venerdì 23 settembre 2011

Il nuovo passo della Fiom

San. Ca

All'assemblea dei delegati per la piattaforma contrattuale scatta l'intesa tra Landini e Camusso. Resta divergenza sull'accordo del 28 giugno ma la Fiom ora propone la "clausola di raffreddamento" e rilancia il dialogo con le imprese. Scontro con la sinistra interna

La Fiom cerca un nuovo passo nella sua azione politica e sindacale e all'assemblea dei delegati di Cervia ha avviato un cambiamento delle posizioni interne. Scontato il dissenso con la Cgil sulla firma dell'accordo del 28 giugno, l'assemblea che si tiene a Cervia ha registrato una intesa nuova con Susanna Camusso sia sull'articolo 8 della manovra economica (quello che stravolge lo Statuto dei lavoratori) che sui contenuti stessi della piattaforma. Che è stata illustrata da Landini e sarà poi approvata dai delegati. Il punto di maggiore frizione con la sinistra interna di Cremaschi e Bellavita - che è intervenuto contro la relazione di Landini - riguarda la «clausola di raffreddamento», cioè l'iniziativa volta a favorire la partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative delle aziende. Landini propone infatti alle imprese di concordare preventivamente con il sindacato, e con le Rsu, le sue iniziative, prima di procedere a eventuali azioni di lotta. Dove le aziende si impegnano a discutere con i sindacati su organizzazione e prospettive, il sindacato si impegnerebbe alla sospensione, per un tempo determinato sufficiente alla discussione, di iniziative unilaterali e quindi, sostanzialmente, di scioperi. La proposta potrebbe arrivare a cambiare significativamente, nella votazione di venerdì 23 settembre, la geografia politica della Fiom, con la minoranza filo-Cgil capeggiata da Fausto Durante che potrebbe sostenere la linea di Landini e la ex Rete28 Aprile su posizioni contrarie o dissenzienti.
Nella sua relazione, comunque, Landini ha posto l'accento sulla necessità di conquistare un contratto nazionale senza deroghe, di rilanciare la lotta alla precarietà - con i contratti atipici pagati di più dei contratti regolari - e con una richiesta di aumento salariale, per il quinto livello, di 206 euro nei tre anni.
Per nulla scontati, e segno della nuova fase appena aperta, gli apprezzamenti ricevuto da Susanna Camusso: «La codeterminazione è una sfida difficile, ma la straordinarietà della crisi chiede di determinare le stagioni del cambiamento» ha detto il segretario Cgil ricevendo anche diversi applausi dalla sala. «Landini - ha detto - ha proposto con nettezza il tema dell'essere nella Cgil, ci deve essere una giusta valorizzazione della dialettica, che però non può diventare un dualismo che indebolisce tutti. Non ci sono più organizzazioni che si guardano, ma una grande organizzazione, che è la Cgil, e che è per forza un'organizzazione plurale. Se l'idea è quella di stare insieme - ha concluso - la Cgil sarà con voi tutti i giorni»






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