Impazzano sul web, sulla stampa e sui
media in generale, allarmi e preoccupazioni per ciò che potrà accadere sabato
prossimo a Roma nel corso delle manifestazioni
che si svolgeranno nella capitale in concomitanza con lo sciopero generale
degli studenti. A preoccupare è in particolare il triste raduno NAZIONALE
(MINCHIA!!) che i fascisti del terzo millennio di CasaPound hanno organizzato contro il governo Monti. Il corteo degli eredi del “puzzone”, da un lato allerta
le forze dell’ordine, le quali temono scontri fra opposti estremismi- il corteo
fascista partirà poche ore dopo quello dei COBAS da P.zza della Repubblica - dall’altro indigna movimenti, organizzazioni e
cittadini antifascisti che non ne possono più dell’ennesima becera carnevalata
nera, e che vorrebbero veder applicata, da parte delle istituzioni, attraverso
la negazione della piazza a CasaPound, la Costituzione nella sua XII disposizione transitoria finale che vieta la manifestazione pubblica dei disvalori
fascisti. La preoccupazione relativa all’ordine pubblico è scontata, da sempre
si usa la trita e ritrita storia degli
opposti estremismi per mettere sullo stesso piano chi è legittimato
dalle leggi della Repubblica a manifestare e chi questo diritto non lo può
esercitare perché delegittimato dalla storia, oltre che dalla Costituzione. In merito invece alle proteste e agli appelli accorati che la società civile
antifascista rivolge alle istituzioni affinchè vietino il corteo dei fascisti
del terzo millennio, siamo convinti che purtroppo siano del tutto inutili.
Intanto perché gli amministratori comunali di Roma, il sindaco Alemanno in testa,
che dovrebbero inibire la manifestazione di CasaPound, sono stati eletti proprio grazie ai voti dei
fascisti del terzo millennio, sono fascisti essi stessi, hanno pagato con
regalie e donazioni di immobili la servitù del blocco nero. In secondo luogo
perché la sciatta borghesia italiana, che
esprime la classe politica di ieri e di oggi, è rimasta fascista, ha sempre osteggiato chiunque volesse minarne i privilegi e ha mal tollerato ogni dispositivo
che tutelasse i diritti anche di chi non
si è mai compromesso con il potere. La
disgraziata conseguenza della seconda
guerra mondiale per la classe imprenditorial-accattona è stata proprio la redazione di una carta che
tutelasse i diritti di tutti come la Costituzione.
Dunque è fatica sprecata invocare l’aiuto di sindaci, prefetti, o del Presidente della Repubblica. Un esempio calzante
è quanto accaduto qualche anno fa Frosinone. Il circolo locale di Rifondazione Comunista, grazie al suo consigliere
fece approvare nella precedente consiliatura di centro sinistra una
delibera nella quale si sanciva che “Frosinone è antifascista” e di conseguenza
impegnava la stessa amministrazione a vietare le manifestazioni fasciste. Tre
giorni dopo l’approvazione della delibera blocco studentesco stava tranquillamente in piazza con tanto di autorizzazione
concessa da quella stessa giunta che ne aveva negato la legittimità a manifestare. Ancora oggi, con
un sindaco di centro destra ma con quella delibera pienamente in vigore, i fascisti del terzo millennio continuano a
infestare Via Aldo Moro con le loro putride cartacce. E gli esponenti di Rifondazione autori, del famoso
provvedimento votato dal comune, subiscono
minacce e danneggiamenti da vigliacchi giovincelli che esibiscono
svastiche e croci celtiche a piè sospinto. In ogni caso la sbruffonata che si
prepara sabato prossimo preoccupa anche noi, ma per altri motivi. In un
contesto sociale devastato, dove a
fatica sta nascendo un fronte di
conflitto coeso contro il vero e proprio attacco umanitario che il capitale finanziario
sta portando alla società civile le
carnevalate di CasaPound sono quanto di più deleterio potesse capitare. E’
tipico dei fascisti del terzo millennio cavalcare e strumentalizzare il conflitto
sociale fingendo di condividerne le motivazioni, con il solo scopo di ottenere
visibilità. Intanto la loro presenza sposta l’attenzione dalle ragioni della
protesta, riducendo il tutto alla solita questione di contrasto fra fascisti e
comunisti. Passa la mistificazione per cui chi va in piazza lo fa per fare casino e regolare i propri conti di
parte, allontanando così chiunque volesse condividere la piattaforma della protesta . Ciò è manna dal cielo per chi
vuole neutralizzare il pericolo derivante dal conflitto sociale. Il gioco è
facilmente smascherabile, se si va a connettere le motivazioni che CasaPound
adduce per manifestare con le gesta che
il loro vate “puzzone” compiva nello
scellerato secondo ventennio del secolo scorso. Ad esempio fascisti del terzo millennio protestano contro le banche? , I fascisti del primo
millennio, invece le banche le
salvavano. Nel 1931 Mussolini con i soldi pubblici della cassa depositi e
prestiti salvò la Banca Commerciale dal crac, dopo che questa
aveva acquisto azioni di industrie che essa stessa stava portando al fallimento
attraverso la concessioni di prestiti dagli interesse talmente esosi da costringere le stesse
imprese taglieggiate a pagare il proprio debito cedendo parte
delle loro quote azionarie che diventarono in seguito carta straccia. Poi che c’entrano
i Marò detenuti in India con i tagli alla scuola e allo stato sociale (quello per
i bianchi ariani s’intende). Se fossero stati soldati indiani ad assassinare dei
pescatori italiani, altro che farli ritornare in patria, i fascisti del terzo
millennio li avrebbero voluti fucilare seduta stante. In conclusione l’unico
appello che può avere una speranza di successo è da rivolgere al grande
movimento degli studenti che con sofferenza e caparbietà stanno portando avanti
una lotta impari . Ragazzi non fatevi distrarre da cattivi maestri, diffidate
da questa gentaglia, che sfrutta ogni occasione per ottenere visibilità. Ieri
con Berlusconi, Alemanno e la Polverini, oggi contro la casta dei politici,
quegli stessi politici di cui sono stati servi striscianti per anni. Questi disperati
vogliono candidarsi alle elezioni politiche
e regionali e cercano consensi. Non gliene frega niente della scuola dei
lavoratori, del governo Monti. Ma soprattutto rivolgiamo un appello a tutti i
cittadini antifascisti. Mobilitiamoci,
presidiamo per quanto possibile il territorio per scongiurare l’invasione di
questa teppaglia ignorante, perché ormai è chiaro che anche i valori dell’antifascismo
vanno difesi dal basso.
Nessun commento:
Posta un commento