Bassisti, contrabbassisti, basso tubisti, e affini questo e per voi!!! Infatti il nostro consueto appuntamento mensile dedicato alla musica jazz vede come protagonista un grande del basso elettrico, forse il più grande. Un talento che, come sostiene Pat Metheney, ha contagiato con il suo stile musicisti di ogni estrazione anche al di fuori dal jazz. Negli ultimi anni - afferma ancora Metheney - in ogni espressione musicale, dai jingle pubblicitari, alle sigle di telegiornale, dalla musica di famose rock n’roll band ai campioni dell’Hip Hop, riecheggia il suo stile imitato con alterni successi da tutti i bassisti che, nessuno escluso, da lui sono stati influenzati . Stiamo parlando di uno strumentista che ha reinventato il modo di suonare il basso. Avendo iniziato a suonare quindicenne in una brass band (banda di ottoni) di diciannove elementi la “ Las Olas Brass” , il Nostro acquisì sin da subto lo stile arcaico del basso a tuba, strumento ad ottone che nelle prime jazz band degli inizi del ‘900 sostituiva il contrabbasso. Da qui il suo spirito creativo partì senza limiti verso sentieri inesplorati che lo portarono ad inventare nuovi impasti sonori grazie alla modifica che apportò al suo basso Fender togliendo i tasti e verniciando la tastiera con vernice impermeabile per barche . Infatti sosteneva che l’umidità della Florida (Fort Lauderdale) dove risiedeva a 19 anni rovinasse la tenuta del suo strumento. Ormai anche il più sprovveduto degli appassionati di musica avrà capito che stiamo parlando di John Francis Pastorius III da Norristown Pennsylvania noto a tutti come JACO PASTORIUS. Purtroppo questo autentico genio, forse l’ultimo del XX secolo, nato il 1 dicembre del 1951, scomparve prematuramente il 21 settembre del 1987. Ma la sua meteora nel mondo della musica jazz e della musica in generale ha lasciato un segno indelebile. Un segno che ha rivoluzionato il modo di suonare il basso. Questo da semplice elemento di supporto ritmico diventava uno strumento omnicomprensivo. Jaco con il suo basso fretless (senza tasti) riusciva ad esprimere un sound morbido tipico di un contrabbasso ma nello stesso tempo era in grado di suonare simultaneamente accordi, linee melodiche ed effetti percussivi. Nella definizione di questo linguaggio particolare molto ha contribuito la sua formazione. La militanza nell’orchestra del suo primo maestro tromboinsta Peter Graves gli fornì una grande predisposizione all’arrangiamento, proseguì suonando Rythm&Blues Pop fino ad approdare al jazz collaborando con Gary Burton, Paul Bley, Pat Metheney e Herbie Hancock e incidendo eccellenti album come solista . La maggior parte delle sua genialità derivava dalla sua irrequietezza creativa che lo portava a rifiutare ogni terreno stilistico precostituito odiava essere inserito in un particolare contesto musicale. La militanza nello stellare gruppo dei Weather Report, con Joe Zawinul alle tasatiere, Louis Acuna alla batteria, Wayne Shorter al sax tenore e soprano, ha sancito la consacrazione di Jaco a protagonista assoluto della musica dell’ultimo ‘900. Il concerto che andiamo a proporre è molto particolare. Jaco Pastorius è alla testa di una incredibile big band composta da Jaco Pastorius (Basso elettrico ), Don Alias (Percussioni), Randy Brecker (Tromba), Peter Erskine (Batteria), Bobby Mintzer (Sax tenore, soprano, clarion basso), Othello Molineaux (Steel Drums), , Elmer Brown (Tromba), Forrest Buchtel (Tromba), Jon Faddis (Tromba), Ron Tooley (Tromba), Wayne Andre (Trombone), David Bargeron (Tuba), Peter Graves (Trombone basso), Bill Reichenbach (Trombone basso), Mario Cruz (Sax, Clarinetto e Flauto), Randy Emerick (Sax), Alex Foster (Sax, Clarinetto & Piccolo), Paul McCandliss (Sax, Oboe & Corno Inglese ), Peter Gordon (Corno francese), e Brad Warnaar (Corno francese). Patorius, come detto, oltre che straordinario esecutore e strumentista era un talento anche nell’arrangiamento per orchestra. Questo concerto che si è tenuto in Giappone mostra tutta la grandezza del bassista della Pennsylvania. In questa prima parte, proponiamo quattro brani . Nella seconda parte, che posteremo il mese prossimo, pubblicheremo gli altri video cui parteciperà un ospite molto particolare. In quel frangente focalizzeremo maggiormente la nostra attenzione sull'orchestra . Buona Visione
________________________________________________
In questi contributi si ascoltano i brani: Invitation e Soul Intro-The Chicken. Due pezzi pensati da Jaco proprio per l'orchestra. Il primo, Invitation è un’esecuzione corale, con l’orchestra che si esprime al massimo sia nell’enunciazione del tema che nel conrappunto gli assoli di Randy Brecker e dello stesso Pastorius. Una volta rotto il ghiaccio la preziosa improvvisazione di Jaco in Soul Intro, ci traghetta verso, The Chicken un brano scintillente, potente, funky all’ennesima potenza, in cui spiccano gli assoli di Bob Mintzer al Sax Tenore e di Othello Molineaux allo Steel Drum.
In questo contributo proponiamo due brani. UN FANTASTICO DONNA
Nessun commento:
Posta un commento