martedì 8 maggio 2012

Frosinone la città della preantipolitica

Luciano Granieri.


Commento a semifreddo delle elezioni cittadine. Signore e signori, benvenuti nella città della PREANTIPOLITICA. Qualcuno dirà non ci affumicare   il cervello, già si sente parlare dell’antipolitica e non si sa bene cosa sia, adesso ci sbombrilli i maroni (non il leghista)   con la   PREANTIPOLITICA?  Vado dunque a SPIEGARE!!!!! cosa intendo per PREANTIPOLITCA . Partiamo da una premessa doverosa, ovvero  illustrare  cosa per me sia  la  POLITICA. Politica a livello comunale per il sottoscritto  significa redigere un programma ed avanzare delle proposte per il governo della città. Purtroppo zuffe, baruffe, personalismi, veti incrociati   regole di movimento a Frosinone  hanno  prodotto la diaspora  della galassia  alternativa al tripolarismo,  comportando l’espressione di  tre candidate a sindaco  diverse ma con programmi  più o meno simili. Si  è andati alla battaglia contando sulla bontà delle proprie idee e proposte, dunque  una battaglia politica autentica. Guarda caso  le uniche candidate a sindaco  che si sono date la  pena di redigere un programma e metterlo in rete sono state:  la nostra,   Marina Kovari, Enrica Segneri   del  movimento 5 stelle,  e Giuseppina Bonaviri delle liste per Bonaviri sindaco. Non voglio analizzare le proposte nel merito, quello che mi preme sottolineare è che  quantomeno, le menti  a supporto di queste candidate,   lo sforzo di intercettare i bisogni dei cittadini, di  pensare Frosinone secondo  le loro idee di comunità , e  perché no, secondo  i loro sogni,  lo hanno fatto. Dunque non è errato sostenere che i movimenti a supporto delle candidate, Kovari, Segneri e Bonaviri hanno espresso un progetto politico vero, serio,  definito, strutturato. I risultati come sarà sicuramente noto sono irrisori, fallimentari. Se consideriamo il computo  delle tre coalizioni messe insieme il conto fa : voti totali 2.285, percentuale totale: 7,97%.  Passi per la coalizione a supporto della Bonaviri, priva di un aggancio nazionale e diffuso in città,  passi per la nostra coalizione che presenta al suo interno simboli di partito invisi ai più , come Sel e Rifondazione, ma la lista 5 stelle della mia amica Enrica avrebbe dovuto seguire il corso nazionale che ha sancito un successo dei candidati di Grillo. Infatti il comico genovese per far presa sulla gente  impreziosisce i contenuti tematici  , in  gran parte condivisibili,  con  i vaffanculo, le diarree, gli epiteti funerei demagogici che hanno una presa sicura e immediata  sugli elettori non abituati a ragionare su una evoluzione politica di più ampio respiro. Tutto ciò come ha funzionato in gran paste del Paese avrebbe dovuto avere successo anche da noi . Invece niente, elettroencefalogramma piatto.  Qui a Frosinone, città fra le ultime per la qualità della vita, fra le più orrende urbanisticamente parlando, (la definizione  è di Argan), fra le più inquinate d’Italia, nulla distoglie  la maggior parte degli elettori dal consueto tran tran del voto di scambio, anzi dal voto di “SOTTOMISSIONE”. Ne ho avuto testimonianza diretta come rappresentante di lista al seggio n.16,  scuola materna di Via Madonna della Neve. A fronte di una domenica elettorale  passata a marcare stretto il candidato del Pdl - ottantunenne ras assoluto del quartiere , VOLTO NUOVO????? Della politica ciociara,  il quale  non perdeva occasione per intrufolarsi nei  seggi con elettori al seguito, per  indire comizi vicino ai cancelli, del sito elettorale -  ci siamo dovuti sorbire nel corso dello spoglio voti disgiunti   che sono un insulto per la democrazia della città.  Voto al candidato sindaco che  ti ha promesso di asfaltare il  vialetto di casa, e preferenza al candidato consigliere medico di opposta fazione, votato perchè si impegna a curarti con accuratezza, come se questo obbligo non rientrasse nei doveri di un dottore ma fosse una prestazione da svolgere in cambio della preferenza.  Voto al candidato sindaco che ti ha promesso un lavoro per tuo figlio e  preferenza  al consigliere geometra di opposta fazione che ti ha fatto risparmiare un bel po’ di soldi sulla costruzione di un canale entro cui far passare le  tubazioni irrigue. Questi sono alcuni  esempi molto generalizzati, altrimenti rischio una seconda denuncia ,  di antipolitica, anzi di PREANTIPOLITICA. Sono retaggi dell’andreottismo e dello sbardellismo  più spinti  propri  di un’era in cui l’antipolitica clientelare già regnava e  imperava dal dopoguerra,   per questo la definisco   PREANTIPOLITICA  Oggi purtroppo la buona politica dei programmi, del porre al centro dell’azione amministrativa il cittadino, non esiste e a Frosinone non è mai esistita e se neanche il movimento 5 stelle riesce a smuovere le persone così come avvenuto nelle altre città in cui si sono svolte  le elezioni lo scorso weekend , significa che il nostro tessuto sociale è irrecuperabile. Allora occorre porre in essere una azione politica che travalichi il percorso elettorale e inizi ad operare sul territorio già da domani, denunciando i meschini giochetti di scambio con  I GRANDI MURATORI E  BANCHERI DI CAZZUOLA ,  espressione della parte più ricca e privilegiata della città . E’ ora di intraprendere un  percorso che sia attivo ogni giorno oltre gli appuntamenti elettorali. E’ una lotta culturale e sociale, e in quanto tale, molto lunga e faticosa. Mi auguro che noi di Rifondazione, con l’aiuto di Sel e di Frosinone BeneComune, sin da domani, ignorando il risultato elettorale si possa iniziare a ricostruire, nella nostra città, quel minimo di coscienza sociale  e civile devastata da decenni e decenni di potere clientelare dei GRANDI MURATORI che hanno sempre avuto al proprio servizio la PREANTIPOLITICA, evolutasi in antipolitica moderna e antipolitica post moderna. Compagni rimbocchiamoci le maniche. 


1 commento:

  1. Profondamente d'accordo con la tua analisi, un pò meno sulla fiducia o speranza di un cambiamento. Isa G

    RispondiElimina