sabato 14 maggio 2011

Alemmanno Compra CasaPound

 Nando Simeone

Loro si definiscono «Fascisti del Terzo Millennio». E nella Roma di Alemanno si sono subito sentiti padroni. Tanto che, nel primo anno della nuova era, sono corsi a scrivere nel marmo la loro insegna sullo stabile di via Napoleone III, occupato dal 27 dicembre 2003: C-a-s-a-p-o-u-n-d. Le nostalgiche lettere cubitali campeggiano da allora, a pochi metri dalla stazione Termini, sulla facciata di marmo bianco, quartier generale dei cuori neri d’Italia, a segnare una presa di possesso, sempre più duratura. 

Specie ora che il Comune di Roma ha deciso di spendere 11,8 milioni per acquisire definitivamente dal Tesoro lo stabile fin qui di proprietà del Demanio. «In realtà - se la ridono a Casapound - al catasto quando lo abbiamo occupato risultava ancora di proprietà dell’Enims, un ente fascista discolto nel 1945». In epoca più recente, vi avevano trovato sede gli uffici del ministero dell’Istruzione. Ad ogni modo da un punto di vista patrimoniale, fin qui, quello stabile dipendeva dal ministero del Tesoro. 

Adesso non più. Nel frattempo, infatti, anche il Comune di Roma ha cambiato insegna, diventando Roma capitale. Uno dei primi atti del federalismo concordato con Tremonti per risollevare le sorti economiche della città eterna?



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