giovedì 7 luglio 2011

precari: "Assediamo il matrimonio di Brunetta"

Sul web i precari si danno appuntamento per un presidio sulla costiera Amalfitana. «Diventiamo il loro incubo»

 MILANO- Il ministro Brunetta si sposa? «E noi gli assediamo la festa». L'indignazione precaria è ancora tutta lì. Per quelle parole pronunciate dal titolare della Pubblica amministrazione. «Siete l'Italia peggiore», aveva detto. E ora quella stessa Italia è pronta a partecipare (a suo modo) al «matrimonio» che si terrà domenica 10 luglio a Ravello, sulla Costiera Amalfitana. E alla quale parteciperanno «un’accozzaglia di ministracci, faccendieri, portaborse, forse anche lo stesso presidente del consiglio, accompagnerà il ministro Brunetta all’altare».
SUL WEB- Il tam tam è cominciato sui social network. E in particolare su Facebook. Un gruppo invita precari, dipendenti pubblici e indignati a partecipare a un presidio in piazza Vescovado. «Assediamo con i nostri corpi e la nostra voce le loro feste. Diventiamo il loro incubo», si legge. Nel mirino c'è la finanziaria «lacrime e sangue» che sta preparando il governo, quando nel frattempo «si isola in luoghi esclusivi e mette in scena la sua arroganza e la sua ricchezza». Poi ci sono le dichiarazioni del ministro Brunetta che «cialtroni» i dipendenti pubblici e «l'Italia peggiore» i precari.
IL MATRIMONIO- Renato Brunetta si sposa con Titti Giovannoni, sua fidanzata da diversi anni. La lista degli invitati al matrimonio è segreta, ma è facile immaginarsi che ci saranno molti membri del governo. Se non il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo alcune indiscrezioni gli sposi avrebbero chiesto come regali tavoli, lampade e tappeti. Subito dopo la cerimonia si terrà un pranzo. Al quale precari, indignati si sono autoinvitati. Così come i poliziotti del Coisp che per ben due volte hanno provato a consegnargli il «loro» regalo di nozze. Tutti insieme, «per assediare la festa».

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