giovedì 4 luglio 2013

Conferenza di presentazione del 7° Congresso del Partito dei Comunisti Italiani.

Responsabile Ufficio Stampa PdCi Federazione di Frosinone 
                                                  
Si è svolta a Frosinone, presso la Sala Giunta del Comune, la Conferenza di presentazione del 7° Congresso del Partito dei Comunisti Italiani.
Diverse le tematiche affrontate e molte in relazione alla drammatica crisi che viviamo e che, particolarmente, sta distruggendo il lavoro e l’economia dell’intera provincia di Frosinone.
Il documento Congressuale sviluppato per
RICOSTRUIRE IL PARTITO COMUNISTA, UNIRE LA SINISTRA ed ATTUARE IL PROGRAMMA DELLA COSTITUZIONE
è un’attenta e puntuale analisi delle motivazioni della crisi e delle proposte dei Comunisti Italiani per uscirne, evitando che il prezzo più alto, come sta già avvenendo, lo paghino i meno tutelati e più deboli. Ad illustrare e rispondere alle domande dei giornalisti il Presidente Regionale Ugo Moro, il Coordinatore della Segreteria Provinciale Oreste Della Posta ed il Tesoriere Provinciale Giuseppe Palombo.
La catastrofe sociale che siamo costretti a vivere può essere affrontata soltanto rinegoziando i trattati che legano l’Italia all’Unione Europea, superando il fiscal compact ed i vincoli del patto di stabilità. Dare immediata attualizzazione agli art41,42 e 43 della Costituzione Repubblicana che indicano la centralità del settore pubblico dell’economia per una programmazione democratica, prefigurando una economia mista (pubblica, privata e cooperativa) e prevedendo espropri e nazionalizzazioni a fini di pubblica utilità, a partire dal settore finanziario.
Senza un intervento pubblico programmato, che rompa con il liberismo, è illusoria non solo una fuoriuscita progressiva dalla crisi, ma anche una semplice ripresa economica e un piano del lavoro atto a ridurre disoccupazione e precarietà, salvaguardando i diritti fondamentali.
Il reperimento delle risorse volte al finanziamento di tale intervento pubblico ed alla modernizzazione dello Stato deve avvenire mediante la drastica riduzione delle spese militari, la vera e dura lotta all’evasione, il riequilibrio delle aliquote a favore dei ceti medio-bassi, le imposte sui grandi patrimoni, l’abolizione dei privilegi e la riduzione degli stipendi ai parlamentari.
Stabilire il principio secondo cui il denaro pubblico dato a banche ed imprese in difficoltà deve essere condizionato all’effettuazione di assunzioni ed investimenti, su cui dovrà essere esercitato il controllo pubblico: mai più soldi pubblici a fondo perduto, le imprese che de localizzano con perdita di occupazione in Italia devono restituire le agevolazioni pubbliche di cui hanno beneficiato.

Sono proposte molto adatte a risolvere le difficoltà post industriali della Ciociaria, unitamente ad una nuova politica, equilibrata ed efficace, nel turismo e nel terziario, capace di sviluppare le risorse economizzando su costi divenuti intollerabili. Totale impegno per ricostruire il Partito Comunista, non una generica od eclettica unità dei comunisti ma una nuova organizzazione comunista di tutte le forze che in Italia si richiamano al patrimonio migliore del movimento operaio e comunista italiano ed internazionale.

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