Luciano Granieri.
Servizio: Carlo Maria Alfarano
Giovedì 21 Luglio, i precari del progetto B.R.O.S, hanno nuovamente occupato il Museo Archeologico di Napoli. I precari si sono posizionati sul cornicione del Museo minacciando di lanciarsi nel vuoto. I precari hanno esposto uno striscione con su scritto: ” Comune- Regione e Provincia sono cambiati i maestri, ma la musica è sempre la stessa – Bros”.
Sul posto numerosi reparti della Polizia e dei Carabinieri e l’Unità Salvataggi dei Vigili del Fuoco, che ha installato un gonfiabile di salvamento.
Sul posto numerosi reparti della Polizia e dei Carabinieri e l’Unità Salvataggi dei Vigili del Fuoco, che ha installato un gonfiabile di salvamento.
Nel video allegato le dichiarazioni di un precario del Progetto B.R.O.S.
Sono stati tratti in arresto stamani, dagli agenti della DIGOS, G.A., 49 anni e E.P., 41anni entrambi napoletani ed appartenenti al movimento dei disoccupati organizzati napoletani denominato BROS.
Ieri, 21 c.m., poco dopo le 13.00 i due sono riusciti a raggiungere il cornicione prospiciente la facciata dal Museo Archeologico di Via Foria, inscenando una manifestazione di protesta con esposizione di striscione che evidenzia la loro condizione di disoccupati. In strada hanno manifestato una ventina di sodali sino alle ore 23.00.
A nulla è valso l’intervento dei poliziotti della DIGOS per indurre i due manifestanti, in posizione particolarmente pericolosa per la propria incolumità, a rientrare all’interno del palazzo.
I due, infatti, hanno minacciato più volte di lanciarsi nel vuoto qualora i poliziotti fossero intervenuti nel tentativo di farli rientrare.
I due disoccupati sono stati riportati solo stamani poco dopo le 09.00 all’interno del palazzo e successivamente condotti in Questura dove sono stati arrestati.
I due risponderanno dei reati di procurato allarme, invasione di edificio pubblico, interruzione di pubblico servizio e resistenza aggravata ai danni di Pubblico ufficiale.
I due uomini sono stati condotti al carcere di Poggioreale.
Sono in corso indagini al fine di identificare ulteriori personaggi che hanno concorso a causare disagi alle attività del Museo Archeologico cittadino.
Nessun commento:
Posta un commento