mercoledì 5 dicembre 2012

Province, contro accorpamento Frosinone-Latina: il sindaco beve olio di ricino

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Roma, 5 dic. - (Adnkronos) - Va in scena, nelle vicinanze del Senato, la protesta degli amministratori locali del centro Italia, in particolare di Frosinone, Latina, Chieti, Avellino e Siena. La manifestazione, nata su iniziativa di alcuni comitati e coordinata dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, si e' svolta in piazza del Pantheon dove alcune centinaia di giovani dei comitati, sindaci e presidenti di Provincia hanno mostrato striscioni con i nomi delle Province di appartenenza a rischio soppressione con il decreto approvato dal governo. "Giu' le mani dalla Provincia, giu' le mani dalla Provincia", lo slogan ripetuto dai manifestanti insieme a cori: "La Provincia non si tocca, la Provincia non si tocca". 'Armati' di forcine per i capelli gli amministratori locali hanno inscenato una singolare protesta: "Siamo qui con queste forcine - spiega il sindaco di Frosinone - perche' nella storia ci si e' sbarazzati dei grandi dittatori con la rivolta dei forconi, ma in questo caso si tratta di piccoli dittatori e bastano dunque le forcine". I sindaci puntano il dito contro le decisioni sulla soppressione delle Province prese dal governo e contro gli accorpamenti che, secondo gli amministratori, calpestano la democrazia e i territori.
Gli amministratori locali hanno protestato anche sorseggiando simbolicamente olio di ricino: "Lo abbiamo fatto - ha spiegato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani - perche' durante il Ventennio a colpi di olio di ricino veniva risolte le problematiche della democrazia e sembra che ormai siamo tornati a quei tempi. Il decreto sul riordino delle Province e' in palese violazione con l'articolo 133 della Costituzione che andrebbe rispettata anche da professori universitari, quali sono gli attuali tecnocrati". "La nostra Costituzione - ha continuato - prevede che si possa procedere agli accorpamenti solo su iniziativa dei comuni".
Sulla stessa linea anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. "Le popolazioni - ha detto - vengono cosi' violate da una norma voluta da un governo non eletto". Per il primo cittadino vengono dunque violati "il territorio e la democrazia" quindi questo riordino e' "inaccettabile e provoca la chiusura degli uffici periferici determinando poverta' sui territori".
Alla iniziativa hanno partecipato anche i comitati spontanei in difesa delle Province nati in diverse citta'. Una delegazione degli amministratori locali si e' poi recata al Senato per incontrare alcuni parlamentari e far presente le proprie richieste, mentre altri manifestanti stanno aspettando in piazza di sapere l'esito degli incontri.

IL SINDACO S'E' PURGATO!!!!







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