Qualche anno fa in una puntata della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” lo scrittore Umberto Eco riferiva di come si sentisse in imbarazzo all’estero nel parlare del proprio governo. Vigeva l’era Berlusconi ed Eco sosteneva che ogni italiano all’estero, veniva apostrofato con compatimento e con inviti a resistere, perché prima o dopo il tempo delle uscite infelici, delle castronerie e degli sberleffi del Berlusconi vagante per il mondo sarebbe finito. Oggi quel tempo è arrivato. Il cavaliere di Arcore è stato disarcionato, per ora, dalle logiche del capitalismo finanziario. Oggi ci sono esimi professori e illuminati cattedratici alla guida del governo. Eppure personalmente sarei ancora imbarazzato a parlare di chi ci governa all’estero nonostante il presidente francese Sarkozy e la fedmarescialla Angeka Merkel, sostengano che il governo Monti è eccellente . Mi vergogno di questo governo perché mentre i professori illuminati disquisiscono di spread, di tassi, di mercati in questi giorni nelle nostre città ogni tre ore si muore per il freddo. 16 vittime in meno di 48 ore e non siamo in Alaska. Mentre si mettono a punto piani per distrarre altri denari ai poveracci e metterli a disposizione della macchina mangia soldi delle banche, un camionista muore in ipotermia nella cabina del suo TIR. Anziani e bambini patiscono il freddo perchè nelle loro case non viene erogata più energia elettrica a seguito di una nevicata sicuramente inusuale, ma non così catastrofica . Questo ai professori non interessa . Ai professori interessa soddisfare i mercati, le borse nel cui listino ci sono le azioni di quelle aziende che non sono riuscite ad erogare i propri servizi in condizioni un po’ più proibitive del solito. Mi riferisco a Veolià che ogni anno distribuisce cospicui dividendi ai propri azionisti , ma la sua controllata Acea lascia intere famiglie senz’acqua . Aggiungo Benetton che attraverso la controllata Autostrade per l’Italia ha arrecato immani disagi a camionisti e automobilisti, per on parlare di Trenitalia, che a fronte delle laute retribuzioni e liquidazioni fornite a i propri dirigenti, ha lasciato che centinaia di migliaia di pendolari, patissero gelo e fame nei treni fermi sulle rotaie sferzate dalla neve. Da ultimo menzioniamo ENEL protagonista di quel mercato che deve soddisfare Monti. In questo periodo la multinazionale dell’energia con una faccia tosta senza pari sta piazzando sul mercato azionario proprie obbligazioni. Lo spot di promozione dell’operazione è tutto da ridere se non ci fosse da piangere. Si vede una pietra e un martello che si sbriciolano colpendo una lampadina e si spiega che ENEL grazie alla sua storia offre solidità .
Peccato che milioni di lampadine si sono inesorabilmente spente perché tralicci e cabine si sono disintegrate nella neve, lasciando senza energia milioni di famiglie. Bisogna soddisfare i mercati. Quei mercati a cui interessa il valore nominale delle compagnie e non la loro effettiva efficacia nel produrre beni e servizi ed infatti queste, una volta consentito ai propri azionisti di realizzare profitti faraonici , producono MALI e DISSERVIZI. Ma anche in molti comuni, dove il passaggio dai guitti a i professori non è mai avvenuto, c’è da vergognarsi a raccontare quanto accade. Posso fare un caso personale. Mia suocera residente in Via Platone, ex Via Collecottorino è da cinque giorni senza corrente elettrica è al freddo, senza luce. E’ una donna anziana sola e come tutte le donne anziane è attaccata alla sua casa e a nulla sono valsi i nostri inviti a stabilirsi da noi durante il periodo dell’emergenza. Si manifesta il fatto grave per cui a Frosinone ancora ci sono migliaia di persone , in particolar modo anziani e bambini, che sono in balia del freddo, senza che nessuno, possa offrire loro conforto o dare informazioni sull’evolversi della questione, né chi è direttamente causa dei loro guai, (ENEL, ACEA) e nemmeno gli amministratori locali. Questi invece di starsene chiusi al caldo a presiedere le unità di crisi, dovrebbero stare al fianco dei cittadini, fornire loro informazioni, far sentire che il sindaco l’ISTITUZIONE è vicino ai propri concittadini. Ma qui a Frosinone questo non sta avvenendo. I cittadini sono buoni solo quando devono pagare le multe, le tasse o quando devono votare. In tutti gli altri casi più sono lontani dagli affari del comune, meglio è. Ritengo ormai che la misura sia colma. Sono stanco di provare imbarazzo. Le prossime bollette ENEL e di ACEA non le paghiamo, teniamole a parziale risarcimento di tutti i disagi che direttamente o indirettamente abbiamo dovuto subire. Ricordiamoci , al momento del voto, di quei sindaci che si sono dimenticati dei loro cittadini. A meno che non ci sia un sindaco o un consigliere volonteroso, il quale non si prenda l’onere meritorio di istituire una commissione d’inchiesta che accerti tutte le responsabilità dei disastri avvenuti a seguito dello straordinario, ma non troppo, evento meteorologico. Ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di farlo? Lo spero ma non ne sono troppo convinto. Perché se tale fosse lo spessore dei nostri amministratori, forse la Ciociaria non sarebbe una regione così disastrata.
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