domenica 6 marzo 2011

Arancia metalmeccanica

di Luciano Granieri



E’ ora di schiodarsi dal computer e fare qualcosa di concreto per i lavoratori della Videocon. Ligi a questo nostro proposito domenica 6 marzo abbiamo deciso di partecipare all’inziativa organizzata dal circolo cittadino “Spartacus” di Rifondazione comunista. Arancia metalmeccanica. Lo scopo era quelli di raccogliere fondi per gli operai della Videocon che, oltre a subire la cassa integrazione per la fuga della multinazionale indiana, sono stati condannati a pagare ognuno 3750 euro per blocco di pubblico servizio. In una azione legittima di protesta verso le istituzioni che li hanno lasciati soli i lavoratori della Videocon hanno occupato un tratto di autostrada bloccando anche un pullman del Cotral, da qui l’imputazione di blocco di pubblico servizio. Noi come già più volte scritto sul nostro blog, troviamo indecoroso che dei lavoratori vengano condannati per la sola colpa di aver difeso il loro posto di lavoro e dunque oltre a denunciare la situazione nei nostri post abbiamo ritenuto doveroso impegnarci anche in atti concreti. L’iniziativa “Arancia metalmeccanica”, prevedeva un raccolta fondi attraverso la vendita di sacchetti di arance. Frutti coltivati in campi particolari dove non vi è sfruttamento di mano d’opera migrante ed è bandito il  lavoro nero . L’organizzazione coordinata dal segretario del circolo Spartacus di Rifondazione Comunista di Frosinone Andrea Cristofaro,  prevedeva l’allestimento di due banchetti, uno a L.go Turriziani  nella città alta, l’altro nel parcheggio della Chiesa Sacro cuore nella parte bassa. Noi siamo stati a L.go Turriziani insieme con la nostra amica e redattrice Fausta Dumano, l’assessore all’ambiente del comune di Frosinone Francesco Raffa, il consigliere Francesco Smania , Vanessa Savoni segretaria del circolo di Rifondazione di Ceccano. Come al solito la cittadinanza di Frosinone la domenica mattina è un po’ fredda e assonnata per cui l’inizio della giornata non sembrava promettere nulla di buono. Poi con il passare del tempo qualcuno ha incominciato ad avvicinarsi con fare timido e titubante.  Ma l’avvio vero alla vendita è stato dato dagli artisti della nostra città, musicisti e pittori sono stati i più solerti nella gara di solidarietà, e dietro a loro molti cittadini ma anche politici locali   di area PD, il buon De Angelis europarlamentare PD ha lasciato 20 euro.  Siamo rimasti delusi ahi noi dal comportamento di due STORICI  comunisti del capoluogo che, contrariamente ad ogni aspettativa, hanno rifiutato di dare il loro contributo, ci riferiamo all’ex assessore all’ambiente Roberto Spaziani e Maurizio Federico. Francamente non capiamo le ragioni del loro rifiuto. In fin dei conti si chiedeva un gesto a favore di operai in cassa integrazione vessati da una multa di 3750 euro.......DOVE E’ FINITA LA SOLIDARIETA’ DI CLASSE?   E’ vero il proletariato è ridotto ai minimi termini ma non è ancora sconfitto. Certo se c’è da fare affidamento su certa gente la partita è persa in partenza. A parte questa anomalia l’indifferenza tipica di una cittadinanza non molto solidale ha costituito un elemento negativo, in ogni caso alla fine della mattinata quattro cassette erano state vendute in L.go Turriziani e due nel parcheggio del Sacro Cuore. Tutto sommato un risultato assolutamente positivo. 


2 commenti:

  1. parliamo di disoccupati creati da una politica territoriale che pensa solo alla propria panza voluta da tutte le organizzazioni politiche e sindacali avviamemte impreparate e meno freghiste .... ora si manmdano le classi operaie a vendere le arance in piazza che vergogna ....ma di chi è l idea

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  2. caro anonimo, nessuno manda "le classi operaie" a vendere arance in piazza. In piazza a vendere arance c'erano compagni solidali con gli operai in difficoltà, e che al di là dei fondi raccolti per loro, hanno come intento quello di ricreare attorno e fra i lavoratori quella solidarietà che negli ultimi tempi sta venendo a mancare. Si tratta di compagni che sono convinti che non si possa parlare di, come lei forse erroneamente ha detto al plurale, classi operaie, ma al singolare di una sola forte solidale e combattiva classe operaia. E che questa classe operaia debba essere un tutt'uno con gli altri settori della società, e quindi studenti, pensionati, precari......con i quali condividere la lotta per un più giusto modello di società che sostituisca quello attuale. Lei chiede di chi è l'idea: ebbene si vada a rivedere come sono nate le casse di solidarietà delle società operaie di mutuo soccorso nel secolo scorso. L'idea nasce da lì. E ripeto, aldilà delle cifre raccolte ciò che più importa è che la situazione degli operai in difficoltà non passi inosservata, che la gente ne parli e si ricrei quella solidarietà senza la quale chi è in difficoltà si ritrova in una condizione di solitudine senza prospettive di uscire dal tunnel. Tra le molte persone che hanno aderito all'iniziativa acquistando le arance c'era anche chi non aveva idea di cosa fosse successo alla videocon: ora lo sanno, e stanno dalla parte degli operai. Andrea Cristofaro (uno dei compagni che vendevano arance).

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