sabato 17 novembre 2012

Cambia il sindaco ma non la condizione drammatica dei lavoratori dell'ex Multiservizi

Luciano Granieri


Cambiano i colori delle giunte di Frosinone, cambiano sindaci e assessori, ma i lavoratori della ex Multiservizi,( forse prossimi assunti nella  Servizi strumentali Srl, o disgraziatamente disoccupati)  sono ancora a presidiare l’aula consiliare, per rivendicare il loro diritto al lavoro. Come in molte altre vicende italiane il centrosinistra  prepara il terreno per lo sfascio che verrà perpetrato  del centrodestra.  Presidenti di provincia, e sindaci di centrosinistra  hanno provveduto a far fallire, la Multiservizi, società in house  partecipata dalla Regione dalla Provincia e dal Comune di Frosinone, dal comune di Alatri  che aveva fondi , pubblici s’intende, e lavoro. Neanche il più sciagurato dei manager sarebbe riuscito nell’impresa di portare alla liquidazione una società con capitali e commesse da evadere. Ebbene  sindaci e presidenti di provincia , di CENTRO SINISTRA hanno compiuto il miracolo. Oggi è il sindaco Ottaviani  (centrodestra)  con il sindaco Morini di Alatri (centrosinistra) a mettere una parola definitiva sulla questione, sancendo che la cura del territorio e dei servizi fondamentali per la convivenza della collettività debbano diventare merce da mettere all’asta in balia dei migiori   offerenti.  Il metodo Iannarili  ha fatto scuola. La strategia del presidente della Provincia per disfarsi della  sua quota di 84 lavoratori ,  ha previsto  l’affidamento a privati dei lavori  svolti dagli addetti  della Multiservizi immettendo nei bandi di appalto la condizione per cui le aziende private interessate avrebbero dovuto assorbire qualche lavoratore in forza alla Multiservizi in dismissione . E’ di pochi giorni fa la notizia dell’indizione  da parte della Provincia di sette gare d’appalto, per 190 mila euro di lavori ognuno,  inerenti alla manutenzione delle strade .  Ebbene la clausola di tutela per i lavoratori della Multiservizi è scomparsa. Per cui le ditte private che si aggiudicheranno le sette gare, potranno operare senza  assumere nessuno.  Si è calcolato inoltre che i lavori che la Provincia sta appaltando a società private avrebbero avuto un costo inferiore, almeno di un terzo,  se affidati al personale Multiservizi.  Ciò  che è andato in scena il 16 novembre scorso presso l’aula consiliare del Comune di Frosinone ha lo stesso sapore della beffa consumatasi in Provincia. Nel consiglio di ieri fra i vari provvedimenti da votare figurava  l’interrogazione urgente presentata  del gruppo  consiliare Pd  sul  completamento del percorso  iniziato dalla giunta del sindaco precedente Marini, in merito al trasferimento dei lavoratori di Frosinone e Alatri dalla Multiservizi Spa alla nuova società Servizi strumentali Srl. Previa la conferma  dello stanziamento dei fondi (3milioni e 500mila euro per Frosinone e 900mila euro per Alatri) necessari a terminare l’operazione.  La sala, come prevedibile, era affollata dalle maestranze della Multiservizi ,  dalle rappresentanze sindacali e da altre persone a cui stava a cuore il destini di questi lavoratori.  Si da il caso, però che il sindaco Ottaviani, in ottemperanza al sistema Iannarilli abbia già deciso per la via più breve, facile e redditizia in termini di rendita elettorale. Ovvero la privatizzazione dei servizi.  Per confermare questa decisione, il sindaco ha presentato un  documento redatto dall’ufficio legale del comune nella quale si sostiene che in base alle restrizioni della spending  review,  non è possibile investire soldi per un’ulteriore società  di carattere commerciale, anche se questa è incaricata di svolgere attività  strumentali solo per gli enti locali. Quindi la via della privatizzazione è l’unica percorribile, magari con l’inserimento di una clausola in base alla quale chi vincerà l’appalto dovrà impegnarsi ad assumere qualcuno della Multiservizi . Come possa definirsi la costituenda  Servizi Strumentali srl una società con fini commerciale è cosa assai oscura, visto che nella ragione sociale “SERVIZI STRUMENTALI” è ben evidente che la finalità di una società che offre un servizio ad uso e consumo del comune che la possiede non  genera profitti.  A seguito di questo parere espresso dall’ufficio legale del Comune , il sindaco Ottaviani ha deciso  prudenzialmente di riproporre la questione, per l’ennesima volta, alla Corte dei Conti e di rinviare il passaggio in consiglio  dell’interrogazione presentata dal Pd ,  dopo che la Corte si sarà  espressa. Resta il fatto che se  entro la fine dell'anno non si definirà  la faccenda i dipendenti  della Mutliservizi, rimarranno  disoccupati.  Parte dei consiglieri Pd hanno protestato, ma alla fine l’interrogazione non è stata posta all’attenzione dell’aula fra le proteste giustificate dei lavoratori.  In realtà  la Corte dei Conti si è già espressa, affermando che, mettendo in relazione  nel bilancio comunale  le voce di diminuzione dei  costi per una mancata esternalizzazione , con la voce di spesa per  i salari degli addetti assunti direttamente per svolgere il servizio che si voleva esternalizzare,  si realizzerebbe un notevole risparmio.  Cioè è la Corte dei Conti si esprime addirittura a favore dell’assunzione diretta dei lavoratori della società in house in liquidazione .  Ma non esiste peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Il sindaco Ottaviani, da tempo ha deciso di affidare ad aziende private i lavori che svolgeva la Multiservizi, ovviamente inserendo nella gare d’appalto la clausola che obbliga l’eventuale vincitore ad avvalersi della collaborazione del lavoratori ex Multiservizi.  Ma come già ha dimostrato Iannarilli la suddetta clausola potrà essere rimossa senza troppo problemi.   A seguito di questi fatti alle maestranze della Mutliservizi non è rimasta altra scelta che tornare ad occupare l’aula consiliare almeno fino a lunedì prossimo quando il consiglio comunale si riunirà per discutere  il bilancio.  A proposito della Corte dei Conti.  I giudici contabili, in uno dei tanti  pareri richiesti decretarono che invece della Multiservizi,  doveva essere posta in liquidazione la Società Aeroporto  Frosinone Spa, in quanto ente  del tutto improduttivo e causa di gravi sprechi di denaro pubblico.  Oggi in barba a quel parere, una società che continua a sperperare  soldi pubblici ( 6.500.000 euro)  per  sostenere l’imbroglio di una mega aeroporto che non si costruirà mai, continua a rimanere attiva , mentre invece la Mulitiservizi i cui addetti si occupavano di cose reali e utili  quali  la manutenzione della strade, guidare  gli scuolabus,  curare  il verde pubblico,   assicurare i servizi cimiteriali,   curarsi realmente del bene della collettività, viene fatta chiudere.  Del resto c’è poco da stupirsi,  le clientele si mantengono  assicurando ai manager amici il posto in consigli d’amministrazione inutili ma remunerativi , non occupandosi di assicurare servizi  e benessere ai cittadini.


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