Domenica scorsa negli spogliatoi dello stadio di Danzica è andato in scena un desolante siparietto. Un ributtante atto di mutuo soccorso fra la massima Istituzione Statale, il Presidente della Repubblica, e la massima Istituzione popolare, il capitano della Nazionale. Trattasi evidentemente di mutuo soccorso fra attori che attraverso queste istituzioni si arricchiscono ma che inevitabilmente gettano nel tritacarne cittadini e tifosi, ovvero la massa delle persone che a queste istituzioni sono legate. Dopo la partita che la nazionale di SAVOIA vestita (non si capisce come mai nonostante al referendum del 2 giugno abbia vinto la Repubblica le rappresentative italiane - non solo di calcio- debbano indossare la maglia azzurra dei Savoia) ha pareggiato con le furie rosse spagnole, il Presidente Napolitano è sceso negli spogliatoi per complimentarsi con i giocatori italiani. In particolare il Presidente della Repubblica si è intrattenuto con il Capitano Gigi Buffon. La stampa riporta alcune frasi che descrivono in modo inequivocabile lo squallore dell’incontro. Napolitano esordisce : “Dopo il gol di Fabregas il principe Felipe mi ha detto che avrebbe firmato per un pareggio. A partita finita ho risposto che era andata così ma guai a dire che abbiamo firmato ” Buffon ci mette il carico da dodici e risponde. “Presidente non lo dica ad alta voce altrimenti ci arrestano”. Siccome i giudici e gli inquirenti sono dei cinici persecutori che si inventano le peggiori nefandezze pur di mettere in galera calciatori che ogni tanto si impegnano, non a vincere la partita, ma ad “acchittarla” in modo che certe scommesse vengano vinte dagli amici degli amici, è giusto denunciare ironicamente il fumus persecutionis, sia da parte della massima carica dello Stato, sia da parte della massima carica Pedatoria. Ancora più imbarazzante è stata la dichiarazione di Napolitano prima della partita : “La crisi economica e finanziaria è una cosa, il calcio è un’altra, ma vincere incoraggia il Paese nei momenti di difficoltà”. Quindi , per finire in bellezza, ecco altre perle del presidente della Repubblica riferite il giorno dopo la partita : “Quella della Nazionale è stata un bella prova, una conferma di quello spirito di dignità e consapevolezza nazionale che si è cercato di infondere anche attraverso le celebrazioni dell’Unità d’Italia” e ancora: "La bella prova della Nazionale ieri contro la Spagna non è merito mio, ma posso dire che il modo in cui si è impegnata la squadra è una conferma dello spirito di dignità e di consapevolezza nazionale che IO E LE ISTITUZIONI abbiamo cercato di infondere al paese con le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia”. E CHE CAZZO BASTA!!! . Come è possibile che 21 o 22 milionari, quanti diavolo sono i convocati in Polonia, fra cui uno che si erge a vittima della cattiveria altrui, e si permette di spendere un milione e cinquecentomila euro in scommesse, possano infondere lo spirito di dignità a 392.000 esodati, disoccupati, precari. Quella stessa dignità di una vita decente che la scellerataggine di quelle stesse istituzioni, così tanto incensate dal Presidente, hanno irrimediabilmente tolto? Siamo alle solite: speriamo nel calcio come anestetico contro il dramma in cui le continue rapine della speculazione finanziaria, appoggiate anche da Napolitano, gettano milioni di famiglie. La novità sta nel fatto che lo si ammette anche. Me c’è un'altra novità significativa in questa squallida vicenda, e cioè che anche il calcio, in nome dell’inviolabile unità del Paese, utilizza la massima carica dello Stato per derubricare gli scandali a piccole marachelle di qualche “SFIGATELLO” , come sostiene l’allenatore Prandelli, e accusare i giudici di essere degli implacabili persecutori. Ancora più sconcertante è che tutte le varie fasi del rapporto Napolitano-Nazionale siano state salutate dalla stampa mainstream con entusiasmo ed enfasi liberatoria, quasi fosse avvenuta una seconda “LIBERAZIONE” finalmente!!! GODIAMOCI LA NAZIONALE, LASCIAMO STARE LA CRISI ECONOMICA E IL CALCIO-SCOMMESSE. L’articolo di Maurizio Crosetti su Repubblica di Lunedì scorso era veramente nauseante compreso il confronto fra Napolitano con il Presidente Pertini dei mondiali del 1982. La passione del presidente Partigiano era altra cosa, passione vera e non tentativo di nascondere le miserie sociali con i fasti dello sport. Ecco dunque realizzarsi il mutuo soccorso fra lo Stato e il calcio. Quel mutuo soccorso che stritola i cittadini ma anche, seppur con conseguenze notevolmente minori, gli appassionati di calcio. Scusate l’ardire ma io faccio parte di entrambe le categorie, dunque mi sento defraudato due volte. E poi dice che uno fa il tifo per la Grecia per dare in saccoccia alla Merkel e a tutto lo stuolo di banchieri che la sostengono, Monti compreso.
P.S. Tutto sto' casino solo dopo un pareggio ottenuto, indubbiamente contro una squadra molto forte, ma vi immaginate se dovessimo perdere con la Croazia o uscire anzi tempo dalla competizione? Dove andrebbe a finire tutta sta’ sicumera?
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