giovedì 1 settembre 2011

Il nuovo inno leghista

Luciano Granieri


Belli i tempi in cui i parlamentari leghisti mostravano dai banchi dell’aula  le forche contro Craxi, simulacro del sistema di corruttele che aveva  invaso la politica.   Tangentopoli stava seppellendo la prima repubblica  mentre  Bossi e i padani trovavano forza e legittimazione popolare al grido di ROMA LADRONA!!!.  Hanno accompagnato l’ascesa di Berlusconi nel nuovo sistema in cui i corruttori del post tangentopoli, dopo aver buttato a mare i  vecchi corrotti,  avevano costituito una classe  unica di comando . Finanza e politica erano la stessa cosa, dunque non era necessario che l’una corrompesse l’altra. I padani ,traendo forza populista da quelle forche hanno mosso le leve del potere quasi ininterrottamente per 17 anni, salvo qualche breve pausa.  Con quali risultati? Bossi, Maroni, Calderoli &C.   se da un lato tenevano buone le folle padane al grido di Roma Ladrona,  dall’altro si integravano perfettamente  nel sistema Roma Ladrona. Hanno imparato il trasformismo tipico della prima Repubblica,  operando il ribaltone alla fine del 1994 per rimanere al potere nelle fila dello schieramento opposto , e ritornare poi alla corte di Berlusconi dopo averlo insultato dandogli del mafioso fascista.  Hanno occupato ministeri, usufruito di tutti quei privilegi contro cui hanno sempre gridato e aizzato le folle.  Bossi ha sistemato suo figlio Renzo (detto il trota)  alla Regione Lombardia con un irrisorio  stipendio   di 12mila euro mensili , dopo una vita di studi passata nella stessa classe e nella biblioteca del Senato  per capire come era  fatto un libro. Tutti,  da Maroni Bobo,  a Reguzzoni , fino  alla donna Cannone Rosi Mauro, AUTOREVOLE????  Quanto sbrigativa Vice presidente del  Senato,  hanno conquistato la loro bella porzione di privilegi e prebende.  Incuranti  del continui sbertucciamenti di tutta Europa nei riguardi del proprio elettorato ,  hanno mandato il rude Borghezio a svernare a Bruxelles   fra un gestaccio e un grugnito  contro extra comunitari e islamici. Che ne è stato nel frattempo del federalismo, della secessione, della Padania?  In 17 anni nessuna di queste presunte battaglie  è arrivata all’auspicata conclusione. Loro a MAGNA’  a Roma e la base a strillare in Padania.  Sembra però che qualcosa cominci a non tornare al popolo del nord. Forse qualcuno si è accorto che al grido di ROMA LADRONA, l’allegra brigata  BOSSI &C., con il suo seguito di portaborse e lacchè stile prima repubblica, continua ad arricchirsi nell’accogliente pancia dell’odiato Palazzo senza curarsi di quei poveracci che ce li hanno mandati. Il popolo leghista comincia a scalpitare e dopo 17 anni (ce ne è voluto di tempo!!!)  sta prendendo atto di essere stato  il bolso mezzo per cui una èlite di affaristi  sta facendo festa e vuole continuare a farla .Quindi  comincia a ribellarsi, mettendo paura ai propri ex osannati leader. Da qui la preoccupazione dalle stato maggiore leghista di battere un colpo al cerchio del popolo padano e un colpo alla botte del governo che gli consente la vita del beato porco.  Ogni giorno che passa la preoccupazione aumenta perché cresce le presa di coscienza dei Lumbard di essere stati presi in giro. Mentre scrivo queste note alcuni imprenditori leghisti si stanno radunando sotto  le sedi dei ministeri  della  Semplificazione normativa,  delle  Riforme  e del federalismo ,  dell’economia , per  protestare contro la manovra economica .   Naturalmente si tratta delle sedi finte di Monza  dove i rispettivi titolari  Calderoli, Bossi e Tremonti non avendo neanche l’ufficio  a loro destinato mai andranno a svolgere alcun tipo di  funzione.  Altro che Roma ladrona!!!!!  Al posto di Va Pensiero la dirigenza della Lega ha già adottato un nuovo inno “GRAZIE ROMA”. 

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