Apprendiamo con soddisfazione
l’apertura di un tavolo istiuzionle con in sindaci per la questione Fiat di
Piedimonte San Germano.
Riteniamo che quella dalla Fiat sia
una questione centrale per la nostra economia. La ciociaria non può fare a meno
dello stabilimento ed una sua eventuale chiusura sarebbe in vero dramma sociale
ed economico.
Ma dal tavolo sono comunque emerse delle grosse
contraddizioni: ci sono stati gli interventi dell’On. Formisano e del Senatore
Tofani che qui hanno gridato allo scandalo, mentre poi in Parlamento hanno
votato 43 fiducie al Governo guidato da Mario Monti che, nel marzo scorso così
si era espresso sulla vicenda Fiat: “La Fiat è una multinazionale che è libera
di investire dove vuole”. Allora questi personaggi devono scegliere: stanno
con lavoratori o difendono la politca
economica del Governo che lascia le mani libere alla Fiat?
E poi. Il consigliere regionale
Scalia, che si è speso a fovere della firma dell’accordo sindacati-Fiat che ha
estromesso la Fiom, solo ora si accorge che il piano Marchionne non era
sostenibile con soli 20 milioni di euro?
Riteniamo che la questione Fiat sia
centrale e per questo ci auguriamo che il prossimo Governo non sia guidato da
Monti o da qualche suo cseguace, ma sia un Esecutivo che metta al centro la
questione lavoro. Crediamo che la ricetta giusta sia quella francese. Hollande
ha dichiarato il settore automobilistico di interesse nazionale. Lo è anche la
Fiat per l’Italia.
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