Luciano Granieri
NON VOGLIAMO PAGARE IL DEBITO CHE NON ABBIAMO PROVOCATO.
Questa sacrosanta parola d’ordine ha accompagnato e accompagna le lotte sociali determinatesi in tutta Europa contro il potere della finanza, dalla Grecia alla Spagna e all’Italia, seppur in misura minore e in modo più confuso . Ad ottobre 2011 l’avanzo primario del nostro Stato si è rivelato positivo. Ciò significa che le entrate derivate dalle tasse pagate dai i cittadini, in gran parte lavoratori dipendenti e pensionati, sono state superiori alle uscite destinate dallo stato per il sostegno al welfare . Ciò significa che non tutte le risorse acquisite sono state spese a favore dei cittadini. Ciò significa quindi che il debito accumulato dall’Italia è determinato non già da una eccesiva spesa per assicurare protezione sociale e una vita decente a chi quelle entrate ha assicurato attraverso il pagamento delle tasse, ma si è determinato a causa della speculazione finanziaria e a causa della dittatura del finanzcapitalismo. Un esempio di come le risorse pubbliche servano a coprire i debiti dei privati si sta realizzando anche nella nostra città. Il comune di Frosinone ha chiesto ed ottenuto mutui dalla Cassa Depositi e prestiti per circa 4MILIONI E 500MILA euro. Prestiti il cui costo degli interessi evidentemente ricadrà sui cittadini. Tale richiesta si è resa necessaria per far fronte a perdite di bilancio e al completamento di alcune opere pubbliche programmate, ma la cui realizzazione, senza i fondi necessari, rimarrebbe incompiuta. Tralasciamo la realizzazione delle opere pubbliche la cui copertura finanziaria dovrebbe essere abbondantemente assicurata dalla fiscalità locale alla cui definizione dovrebbe partecipare tutta la cittadinanza, e concentriamoci sulle perdite di bilancio. I cittadini di Frosinone dovranno pagare interessi su una dilazione di 1milione e 120mila euro . Tale debito è dovuto in gran parte alla mancata riscossione degli oneri concessori dovuti dagli enti privati che hanno sfruttato grandi porzioni di territorio pubblico per realizzare immani profitti. Perché il comune di Frosinone deve scaricare sulle spalle della collettività gli oneri del debito contratto dalla grande imprenditoria privata? Come cittadini di Frosinone non accettiamo di finanziare con il frutto del nostro onesto lavoro la speculazione che arrecherà ai soliti noti imprenditori della nostra provincia ingenti ricchezze. Né siamo disposti ad accettare che colori i quali dovrebbero amministrare con equità il nostro territorio si rendano complici di tali speculazione e favoriscano l’arricchimento dello 0,50% della popolazione di Frosinone a danno dell’altro 99,5%
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