lunedì 5 novembre 2012

Livore sociale

Luciano Granieri
foto di Eugenio Oi e Paolo Iafrate
Brani: Assedio e  Tevakh di Riccardo Tesi&Banditaliana

L’accumulazione sopra ogni cosa. Non deve esistere limite  al profitto,  neanche gli Stati Sovrani possono ostacolare  la crescita del capitale. Le tasse sono una iattura, limitano la libertà di chi vuole accumulare rendite e patrimoni. La collettività  non esiste e ogni centesimo che viene destinato alla sopravivenza di chi la compone è un interferenza indebita nel   sistema che assicura alla ristretta cerchia degli speculatori finanziari  arricchimenti smisurati. Questa è la logica del  capitalismo finanziario.  Un pensiero unico spietato  il quale in presenza della crisi , che esso stesso ha generato,  si trasforma in pura perversione e cattiveria.  Non è più egoismo,   ma  livore  sociale , lucida volontà di eliminare tutto ciò che è al  di fuori dal club degli hedge fund, e delle banche d’affari.  Questo è quanto emerge in modo chiaro e inequivocabile dalle   gesta del governo dei banchieri.  Mario Monti ,  messo a capo dell’esecutivo italiano senza legittimazione elettorale,  ma imposto   dagli interessi del capitale finanziario  (previo reclutamento dei partiti realizzato a suon di denari e privilegi),  da quando ha iniziato la sua opera devastatrice, ha licenziato provvedimenti che possono essere considerati vere e proprie armi di distruzione di massa:   

-Taglio delle pensioni, con l’odioso strascico degli esodati, cui la  classe imprenditoriale- finanziaria non ha voluto destinare  neanche il 3% dei propri profitti   per consentire ai defraudati dal governo dei banchieri di non farsi assalire dalla disperazione.

- Annientamento della scuola pubblica pronta ad essere colonizzata dal capitale privato al quale è stato concesso di entrare  in consigli d’istituto trasformati in consiglio d’amministrazione,  con pieni poteri. Contemporanea   destinazione  di ulteriori fondi perla scuola privata.

- Smembramento totale del mondo del lavoro,  con la sterilizzazione dell’articolo 18 modificato in modo che    chi subisce un licenziamento senza  giusta causa non ha più diritto al   reintegro ma solo ad  un risarcimento in denaro che , a sua volta, e questo da l’idea dalla cattiveria assoluta con cui si vuole colpire i lavoratori, viene tassato. Così come verrà  aumentata la tassazione sulle liquidazioni.

-Tagli alla sanità pubblica e -ciò che rende palese l’odio che questi signori riversano su chi non fa parte del loro ristretto club -  eliminazione del fondo di 658 milioni di euro destinato alla non autosufficienza taglio dei fondi ai malati di Sla.

Contro questo provvedimento, che toglie alla famiglie di malati gravi ogni speranza di poter continuare ad assicurare ai loro cari un’assistenza decente -mentre si continuano a finanziarie   lobby amiche vedi come le forze armate - il 31 ottobre scorso hanno manifestato  davanti  Montecitorio,  migliaia  di  disabili accompagnati dai  loro familiari. Con questa protesta le vittime della cattiveria capitalista si sono materializzate, rese visibili ad un governo che non mostra  di avere l’esatta percezione dei pezzi di società reale che danneggia con i suoi provvedimenti.  Tutto ciò rende imprescindibile l’organizzazione di una lotta dura contro il potere del capitale finanziario e contro il governo Monti , l’efficiente  “FEDERALE” destinato  dal regime al presidio del nostro Paese.   Tale lotta va oltre la rivendicazione dei diritti e dalla dignità sociale,  ma diventa INAPPELLABILMENTE  una lotta di CIVILTA'  e dunque sempre più urgente ed incisiva.

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