Evviva le primarie!
Che bell’istituto ed esempio di alta partecipazione democratica! Se non
ricordo male l’anno scorso la coalizione
“Italia Bene Comune” occupò i media nazionali con la campagna elettorale dei
candidati premier del centro sinistra.
Bersani, Renzi, Puppato, Vendola e Tabacci, ma soprattutto Renzi e
Bersani, riempivano schermi e pagine di giornali, sfrantumandoci i
gabbasisi sulle loro preferenze
calcistiche e culinarie , spargendo a
piene mani siparietti di vicinanza con il popolo, e gite turistiche in camper vergati
sobriamente con il proprio nome . Fra
rottamazione e usato sicuro si è consumato il rito democratico dei gazebo. Il
popolo sovrano così si espresse: Candidato premier Bersani , Renzi sconfitto,
grido di battaglia “mai al governo con Berlusconi”. In quel dannato week-end di fine
febbraio il Pd vinse, anche se moderatamente
le elezioni . E oggi come è giusto che
sia esprime il presidente del consiglio. Peccato che costui non sia Bersani,
come decretato dal popolo riformista ai
gazebo, ma lo sconfitto, cioè Renzi. Non
solo ma il reietto Berlusconi, schifato da tutti i piddini, oggi governa con il premier sconfitto alle
primarie. Geniale è la forma di partecipazione al governo escogitata dal
cavaliere. Una parte della sua schiatta, appoggia l’esecutivo con l’apporto
di ben tre ministri (Alfano –Lorenzin-Lupi) l’altra quella diretta emanazione
del capo, da un lato esercita un’opposizione
finta, utile alla campagna
elettorale buona per le elezioni che verranno, dall’altro assicura appoggio
esterno al governo per continuare a
curare gli affari suoi e dei suoi lacchè.
Esprime un ministro: quella Federica
Guidi così sensibile al conflitto d’interessi tanto da averne più lei di quanti
capelli in testa c’ha Razzi. La appassionata berlusconiana era stata culo e camicia con l’amico imprenditore evasore
fino al giorno prima di ricevere l’incarico a ministro. Chissà cosa avranno concordato? “Un’amica a capo di un ministero pesante come
quello allo sviluppo economico con
delega alle telecomunicazioni, è un avamposto invalicabile per la difesa dei
cazzi miei”, avrà pensato Berlusconi.
Dunque riepiloghiamo: il popolo dei gazebo Pd aveva preferito Bersani a Renzi come premier e si ritrova Renzi a capo del governo.
Gli elettori del Pd avevano votato un programma in base al quale i
riformisti mai avrebbero dovuto governare con Berlusconi e per tutta risposta l’esecutivo guidato dal proprio rappresentante marcia a braccetto con le colombe
berlusconiani e stringe accordi extra governativi con i falchi diretta
emanazione del padrone. In mezzo a sto’ casino accade che il Pd,
vincitore delle elezioni, oggi si trova in minoranza. Infatti al di la della
ipocrita votazione al Senato, in cui chi
è favorevole vota contro e chi non è favorevole vota a favore, il governo Renzi si regge con il sostegno di
una minoranza del proprio partito, insieme al nuovo centro destra e la
pattuglia delle frattaglie centriste, più l’appoggio esterno di
Berlusconi. Il resto del Pd, espressione
dei militanti che avevano eletto Bersani
e si erano espressi contro il governo con il centrodestra, si trova all’opposizione, malvisto dai grillini e un po’ compatito
dagli ex compagni di Sel. Un ottimo risultato per una compagine che ha
vinto le elezioni ai gazebo e nelle urne . A proposito, nel frattempo si sono
tenute altre primarie, quelle per l’elezione del segretario del Pd. In questo caso il disguido è stato meno
grave. Ci s'illudeva di eleggere un
segretario di partito ed invece
inconsapevolmente si è eletto il
presidente del consiglio. Certo le primarie….. bell’esercizio democratico! Ma….
“ridatece li sordi”
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