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Sbaglierò ma in vista delle elezioni del 2013 già tira una brutta aria per la tenuta democratica del nostro paese. Da più parti si invoca una nuova legge elettorale. A dire il vero un pool di saggi ci sta lavorando , ma gli inusitati sforzi dei nuovi esperti di ingegneria elettorale , Gaetano Quagliariello e Ignazio La Russa a cui si è aggiunto Denis Verdini (Pdl) , Italo Bocchino e Ferdinando Adornato , terzo polo e Luciano Violante Pd, riunitisi con Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini, hanno partorito una legge elettorale che è peggio di quella esistente perché unisce ai nominati tradizionali i nominati proporzionali, ma cosa più importante ha messo a punto un dispositivo istituzionale che indebolisce il Parlamento, rafforza l’esecutivo e il Presidente del consiglio. Altre dichiarazioni si sono succedute questi maldestri tentativi di sovvertimento democratico. Il presidente della Repubblica Napolitano, il quale non manca mai di esprimere giudizi non richiesti, esorta i partiti affinchè chiunque vinca le prossime elezioni del 2013 mantenga la stessa linea di rigore del governo Monti per non far innervosire i mercati. Si è mai chiesto il Presidente Napolitano, quanta gente si incazza o addirittura naufraga nella disperazione proprio perché non riesce a campare con un straccio di reddito sempre più decurtato da politiche mirate a non fare innervosire i cerebro labili mercati? Ma il festival delle dichiarazioni poco rassicuranti non finisce qui. Il presidente del consiglio alla convention dei suoi amici banchieri annuncia che non ha intenzione di candidarsi nel 2013, ma non rinuncerà a fare politica come senatore a vita, inoltre ci ha ricordato che il percorso di guerra non è ancora finito, per cui il programma di austerity dovrà proseguire ancora per molto. A proposito secondo Monti se siamo in questa condizione è per colpa dell’esercizio della concertazione con le parti sociali. Infatti come si sono permessi dei sindacati pure ammorbiditi e filo padronali di contrastare le leggi del mercato che considerano i lavoratori come inutili orpelli e ostacoli alla speculazione lobbistica e finanziaria? Non è finita. La rassegna prosegue con la posizione di Pierferdinando Casini, il quale riprendendo le dichiarazioni di Napolitano in merito all’azione di governo che dovrà mettere in campo la prossima coalizione vincitrice delle elezioni, invoca l’impegno scritto da parte di tutti gli schieramenti che oggi appoggiano l’esecutivo Monti a proseguire nella devastazione sociale messa in atto dal banchiere e dai suoi amici. Infine, ciliegina sulla torta, tornerà Berlusconi nell’agone elettorale è il popolo che lo vuole. Riassumendo lo scenario delle prossime elezioni politiche sarà il seguente: Adozione di una nuova legge elettorale che è peggio di quella vecchia, tutti i partiti che oggi sono maggioranza nel governo devono porre nel proprio programma la condizione di proseguire lo scempio messo in atto fino ad ora, benedetto da Bce, Fmi e Ue. E soprattutto devono eliminare le fasi concertativi ed ogni concessione ai lavoratori. In pratica , o si sceglie chi continua il lavoro di Monti seriamente (Pd, terzo polo) o si opta per chi fa lo stesso, ma con più goliardia, fra un burlesque e un altro fra una pernacchia alla Merkel e le corna a Hollande (Berusconi Pdl con la rimbarcata lega), o ancora si scelgono le varie aggregazione di protesta (Grillo, Di Pietro) . Se questo è lo scenario è inutile andare a votare. Possibile che non esista in questo dannato paese un’alternativa , non dico comunista, ma almeno socialista? Perché il mondo del lavoro è ormai lasciato a se stesso senza alcuna rappresentanza. Fuori dai denti , il PD che cazzo di patito è. Una formazione variegata che rinnega la sua genesi comunista, checchè ne dica Paola Concia, imbarca il peggior bigottismo e opportunismo cattolico, accetta il dominio del mercato, questo strano organismo che si innervosisce per un non nulla e per non farlo innervosire bisogna provare a governarlo ma senza farsene accorgere. E’ veramente disarmante che in un momento in cui lo scippo democratico della lettera delle Bce sta per consacrarsi con la legittimazione elettorale non ci sia una sola voce antiliberista, socialista e comunista che si batta affinchè non si rischi di morire anziché democristiani, poveri in canna?
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