domenica 15 settembre 2013

Teatro e Mafia

Ultimoteatro


Ciao a tutti e ben ri-trovati!
Siamo Luca e Nina di UltimoTeatro, appena rientrati dalla lunga residenza siciliana con un nuovo spettacolo teatrale dal titolo IN GINOCCHIO.
Come sempre scriviamo per proporre le nostre indagini sugli usi ed i costumi del contemporaneo, consumato e consumista, con la speranza che facendo così si riesca a dare un colpo di umanità ai marcescenti risultati che l'oggi e la nostra storia producono.
Questa nuova fatica a cui abbiamo lavorato per più di un anno è stata realizzata con la regia e la consulenza di Sergio Lo Verde, che oltre ad essere uno dei co-fondatori di MandarinArte (progetto residente nel podere confiscato alla famiglia Greco, presso Ciaculli di Palermo) è artista e grande uomo delle terre di Trinacria, che lotta da oltre trentanni attraverso il suo mestiere e con tutto se stesso, quella che sembra essere definita dai molti la “piaga del sud”. In questo periodo di residenze varie in Sicilia, con delicatezza ed entusiasmo, ci ha accompagnati in questo nostro nuovo viaggio all'interno della società della violenza e della disperazione, che oramai sembra caratterizzare le migliori democrazie occidentali e non.
Abbiamo deciso di portare in scena questo progetto, non solo perché io, Luca Privitera (attore e co-autore), sono uno dei tanti figli di coloro che sono scappati dalla propria terra a causa di questo grosso tumore chiamato “Mafia”, ma soprattutto perché è sempre più evidente che il malaffare e la delinquenza organizzata di stampo mafioso non sono più un problema esclusivo della bassa Italia, ma un problema dilagante e nazionalizzato, in tutti i fronti ed in tutte le sue sfumature. Un problema difficile da debellare e che negli ultimi cinquanta anni ha messo radici anche nell'estremo nord della penisola, attraverso: l'edilizia, la sanità, l'istruzione, la speculazione, lo sfruttamento, la droga, gli appalti, il mercato, i rifiuti, le istituzioni, la politica.
In Ginocchio non è un spettacolo autobiografico e tanto meno biografico, è una sorta di diario dove sono stati appuntati tutti quei comportamenti e quelle caratteristiche della mafiosità raccontate attraverso la bocca dei cattivi. Del "come" e del "perché" si diventa boss o affiliati. Certo come messaggio è provocatorio, come in fondo lo sono tutti i nostri lavori, ma è una drammaturgia chiara e lucida, per denunciare tutti coloro, soprattutto noi persone comuni e giudici indefessi di tutto questo, che nella nostra continua indifferenza ed ignoranza abbiamo permesso e permettiamo tutt'oggi che tutto questo avvenga, in una totale normalità ed in una normale accettazione delle conseguenze.
Sperando che il nostro lavoro possa essere di vostro interesse vi lasciamo il link con tutto il materiale, e come sempre sappiate che prezzi ed esigenze tecniche cambiano a seconda di chi ne fa richiesta. Fare teatro è il nostro mestiere ed il nostro modo di sopravvivere, ma divulgare le tematiche che mettiamo in scena è per noi necessario e vitale.

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