La città leggera ha edifici semplici eterei, non colate di cemento, skyline affollati, ma case accennate i cui contorni sono semplici linee, i cui colori sono tenui. Edifici quasi invisibili non costringono la vita della gente in agglomerati urbani scuri tetri e infiniti. In tale squallore le persone rimangono sole con la loro tristezza. Non un giardino dove incontrarsi, non una piazza in cui scambiarsi opinioni, condividere sogni e bisogni. Nella città leggera invece le case, i monumenti , i palazzi sono costruiti con un tratto di matita, non soffocano con un incombenza cementifera. Nella città leggera da un edificio all’altro si possono scambiare esperienze di vita , mettere in comune valorizzare e difendere i beni che appartengono a tutti. Nella città leggera si è liberi di far viaggiare la propria fantasia da un segno di matita ad uno sbruffo di colore . Nella città leggera non esiste la paura che attanaglia quando non è possibile curarsi, o quando manca il lavoro, oppure quando non c’è istruzione e la vita, affogata nell’ignoranza, ha poco di umano . Nella città leggera chi è in difficoltà può contare sull’altro, anzi l’altro diventa uguale senza distinzione di genere, abitudini sessuali e di vita . Nella città leggera tutto è di tutti, la dignità umana è un bene comune inviolabile. LA CITTA’ LEGGERA E’ LA CITTA’ BENE COMUNE. Chissà se un giorno anche noi potremo abitare in una città bene comune? , FROSINONE BENE COMUNE?
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