domenica 23 giugno 2013

Regressione culturale di un sindaco

Luciano Granieri


Dopo l’affossamento di una qualsiasi ipotesi sulla presenza di un teatro a Frosinone, dopo il "cinemacidio" della rassegna  estiva “Cinema sotto le stelle”, con lo spostamento dell’Arena dal consueto, funzionale e suggestivo sito della Villa Comunale all’iper inquinato parcheggio della stazione ferroviaria, ecco l’ennesimo colpo del sindaco Ottaviani al panorama culturale frusinate: l’eliminazione della Saletta Biondi. La saletta era uno spazio espositivo comunale,  in Corso della Repubblica,  pieno centro storico, a disposizione, a titolo gratuito, degli artisti che avessero voluto  esporre le proprie opere.  Ora grazie al sindaco Ottaviani viene,mancare questa ulteriore opportunità di promozione artistica nella nostra città.  La realtà è che, a parte le folgorazioni sulla via di San Silverio e Sant’Ormisda in onore del quale diversi conservatori si contenderanno la palma di migliore scuola di musica in una serie di esibizioni che avranno luogo nel centro storico, a parte gli eventi a base di noccioline zucchero filato asfalto rosso e processioni, il nuovo sindaco sta smantellando quelli che erano  i siti stanziali per la diffusione della cultura a Frosinone. L’unico luogo a disposizione degli artisti che vogliono esporre le proprie opere è la Villa Comunale il cui affitto ha un costo spesso insostenibile.  La stessa Villa Comunale, con la perdita della rassegna cinematografica estiva,  si impoverisce anche come luogo di aggregazione e socializzazione. E’evidente che senza il cinema, il parco sarà chiuso  all’imbrunire togliendo ai cittadini la possibilità di passeggiare e scambiare quattro chiacchiere al fresco degli alberi sotto la luna e le stelle . Purtroppo  il processo di regressione culturale messo in atto da Nicola Ottaviani  sta colpendo anche l’eloquio del sindaco stesso, il quale ha preso a pronunciare discorsi dalla primitiva e approssimativa costruzione grammaticale. Un esempio è il video che segue nel  quale il sindaco illustra alle autorità locali come intende interessare il governo centrale sul problema del traffico ferroviario, il quale ha bisogno di essere velocizzato proprio per consentire ai pendolari di sgomberare il prima possibile il parcheggio che ogni sera  dovrà essere trasformato in arena cinematografica. 



Come è evidente, abbiamo scherzato.  La voce non è quella di Ottaviani ma di un doppiatore di eccezione.  Crediamo che il sindaco sarà molto onorato del servizio che gli abbiamo reso in questo filmato.  Infatti  la voce del doppiatore è di un suo sodale di partito, esimio e stimato senatore della Repubblica, Sen. Antono Razzi….oh ho detto Razzi Popolo della Libertà!!!!  mica cacchi. Uno che con  la cultura non ci mangia,no se la magna direttamente.

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