E votiamola sta’ benedetta decadenza! Non se ne più dei ricatti, delle ripicche di
nani e mezze calze! Si decida, ma subito,
se Berlusconi deve sloggiare dal seggio
senatoriale oppure no. Non se ne può più di subire misere discettazioni sul
sesso degli angeli, di sopportare minacce sul destino disgraziato dei precari
che rischiano di essere fottuti per i capricci di delinquenti matricolati.
Lasciamo stare la questione del voto palese o segreto nei riguardi della
decadenza di Berlusconi. E’ una discussione sterile utile solo a perdere tempo.
Le regole ci sono ed esigono che in caso di giudizio su singoli parlamentari il
voto deve essere segreto. E che segreto
sia!
Dovrebbe nuocere più al puzzone il
cui salvacondotto potrebbe e essere messo a rischio da qualche colomba della
sua scombicchierata squadra che, nel segreto
delle urne, avrebbe l’opportunità di provare a defenestrare il vecchio capo, e invece il voto segreto sembra essere
temuto maggiormente dal Pd. Tutta “mmuina” perché e evidente che mantenere
Berlusconi lì dov’è fa comodo a tutti. Dal presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio, alla criminalità
organizzata, alla maggior parte del Pd.
Si vuole ancora usare la stantia contrapposizione
berlusconismo-antiberlusconismo come
arma di distrazione di massa, per poter tranquillamente continuare a devastare,
in un assordante silenzio e coperti
dalle vicende del lesbico duduismo arcoriano, lo
stato sociale, a ridurre in povertà intere frange di società
le cui ultime ed esigue risorse devono
essere depredate dalle associazioni a
delinquere liberiste, mai sazie della loro accumulazione.
Bande che hanno potenti referenti sia nel Pd che nel
Pdl, Riva docet. Non lo sapevano i
disgraziati artefici delle larghe intese che a fine luglio sarebbe arrivato il
terzo e definitivo grado di giudizio sull’evasione fiscale fraudolenta di
Berlusconi? Non immaginavano gli sciagurati,che il delinquente, anziché ritirarsi in buon ordine, avrebbe ricattato tutto e tutti, governo e maggioranza, mobilitando
le sue corrotte truppe cammellate, pur di tenere chiuso il cancello che
da Palazzo Madama lo avrebbe introdotto a Regina Coeli?
O lo
avevano dimenticato, o confidavano nel potere
di corruzione dell’evasore fraudolento capace di corrompere
perfino i giudici della
Cassazione, o era già pronto il piano ordito con il Presidente della Repubblica
e l’ala riformista dell’inquietante maggioranza , atto a salvare il meschino
evasore, corruttore, concessore, e puttaniere. Amnistia, indulto, saccheggio della legge Severino il percorso è sconosciuto
ma bersi la favola della sua inesistenza è da sprovveduti.
Coraggio
liberisti: buttate giù le carte! Votate con il
voto segreto. Finalmente quando il
Senato decreterà la vittoria di Berlusconi
nonostante le sue pendenze con la giustizia, potrà cadere quella patina
di ipocrisia che i riformisti hanno
innalzato almeno per schermare le loro sterili discussioni da congresso e le primarie per il
segretario. Finalmente quel voto
certificherà una volta di più che
nessuno ha interesse a sbarazzarsi di Berlusconi . Finirà la recita, il gioco
della parti, e finalmente molti militanti del Pd riusciranno a convincersi di
essere stati presi in giro e, si spera, non vorranno perseverare nell’errore.
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