lotta vincente devono renderla ingestibile al Comune e alle Autorità tutte. Bisogna proseguire sul sentiero inaugurato questa mattina con l’occupazione dell’aula consiliare: nessun passo indietro di fronte ai tentativi dell’Amministrazione di spaccare il fronte dei lavoratori, di fronte a chi dice che “le casse sono vuote e gli LSU sono una spesa insostenibile”. Gli sperperi di denaro pubblico, i lussi e i privilegi che lorsignori (sindaci, politicanti vari, ecc.) si permettono sono una valida ragione per non cedere ai loro ricatti e pretendere la stabilizzazione e un lavoro dignitoso.

Tutti coloro che dicono di difendere i diritti dei lavoratori devono stare al fianco della lotta intrapresa dagli LSU: la lotta per il diritto al lavoro è una lotta di civiltà!

Da Mirafiori a Priverno la lotta  è una sola! Se vogliamo impedire l’indiscriminato attacco ai diritti, la devastazione ambientale in nome del profitto, corruzione, leggi ad personam, licenziamenti e disoccupazione è necessario lottare per un governo d’emergenza delle organizzazioni operaie e popolari. Da disoccupazione, precarietà e licenziamenti non ci salverà un governo retto dai servi dei capitalisti e degli speculatori che hanno creato la situazione in cui ci troviamo (PDL, PD, ecc.).
A disoccupazione, precarietà e licenziamenti si può porre rimedio soltanto con un governo che abbia nella difesa del posto di lavoro la sua missione costitutiva, un governo che abbia il suo primo centro di potere nella piazza e in quelle organizzazioni che come la FIOM, l’USB  ecc. hanno oggi un ruolo nella resistenza al procedere della crisi!

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