E’ con disgusto che mi accingo a scrivere le note che
seguono. Come ben sa chi segue il nostro
blog, della vicenda Berlusconi ci siamo occupati solo marginalmente e in chiave
ironica, perché una così servile miseria e melmoso squallore tanto meritava.
Se
un’accozzaglia di lacchè cortigiane e
cortigiani ammette di stare in Parlamento
grazie alla luce riflessa del grande
capo che li ha candidati , rivendica altresì che
senza il loro mentore sarebbero una nullità, ne deriva che in Parlamento siede una folla di
nullità in cui sono presenti anche dei ministri . Ciò dovrebbe essere abbastanza per
sconsigliare qualsiasi altra forza politica a condividere con costoro l’emiciclo e men che
meno fare le riforme istituzionali.
Detto
questo mi vedo costretto a scrivere della nullità, perché, personalmente non mi va di essere preso per il culo da loro
signori. Tanto per cominciare: La storia della retroattività della legge
Severino, per cui la pena della decadenza non si applicherebbe
a Berlusconi perché i reati sono stati commessi prima della sua promulgazione,
è una grande presa per il culo.
La legge Severino non commina una pena,
questa è gia stata determinata a seguito
della condanna passata in giudicato per frode fiscale. La legge Severino , per altro votata dalle nullità
di cui sopra, prende atto della pena e determina, in conseguenza di questa, un provvedimento di opportunità morale. Non si può parlare di retroattività della
pena, semplicemente perché in questo caso non esiste la pena.
In merito a tale tematica, non solo le nullità più volte citate
ci pigliano per il culo, ma anche autorevoli giuristi, che evidentemente o ci fanno e ci sono. Sorvolo su altre prese per il culo come il
ricorso alla corte costituzionale per determinare i requisiti di
costituzionalità della legge, e vengo alla stretta attualità.
Le
dimissioni dei parlamentari del
Pdl, nel caso, spero certo, che la giunta per le elezioni del Senato voti
la decadenza di Berlusconi, sono una farsa, un ricattuccio da quattro soldi, una presa per il culo colossale per chi vuole
crederci.
Punto primo: le dimissioni in blocco devono essere seriamente motivate e sottoposte all’approvazione
dell’aula. Per cui, potrebbero essere
respinte dal voto contrario di Sel M5S e Pd che insieme sommano più voti del
Pdl.
Punto Secondo: nel caso fossero approvate anche i subentranti ai dimissionari dovranno a
loro volta presentare le dimissioni e gli altri dopo di loro , questi ultimi, fino ad oggi , non hanno
firmato alcun impegno. Senza contare che l’articolo 67 della costituzione renderebbe
inaccettabile quanto Berlusconi ha imposto ai suoi parlamentari . Perché ogni
membro del Parlamento rappresenta la Nazione, non un pregiudicato, ed esercita le sue funzioni senza vincolo di
mandato.
E’ del tutto evidente che
credere veramente alla realizzazione di un tale scenario è da crucchi. Spero
vivamente che le altre forze parlamentari, per quanto inette, valutino questa minaccia per quello che è,
una colossale bufala, ultima spiaggia di una congrega di disperati giunti al
capolinea delle loro malefatte, e si comportino
di conseguenza.
In conclusione quindi i casi sono due. O questi signori sono
talmente ignoranti da non sapere neanche quali siano le procedure necessarie per presentarsi dimissionari , oppure ci stanno ancora una volta prendendo per il culo. Ma possono sussistere entrambe le cose.
Quindi io, qui ed ora, ci tengo ad affermare che mi
rifiuto di essere preso per il culo da nullità
ignoranti e sarebbe auspicabile che finalmente si colga l’occasione per
liberare il Paese da questa associazione a delinquere. E’ questo un impegno che il Pd si sente di
prendere? E’ ancora disposto il Pd a
dividere le responsabilità di governo con tali millantatori? Sarebbe tutto ciò
nell’interesse reale del Paese? E il
Capo dello Stato fino a quando sarà in
grado di tollerare la presenza di un’associazione a delinquere in Parlamento?
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