venerdì 10 febbraio 2012

Grecia. I contenuti dello sciopero generale

Fonte: http://www.retedeicomunisti.org

“Rendiamo la loro vita un inferno prima che loro riescano a rendere tale la nostra”. Il documento del Pame (Fronte di Tutti i Militanti Sindacali) sullo sciopero generale in Grecia.

 Governo,troika (FMI,BCE,UE) ed i partiti della plutocrazia PASOK(socialdemocratici),N.D.(centrodestra) e LAOS (estrema destra) stanno legando con pesanti catene la classe operaia ed il popolo per salvare i profitti ed i privilegi dei monopoli.
Stanno sottraendo tutto condannando il popolo ad una lunga povertà ed immiserimento.
Stanno trasformando il salario in paghetta,le pensioni in sussidio di povertà.
Stanno abbaiando con la minaccia del fallimento perché temono la nostra forza.
Il PAME chiama la classe operaia a porsi in prima linea con tutte le sue forze.
Ora abbiamo una sola scelta : o le catene o le armi della lotta. 
Sollevamento, organizzazione in ogni fabbrica e posto di lavoro. 
Unità e lotta per : 
° mandare via,ora, il governo del crimine insieme alla troika
° non firmare nessun nuovo memorandum,nessun nuovo accordo
° che sia la plutocrazia a pagare
Invitiamo i lavoratori in ogni fabbrica ed impresa, settore per settore , ad organizzarsi e decidere di non permettere l’adozione di alcun provvedimento riguardante la diminuzione dei salari, delle paghe quotidiane,delle pensioni.
Tutti nella lotta per il rovesciamento della barbarie. 
Con il PAME alla testa uniamo le nostre forze.  Rimuoviamo ogni forza che rappresenta un ostacolo.
•Nessun’altra attesa ,nessun’altra illusione.
•Rendiamo  la loro vita in un inferno prima che loro riescano a rendere  la nostra.
•Isolate e punite colui che sottoscriverà il massacro dei nostri diritti.
•Non ci arrendiamo.
•Lotta. Conflitto fino alla fine.
•Uscita dall’alleanza dei lupi della UE, cancellazione unilaterale del debito.
•Socializzazione dei monopoli.
•Potere operaio, popolare. E’ l’unica via per salvare il popolo, per salvare la ricchezza del paese e le sue potenzialità produttive.

Febbraio 2012

Traduzione – Giorgio Apostolou

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