Finalmente alla terza settimana dell’a.s. 2011-12 le questioni inerenti la MENSA SCOLASTICA delle scuole dell’infanzia e primaria sarebbero risolti:
- Il Comune ha dato disponibilità alle scuole di iniziare il 6 ottobre.
- gli aumenti ritornano all’interno di una proporzione rispetto al servizio e rispetto ai redditi.
- Il regime forfettario (non recupero dei pasti) viene abolito ritornando così all’organizzazione del servizio dell’anno precedente. SI paga a pasto consumato.
Insomma il Comune ha rivisto completamente e nell’interesse delle famiglie la gestione del servizio mensa scolastica, finalmente riflettendo sul servizio e sul bisogno della cittadinanza e dei bambini, mettendo da parte le questioni di natura contabile poste dalle politiche dei governi, che hanno deciso che a pagare la crisi sarebbe i cittadini anche attraverso l’aumento dei servizi essenziali, attraverso le loro tasse dirette e indirette, non intaccando i grandi capitali.
I costi della mensa quindi sono riflettono quegli aumenti previsti dalla delibera di giunta comunale adottata prima dell’estate, che sfioravano il 50% in più rispetto all’anno precedente, sono cambiati in meglio e meglio è strutturata la proporzione del pagamento. Le quote per un pasto pluriporzione sarebbero così suddivise:
ISEE da 0 a 2000 0,60
ISEE da 2000 a 4000 1,40
ISEE da 4000 a 6000 2,00
ISEE da 6000 a 8000 2,60
ISEE da 8000 a 10000 3,30
ISEE da 10000 a 12000 4,00
ISEE da 12000 a 14000 4,50
ISEE da 14000 a oltre 4,80
otto fasce di reddito con aumenti del 40% solo per redditi alti, con agevolazioni a partire dal 2° figlio. In alcune fasce si paga meno dello scorso anno!
La mensa parte il 6 ottobre.
Rimane lo scoglio dell’efficienza politico-amministrativa del Comune che a 4 giorni dalla nuova delibera di giunta ancora non giunge agli uffici preposti l’ufficialità del cambiamento. L’iscrizione alla mensa si può comunque fare e i soldi si potranno versare in seguito.
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