da Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale
a tutte e tutti coloro che hanno firmato l’appello per la presentazione di una lista di cittadinanza unitaria e apartitica che promuova la candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della Commissione Europea alle prossime elezioni europee.
Grazie al vostro impegno le adesioni all’iniziativa che abbiamo proposto hanno superato le 14.000 firme in una settimana, nonostante il silenzio della stampa e dei media. Tuttavia le adesioni raccolte (tra cui nomi importantissimi della cultura, della scienza, dell’arte, del giornalismo e dello spettacolo) sono solo una goccia nel mare delle elettrici e degli elettori che vogliamo e dobbiamo raggiungere. Non intendiamo infatti rivolgerci solo all’elettorato della sinistra cosiddetta radicale, ma molto al di là:
– a quanti non votano più perché delusi o disgustati dalla politica ufficiale o, non vedendo più l’utilità dell’Europa, consegnano il proprio destino agli attuali «equilibri »;
– a chi ha votato PD controvoglia, perché in assoluto disaccordo con l’accettazione supina dei trattati europei che ci condannano all’austerità e alla rovina;
– a chi ha votato Cinque stelle, malgrado una leadership potenzialmente autoritaria e ondivaga, in assenza di una alternativa credibile.
Riconoscersi nella figura di Alexis Tsipras, che ha costruito una forza elettorale maggioritaria non su tematiche e appelli demagogici antieuropeisti, ma su un impegno concreto a rinegoziare i trattati e il funzionamento dell’Unione europea, rende evidente la posta in gioco di queste elezioni: un disegno autenticamente europeista, contro l’ipotesi della cancelliera Merkel e di Shulz di piegare l’Europa alla stessa logica della Grosse Koalition tedesca.
Per tutti noi che abbiamo aderito e per quelli che aderiranno a questo progetto le cose cominciano dunque ora. È assolutamente necessario organizzarci al più presto, perché il tempo stringe e le cose da fare sono tantissime.
Dobbiamo dare un nome alla lista, definirne ulteriormente il programma, scegliere i candidati, creare strutture operative e comitati di sostegno nazionali e locali, raccogliere entro il 14 aprile le firme necessarie alla presentazione della lista (oltre 150.000; 30.000 per ciascuna delle cinque circoscrizioni e almeno 3.000 in ogni Regione, comprese le più piccole, su moduli ufficiali che includano già il nome dei candidati!), nominare uno o più tesorieri e raccogliere i fondi per finanziare la campagna elettorale in maniera autonoma e indipendente.
Abbiamo deciso la via della raccolta delle firme, anzichè tentare di appoggiarci a qualche forza presente in Parlamento, per sottolineare l’autonomia della lista che con voi costruiremo, e perché lo sforzo per la raccolta delle firme rappresenta un buon inizio della campagna elettorale.
I sei promotori saranno i garanti dei principi apartitici, democratici, inclusivi e orientati a un federalismo che promuova il rinnovamento radicale delle istituzioni dell’Unione Europea. Scongiurando così interferenze o tentativi di appropriazione del progetto che già in passato hanno fatto fallire analoghe iniziative, nate con intenti altrettanto unitari.
Entro pochi giorni lanceremo una consultazione on-line per decidere il nome della lista, allegando un invito al suo finanziamento, e attiveremo un comitato operativo di ampiezza variabile, secondo le esigenze che emergeranno. Invieremo una mail per fornire a tutti le modalità per entrare in contatto con i firmatari della stessa zona e con loro avviare la costituzione di comitati promotori locali, indicando al contempo referenti che facciano da collegamento con i garanti.
Nella lista, in coerenza con il programma, potranno venir candidate persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio; le proposte relative alle candidature dovranno essere presentate entro e non oltre il 16 febbraio, poiché il 22 dello stesso mese inizierà la raccolta delle firme e per quella data i candidati dovranno essere noti e in regola con le pratiche di accettazione; saranno fissate regole rigide sulla conduzione della campagna elettorale, stabilendo che i fondi che ogni candidato avesse eventualmente a propria personale disposizione vengano divisi con il comitato operativo, in modo che le spese personali non superino una percentuale fissa della spesa complessiva.
Il 24 di febbraio inizierà la raccolta delle 150.000 firme che rappresenta il maggiore sforzo a cui sarà sottoposta l’organizzazione che tutti insieme saremo riusciti a mettere in piedi per quella data.
Quello che stiamo attivando tutti insieme è un progetto nuovo: nei soggetti promotori, nel percorso, nelle modalità. Per questo richiede a ciascuno la capacità di pensarsi dentro un percorso collettivo e non in quanto interprete di istanze di parte. Questa è la difficoltà maggiore e bisogna esserne consapevoli.
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