venerdì 3 giugno 2011

Stralci di conversazione con il Partigiano

Sergio Collalti   da una segnalazione di Matteo Oi


"Spesso,quando ero ancora piccolo, bussavano alla porta di casa,curioso, andavo ad aprire e mi trovavo 2 Gesù Cristi di carabinieri con quelle incudini in testa, quei cappelli strani che avevano prima no? E spesso e volentieri arrestavano mio padre, io pensando che fosse un ladro mi vergognavo di lui, poi dopo la sua morte mi dissero che era un Partigiano, così per rabbia e per mio padre andai sui monti per la Resistenza"
"Quando mi unii alla resistenza entrai in un gruppo di una ventina di Partigiani di Ferentino, io ero il più "buono" e spesso li dovevo frenare, perchè a loro non importava se erano 100, 200, 1000 tedeschi o traditori si doveva far piazza pulita a colpi di fucile e mitragliatori!!"
"Mi sento onorato ad essere chiamato Partigiano ma chiariamo non ero un eroe anzi nessuno di noi lo era, eravamo ragazzi come voi studenti la maggiorparte non aveva compiuto la maggiore età (21 anni allora) e qualcuno era come voi, sui 16 o 17 anni, la Resistenza era una semplice scelta non è che te lo ordinavano o eri il prescelto lo facevi perchè sentivi il dovere civile di farlo"
" A saperlo non avrei mai rischiato di morire per vedere Berlusconi e le puttanate,scusate il termine, che sta facendo almeno quel Mussolini...aveva detto chiaramente di essere un dittatore!"
Sergio Collalti Partigiano di Ferentino



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