giovedì 11 aprile 2013

Speculazione edilizia su uno dei simboli di Colleferro: fermiamo lo scempio.

COMITATO SALVAGUARDIA CASTELLO COLLEFERRO


Colleferro, da sempre considerata città prettamente industriale e di origini recenti, in realtà vanta nel suo territorio delle  notevoli testimonianze del suo antico passato.
Una di queste, forse la più significativa, è il Castello Vecchio e la collina su cui sorge. Un unicum indissolubile e talmente fondante della nostra comunità che proprio quella collina ha dato origine al nome stesso della nostra cittadina, così come simbolicamente pregnante è il castello, le cui arcate, ormai ricoperte da edera e rovi, sono disegnate sullo stemma di Colleferro e riprese dall'architetto Morandi  per la facciata della chiesa di S. Barbara.

Questo spazio verde, uno degli ultimi rimasti, e il castello stanno per essere deturpati per sempre dall'ennesima speculazione edilizia a vantaggio della ditta Furlan, proprietaria del bene.
In questo caso la speculazione è ancora più odiosa perché "truccata" come vantaggioso scambio per la cittadinanza.
Infatti il comune sta concedendo l'edificabilità in gran parte dell'area collinare (ricadente sotto doppio vincolo, cimiteriale e paesaggistico, e dichiarata area agricola nel piano regolatore) e di un altro lotto in zona Fontana Bracchi in cambio della costruzione di un parco relegato sulla parte rimanente della collina. Il costruttore cederebbe al comune anche il castello che, dopo decenni di incuria e abbandono, necessiterebbe di abbondanti capitali solo per la messa in sicurezza.

Tanti sono gli aspetti vergognosi di questa vicenda, a partire da quello economico, per cui risulterebbe  per  il costruttore un guadagno netto di  12 milioni di euro, a fronte di un investimento iniziale di 180.000 euro circa.

Da diversi mesi è nato il Comitato per la Salvaguardia del Castello di Colleferro che ha intrapreso diverse iniziative  in questo senso.

Sabato prossimo il comitato animerà un banchetto informativo in cui verranno mostrati a chi volesse saperne di più, dati economici, fondiari, spiegazioni sulle controverse deroghe a vincoli paesaggistici e cimiteriali elargiti dal comune al costruttore; ma soprattutto verranno illustrati alcuni progetti alternativi a quello della ditta Furlan, che renderebbero finalmente l'area fruibile a tutti.

Vi aspettiamo  SABATO 13 APRILE, DALLE ORE 16:00  A CORSO FILIPPO TURATI (presso la Chiesa Valdese).

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