Osservatorio Peppino Impastato
Frosinone.
Sabato 8 febbraio a partire dalle
ore 16,30 si terrà il 3° ed ultimo appuntamento del seminario “Il reddito rende
liberi”. L’incontro, a cura della Scuola
di formazione sociale e politica Don Gallo e dell’Osservatorio Peppino
Impastato di Frosinone, avrà luogo, come al solito, presso la saletta dei soci Coop, affianco al
supermercato Coop, in Via dei M.ti Lepini a Frosinone . Dopo aver percorso la storia
dei rapporti fra lavoro e società, dalla Rivoluzione Francese ad oggi, con
i sistemi di welfare connessi. Dopo aver analizzato diverse proposte avanzate
da analisti ed economisti relative all’adozione di un reddito minimo, o di un reddito di
cittadinanza, o ancora di un programma redistributivo del lavoro,
in questo terzo appuntamento vaglieremo alcune
ipotesi di finanziamento per un sostegno
al reddito. Tale analisi verrà inserita in un quadro generale di politiche fiscali maggiormente
rivolte a supportare la spesa sociale. Percorreremo poi, in
un viaggio virtuale, i sistemi di welfare dei Paesi europei che già adottano il
reddito minimo ed altre forme di protezione sociale. Dall’Europa arriveremo in Italia per capire che tipo di esperimenti sono stati
effettuati in passato in merito all’adozione di un reddito minimo, sia a
livello nazionale che regionale. Infine descriveremo la proposte che partiti
politici e movimenti hanno avanzato rispetto a questa misura . Nel dibattito che seguirà, illustreremo la
nostra proposta e la confronteremo con
le diverse idee che verranno avanzate dai partecipanti.
Come è consuetudine pubblichiamo
i video del secondo appuntamento. Una confronto animato si è aperto sulle implicazioni morali di un reddito di
cittadinanza. E’ moralmente giusto destinare una parte dei guadagni di un
lavoratore per erogare un reddito a chi non lavora? Oppure il reddito di cittadinanza rovescia il
vantaggio della flessibilità in favore di una persona che avendo un minimo di che vivere può
affrancarsi dal ricatto di un’occupazione necessaria solo alla sussistenza e scegliersi un lavoro più adatto alle proprie
attitudini? E ancora, non c’è il rischio che accettando la pratica del reddito
minimo si rinuncia alla lotta per un redistribuzione del lavoro e per un
sistema economico e sociale più giusto? La discussione è stata animata e stimolante.
Di seguito i video che hanno accompagnato il seminario: Il primo mette in
contrasto la tranquillità di un reddito sicuro con le attuali condizioni di incertezza e precarietà nella quale vive gran parte della
popolazione. Il secondo è un intervista al giurista Stefano Rodotà
sulla opportunità di un reddito di
cittadinanza. Il terzo è un piccolo documentario sul reddito minimo in Europa.
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