venerdì 3 maggio 2013

Tivoli. I fascisti rovinano il monumento a Peppino Impastato



Fascisti e mafiosi, un connubio mai sciolto. Dalle connivenze con il regime  fascista e con la mafia del prefetto Mori, alla strage di Portella della Ginestra, compiuta dal bandito Giuliano su mandato del partito monarchico e della Democrazia Cristiana,  fino ai rapporti fra mafia e regime post fascista berlusconiano tenuti dall'ex senatore   Dell'Utri, (il quale è stato finanziatore anche di CasaPound), il filo che lega  fascismo e mafia non si è mai interrotto. E oggi il subdolo clima di pacificazione che arruola nello stesso governo, fascisti, mafiosi e democristi, non fa altro che alimentare il disprezzo verso tutti coloro che  in nome di una società più giusta e libera hanno lottato e sacrificato la vita. Dai partigiani artefici della liberazione, ai partigiani come Peppino Impastato  in lotta negli anni '70  per i diritti sociali negati  anche  con il concorso del connubio stato-mafia-neofasicsmo.   
Luciano Granieri

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