domenica 4 settembre 2011

La città leggera

Luciano Granieri


La città leggera ha edifici semplici eterei,  non colate di cemento, skyline affollati, ma case accennate i cui contorni  sono  semplici linee,  i cui colori sono tenui.  Edifici quasi invisibili non costringono la vita della gente  in agglomerati urbani scuri tetri e infiniti. In tale squallore le persone rimangono sole con la loro tristezza. Non un giardino dove incontrarsi, non una piazza in cui scambiarsi opinioni,  condividere sogni e bisogni. Nella città leggera invece  le case, i monumenti , i palazzi sono costruiti  con un tratto di matita, non soffocano con un incombenza cementifera. Nella città leggera da un edificio all’altro si possono scambiare esperienze di vita , mettere in comune valorizzare e difendere i beni  che appartengono a tutti.  Nella città leggera  si è liberi di far viaggiare la propria  fantasia da un segno  di matita ad uno sbruffo di colore . Nella città leggera non esiste la paura che attanaglia quando non è possibile curarsi, o quando manca il lavoro,  oppure quando non c’è   istruzione  e la vita, affogata nell’ignoranza,  ha poco di umano . Nella città leggera chi è in difficoltà può contare sull’altro, anzi l’altro diventa uguale senza distinzione di genere,  abitudini sessuali   e di vita . Nella città leggera tutto è di tutti,   la dignità umana è un bene comune inviolabile.  LA CITTA’ LEGGERA E’ LA CITTA’ BENE COMUNE.  Chissà se un giorno anche noi potremo abitare  in una città bene comune? ,  FROSINONE BENE COMUNE?


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