Il 13 aprile prossimo le organizzazioni sindacali, finalmente, unite ci chiamano a scendere in piazza per difendere i diritti, la dignità, l'occupazione, fermare i licenziamenti facili per chiedere al governo Monti di portare avanti una diversa politica economica capace di suddividere equamente i sacrifici e avviare la ripresa.
A proposito di ingiustizie da noi subite e di privilegi immeritatamente elargiti ad amici e sodali, colgo l'occasione per evidenziare che Antonio Mastropasqua, Presidente dell'INPS, mercoledi, in una audizione alla Camera non è stato capace di quantificare il numero degli esodati. Quelle persone che per gli ultimi provvedimenti legislativi non andranno in pensione e non avranno il lavoro. Viene da chiedere: incompetenza, sottovalutazione o mancanza di tempo per approfondire un argomento che è al centro della discussione? Il Presidente dell'INPS, infatti, è membro di tanti enti di cui è difficile definire il numero esatto. Non avendo il dono dell'ubiquità, ovviamente, non è in grado di seguire tutte le responsabiltà e rispondere in modo preciso.Tante presenze in Enti e Società che qualcuno che legge vorrà farci conoscere minuziosamente. Per questo sarebbe utile e doverosamente trasparente di questo moderno Stakanovista conoscere l'ammontare delle tantissime remunerazioni sia nel dettaglio che nell' ammontare complessivo.
Se le organizzazioni sindacali denunciano le ingiustizie tocca ai parlamentari definire attraverso provvedimenti di legge una incisiva lotta per la giustizia, l'occupazione e contro i profitti di regime. A tale proposito uno dei provvedimenti dovrebbe avere il seguente principio: un incarico, una remunerazione, più incarichi sempre una sola remunerazione. La soluzione è possibile se i parlamentari non sono iscritti al partito de profittatori.
Lontano dagli ignavi, dalle doppiezze e dalle ipocrisie della politica politicante, che bisogna sempre smascherare, il 13 aprile sarò ancora una volta con il sindacato, con chi non si arrende e vuole cambiare lo stato delle cose.
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