lunedì 2 maggio 2011

Primo Maggio a Bergamo in salsa napoletana

di Luc Girello, Mapi Trevisani, Daniele Sepe


Come già i naviganti più assidui sanno, Aut si avvale della collaborzione di  una reporter ufficiale da Bergamo. La compagna Mapi Trevsani ci invia puntualmente, e di questo la ringraziamo, le immagini degli eventi resistenti che accadono nela sua città. Nella clip che segue è documentato il corteo svoltosi in occasione del primo maggio. Confrontando le foto, con gli eventi che hanno avuto luogo dalle nostre parti (Isola Liri) appare chiaro come la cosiddetta base da Bergmo  tende a unificare le istanze. Mai da noi  si sono viste manifestazione che mettevano Insieme le ACLI e la FIOM passando per il PD, i forum per l’acqua pubblica. Sarà che al nord  la morsa leghista rende le persone civili più combattive, certo è che una mossa noi cicioari dovremmo darcela. Venendo alla clip sono d’obbligo alcune precisazioni :

IL PRIMO BRANO DI DANIELE SEPE RIPORTA IL DIALOGO FRA UN VECCHIO METALMECCANICO, CHE PARLA IN NAPOLETANO, E IL FIGLIO PIDDINO CHE PARLA ITALIANO MA CON STILE PIDDINO, PER L'APPUNTO. RISULTA INDISPENSABILE LATRADUZIONE DAL NAPOLETANO, MA SOPRATTUTTO DAL PIDDINO.

Il secondo brano “L’altraitalia”  dei Modena City Ramblers pur se con  cadenza modenese è cantato in un italiano comprensibile.





Padre: Uah! che giorno, e come mi brucia la fronte, vieni qua, siediti che adesso ti racconto, abbiamo urlato, erano male intenzionati, ci siamo picchiati alla rinfusa, un padre vicino ad un altro padre, un fratello, un passo che muove un'altro passo, di fretta nella ressa la massa operaia, compagni tra la polizia che porta guai, fuori l'ambasciata  americana il caos, il corteo è stato inseguito con i manganelli, il bello è, che nel parapiglia colpivano dove capitava, sul destino di duemila famiglie, figlio, mi ascolti, di questi tempi l'opeaio non vale niente, è una vita di stenti a questi uomini spregevoli abbiamo detto senza paura "ladri sono tornati i minatori"

Figlio: Ma papà alla tua età, i tempi cambiano questo non si fa, le nuove idee possono elaborare modelli nuovi di sicurezza sociale, viaggiare, globalizzare, democraticamente partecipare , fuori dai recinti dobbiamo guardare, portare alla ribalta non ribaltare

Padre: Ragazzo ma mi hai capito? Aspetta che ricominciamo, a terra sei caduto e ti si è formata la guerra in testa! Roma abbiamo laciato con il traghetto per la sardegna, tutti a piangersi il lavoro con le bestemmie, ieri le miniere, oggi l'alluminio, ci buttano fuori e per le famiglie è uno sterminio, a Porto Vesme domani mattina occupiamo lo stabilimento, ecco il trattamento, questo impero di  furfanti vive sulla precarietà, pasasndosi la responsabilità di quà e di là "sentite adesso dovete pagarla l'elettricità" e la multinazionle fa il ricatto e non ci stà, il governo fa blà blà, niente si muove, Papi nell'alcova e noi fuori dall'Alcoa, teniamo pure il cappellaio a corte, attento, un Cappellacci alla corte e chi t'è mmuorte

Figlio: E dai papà per carità, brutalità non è la modalità, la nuova sinistra e il futuro politico, fa un discorso e un precorso autocritico, non ideologico, non demagogico, cambiare con i tempi è fisiologico, no manganelli, nuovi modelli, si fa politica ad alti livelli

Padre: Ti sei rimbecillito, davvero non hai idea, per te la scala mobile è quella dell'Ikea, i '70 le 150 ore, io ora con te me la sbrigo e mi ci vuole un quarto d'ora, il sudore , lo statuto dei lavoratori, ti tolgo la paghetta e ti fai il culo, le manifestazioni, la militanza, sei troppo stronzo!

Figlio: Polemiche a parte, noi giovani democratici di sinistra, parteciperemo in maniera massiccia per vivificare democraticamente le prossime elezioni, portando alla ribalte l'espressioni, i volti e le personalità che possono incarnare il vero spirito del giovane democratico italiano, che vive per e nella società contemporanea...

Padre: Ma vedi un po' questo e gli do anche da mangiare ! La laurea in scienze politica a che ti è servita, nottate a fare "l'alternativo" la mattina si sveglia  alle undici, se ci fosse tua madre, ma sai che ti dico,vai a lavorare, vai a rubare 

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