Cambiano i colori delle giunte di Frosinone, cambiano
sindaci e assessori, ma i lavoratori della ex Multiservizi,( forse prossimi
assunti nella Servizi strumentali Srl, o
disgraziatamente disoccupati) sono
ancora a presidiare l’aula consiliare, per rivendicare il loro diritto al
lavoro. Come in molte altre vicende italiane il centrosinistra prepara il terreno per lo sfascio che verrà
perpetrato del centrodestra. Presidenti di provincia, e sindaci di centrosinistra
hanno provveduto a far fallire, la
Multiservizi, società in house partecipata dalla Regione dalla Provincia e
dal Comune di Frosinone, dal comune di Alatri che aveva fondi , pubblici s’intende, e
lavoro. Neanche il più sciagurato dei manager sarebbe riuscito nell’impresa di
portare alla liquidazione una società con capitali e commesse da evadere. Ebbene sindaci e presidenti di provincia , di CENTRO
SINISTRA hanno compiuto il miracolo. Oggi è il sindaco Ottaviani (centrodestra) con il sindaco Morini di Alatri
(centrosinistra) a mettere una parola definitiva sulla questione, sancendo che
la cura del territorio e dei servizi fondamentali per la convivenza della
collettività debbano diventare merce da mettere all’asta in balia dei migiori offerenti.
Il metodo Iannarili ha fatto
scuola. La strategia del presidente della Provincia per disfarsi della sua quota di 84 lavoratori , ha previsto l’affidamento a privati dei lavori svolti dagli addetti della Multiservizi immettendo nei bandi di
appalto la condizione per cui le aziende private interessate avrebbero dovuto
assorbire qualche lavoratore in forza alla Multiservizi in dismissione . E’ di
pochi giorni fa la notizia dell’indizione da parte della Provincia di sette gare d’appalto, per 190 mila euro di lavori ognuno, inerenti alla manutenzione delle strade . Ebbene la clausola di tutela per i lavoratori
della Multiservizi è scomparsa. Per cui le ditte private che si aggiudicheranno
le sette gare, potranno operare senza
assumere nessuno. Si è calcolato
inoltre che i lavori che la Provincia sta appaltando a società private
avrebbero avuto un costo inferiore, almeno di un terzo, se affidati al personale Multiservizi. Ciò che è andato in scena il 16 novembre scorso
presso l’aula consiliare del Comune di Frosinone ha lo stesso sapore della
beffa consumatasi in Provincia. Nel consiglio di ieri fra i vari provvedimenti
da votare figurava l’interrogazione
urgente presentata del gruppo consiliare Pd
sul completamento del
percorso iniziato dalla giunta del
sindaco precedente Marini, in merito al trasferimento dei lavoratori di Frosinone
e Alatri dalla Multiservizi Spa alla nuova società Servizi strumentali Srl. Previa
la conferma dello stanziamento dei fondi
(3milioni e 500mila euro per Frosinone e 900mila euro per Alatri) necessari a
terminare l’operazione. La sala, come
prevedibile, era affollata dalle maestranze della Multiservizi , dalle rappresentanze sindacali e da altre
persone a cui stava a cuore il destini di questi lavoratori. Si da il caso, però che il sindaco Ottaviani,
in ottemperanza al sistema Iannarilli abbia già deciso per la via più breve,
facile e redditizia in termini di rendita elettorale. Ovvero la privatizzazione
dei servizi. Per confermare questa
decisione, il sindaco ha presentato un
documento redatto dall’ufficio legale del comune nella quale si sostiene
che in base alle restrizioni della spending review, non è possibile investire soldi per un’ulteriore
società di carattere commerciale, anche
se questa è incaricata di svolgere attività strumentali solo per gli enti locali. Quindi
la via della privatizzazione è l’unica percorribile, magari con l’inserimento di
una clausola in base alla quale chi vincerà l’appalto dovrà impegnarsi ad
assumere qualcuno della Multiservizi . Come possa definirsi la costituenda Servizi Strumentali srl una società con fini
commerciale è cosa assai oscura, visto che nella ragione sociale “SERVIZI
STRUMENTALI” è ben evidente che la finalità di una società che offre un
servizio ad uso e consumo del comune che la possiede non genera profitti. A seguito di questo parere espresso dall’ufficio
legale del Comune , il sindaco Ottaviani ha deciso prudenzialmente di riproporre la questione,
per l’ennesima volta, alla Corte dei Conti e di rinviare il passaggio in consiglio dell’interrogazione presentata dal Pd , dopo che la Corte si sarà espressa. Resta il fatto che se entro la fine dell'anno non si
definirà la faccenda i dipendenti della Mutliservizi, rimarranno disoccupati.
Parte dei consiglieri Pd hanno protestato, ma alla fine l’interrogazione
non è stata posta all’attenzione dell’aula fra le proteste giustificate dei
lavoratori. In realtà la Corte dei Conti si è già espressa,
affermando che, mettendo in relazione nel bilancio comunale le voce di diminuzione
dei costi per una mancata esternalizzazione
, con la voce di spesa per i salari
degli addetti assunti direttamente per svolgere il servizio che si voleva esternalizzare,
si realizzerebbe un notevole risparmio. Cioè è la Corte dei Conti si esprime addirittura
a favore dell’assunzione diretta dei lavoratori della società in house in
liquidazione . Ma non esiste peggior
sordo di chi non vuole ascoltare. Il sindaco Ottaviani, da tempo ha deciso di
affidare ad aziende private i lavori che svolgeva la Multiservizi, ovviamente inserendo
nella gare d’appalto la clausola che obbliga l’eventuale vincitore ad avvalersi
della collaborazione del lavoratori ex Multiservizi. Ma come già ha dimostrato Iannarilli la
suddetta clausola potrà essere rimossa senza troppo problemi. A seguito di questi fatti alle maestranze
della Mutliservizi non è rimasta altra scelta che tornare ad occupare l’aula
consiliare almeno fino a lunedì prossimo quando il consiglio comunale si
riunirà per discutere il bilancio. A proposito della Corte dei Conti. I giudici contabili, in uno dei tanti pareri richiesti decretarono che invece della
Multiservizi, doveva essere posta in liquidazione
la Società Aeroporto Frosinone Spa, in
quanto ente del tutto improduttivo e causa
di gravi sprechi di denaro pubblico.
Oggi in barba a quel parere, una società che continua a sperperare soldi pubblici ( 6.500.000 euro) per
sostenere l’imbroglio di una mega aeroporto che non si costruirà mai,
continua a rimanere attiva , mentre invece la Mulitiservizi i cui addetti si
occupavano di cose reali e utili quali la manutenzione della strade, guidare gli scuolabus, curare il
verde pubblico, assicurare i servizi cimiteriali, curarsi
realmente del bene della collettività, viene fatta chiudere. Del resto c’è poco da stupirsi, le clientele si mantengono assicurando ai manager amici il posto in
consigli d’amministrazione inutili ma remunerativi , non occupandosi di
assicurare servizi e benessere ai
cittadini.
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