lunedì 9 gennaio 2012

Forisenno / Assalto al bunker

CopyLeft: Fiorenzo Fraioli : Fonte http://www.ecodellarete.net/

"C'è una misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre i quali e prima dei quali non può sussistere il giusto" (Orazio)

“Nella storia sono importanti tre cose: innanzitutto, il numero… in secondo luogo, il numero… e, per finire, il numero” (Il declino dell'impero americano)

"La capitolazione mai! Questo è oltraggioso! Io che sono stato per anni Sindeke di Forisenno difenderò la città dall'aggressione delle orde pluto-bolsceviche fino al mio ultimo respiro! Le poche ore che potrò vivere ancora nelle vesti di Sindeke di Forisenno non ho intenzione di usarle sottoscrivendo un'infamante atto di resa senza condizioni!".



Forisenno bombardata
Queste, secondo il nostro agente alla Pescara, le parole pronunciate dal Sindeke di Forisenno a chi gli prospettava la possibilità di una capitolazione. Un'ipotesi alla quale starebbero lavorando, nel più assoluto riserbo, alcuni dei più stretti collaboratori del Sindeke, sia nella speranza di aver salva la vita politica, sia per risparmiare ai cittadini gli orrori di una campagna elettorale casa per casa.

La situazione sul campo appare disperata. Da ovest, le armate del generale Ottawianher hanno quasi completato il loro riposizionamento dopo la fulminea avanzata dei mesi scorsi, conclusasi con la disfatta delle divisioni di Von Pikken nella decisiva battaglia di Maasthrucht. Nel settore orientale l'avanzata delle truppe caucasiche è ripresa con slancio, e si hanno notizie di significativi movimenti di forze corazzate in prossimità del confine. Continuano i bombardamenti alleati, supportati dall'osservatorio radar avanzato, clandestinamente gestito dalla resistenza.

Secondo indiscrezioni attentamente valutate dall'intelligence alleata, vi sarebbero stati, negli ultimi giorni, importanti avvicendamenti nello stato maggiore del Sindeke. Alcuni generali sarebbero stati costretti al suicidio politico, circostanza che potrebbe scatenare un furioso scontro di potere interno, e indebolire le già scarse capacità di resistenza di ciò che resta della poderosa macchina da guerra che, cinque anni fa, diede inizio al saccheggio della città. La farsa continua!

 





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