martedì 15 luglio 2014

Urgente appello dalla società civile palestinese di Gaza: agite ora!

Electronic Intifada

Noi palestinesi intrappolati a Gaza insanguinata e assediata facciamo appello alle persone di coscienza in tutto il mondo perché agiscano, protestino ed intensifichino i boicottaggi, i disinvestimenti e le sanzioni contro Israele fino a che metta fine a questo attacco omicida alla nostra gente e sia chiamata a renderne conto.
Con il mondo che ancora una volta ci volta le spalle, negli ultimi quattro giorni a Gaza siamo stati lasciati a fronteggiare massacro dopo massacro. Mentre leggete queste parole, più di 120 palestinesi adesso sono morti, tra cui 25 bambini. Più di 1000 sono stati feriti e anche con ferite orrende che limiteranno per sempre la loro vita - più di due tersi dei feriti sono donne e bambini.
Sappiamo per certo che molti di più non arriveranno al giorno dopo. Chi sarà il prossimo di noi, mentre ce ne stiamo distesi svegli per il fragore del massacro, stanotte nei nostri letti? Saremo tra le prossime foto resi irriconoscibili da questa macchina di distruzione di Israele che smembra corpi e spezza arti?
Chiediamo la fine dei crimini e dell'oppressione contro di noi. Chiediamo:
  • Embargo militare su Israele, sanzioni che taglino le forniture militari e di armi dall'Europa e dagli Stati Uniti, da cui Israele dipende per commettere tali crimini di guerra.
  • Sospensione di tutti gli accordi di libero commercio e bilaterali con Israele, come l'Accordo di Associazione;
  • Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, come una grande maggioranza di società civile palestinese ha chiesto nel 2005.
Senza pressione e isolamento, il regime israeliano ha provato sempre ogni volta di più che continuerà questi massacri come vediamo adesso intorno a noi, e continuerà i decenni di sistematica pulizia etnica, occupazione militare e politiche di apartheid.
Scriviamo questo sabato notte di nuovo paralizzati nelle nostre case mentre ci cadono addosso bombe a Gaza. Chi sa quando gli attuali attacchi finiranno? Per chiunque di noi abbia più di sette anni nelle nostre menti sono incisi per sempre i fiumi di sangue che scorrevano per le strade di Gaza quando per oltre tre settimane nel 2009 più di 1400 palestinesi vennero uccisi, di cui 330 bambini.
Fosforo bianco ed altre armi chimiche sono state usate in aree civili, contaminando la nostra terra con il risultato di un aumento del cancro. Più recentemente altri 180 sono stati uccisi negli attacchi di una settimana nel novembre 2012.
E questa volta quanti? 200, 500, 5,000? Chiediamo: Quante nostre vite ancora devono essere date perché il mondo agisca? Quanto nostro sangue serve? Prima dei bombardamenti israeliani un membro della Knesset Ayelet Shaked del partito di estrema destra ebreo nazionalista ha invocato il genocidio del popolo palestinese.
"Devono andarsene, come anche le case dove hanno allevato serpenti" ha detto " Altrimenti vi cresceranno altri piccoli serpenti" Proprio adesso, niente è al di là della natura assassina dello Stato di Israele, dato che noi, una popolazione in gran parte di ragazzi, siamo per loro solo serpenti.
Come ha detto Omar Ghraib in Gaza, "E' stato sconvolgente vedere le foto di ragazzini e ragazzine ferocemente uccisi. E anche come è stata uccisa una anziana donna mentre consumava il suo iftar all'ora della preghiera con i bombardamento sulla sua casa. E' morta con il cucchiaio in mano, un'immagine che non mi lascerà per molto tempo."
Case intere sono prese di mira e intere famiglie vengono assassinate. Giovedì mattina presto è stata spazzata via tutta la famiglia di al Haj - il padre Mahmoud, la madre Bassema e cinque figli. Nessun avviso, una famiglia mirata e privata della vita. Giovedì notte, di nuovo lo stesso, nessun allarme, altri cinque morti compresi quattro della famigli Ghannam, una donna e un bambino di sette anni tra loro.
Martedì mattina la famiglia Kaware ha avuto una telefonata che annunciava che la loro casa di tre piani sarebbe stata bombardata. La famiglia ha cominciato ad andarsene quando un bidone d'acqua è stato colpito, ma dopo sono tornati con membri della comunità che sono tutti venuti da un intero quartiere per stare con loro.
Gli aerei israeliani hanno bombardato il palazzo con il tetto pieno di gente, ben sapendo che erano tutti civili. Sette persone sono morte immediatamente, compresi cinque bambini di meno di 13 anni. Altri 25 sono stati feriti e in serata è morta per le ferite Seraj Abd al-Aal di otto anni ...
Forse la famiglia tentava di appellarsi all'umanità del regime di Israele, pensando che di certo non avrebbero bombardato un tetto pieno di gente. Ma dato che vediamo famiglie fatte a pezzi intorno a noi, è chiaro che le azioni di Israele non hanno niente a che fare con l'umanità.
E altri posti sono stati colpiti, come un'auto nettamente contrassegnata come "stampa", uccidendo il giornalista indipendente Hamed Shehab, e ferendone altri otto, un veicolo di soccorso della croce rossa e attacchi ad ospedali che hanno provocato evacuazioni e altri feriti.
Questa ultima sessione della barbarie israeliana si colloca nel contesto del blocco inumano che dura da sette anni che ha tagliato fuori la principale linea vitale dei rifornimenti e della possibilità per le persone di entrare e uscire, con il risultato della mancanza grave di medicine e cibo, come adesso riportato da tutti i nostri ospedali e cliniche.
Il cemento per ricostruire le migliaia di case distrutte dagli attacchi di Israele è stato bandito e molti feriti e malati non sono ancora autorizzati ad andare all'estero per ricevere cure urgenti, il che ha causato la morte di oltre 600 pazienti.
Mentre arrivano altre notizie, dato che i leaders di Israele promettono di procedere ad un prossimo stadio di brutalità, sappiamo che ci saranno altri orrori. Per questo vi chiediamo di non voltarci le spalle. Vi chiediamo di alzarvi in piedi per la giustizia e l'umanità e di dimostrare il vostro sostegno a quei coraggiosi uomini, donne bambini radicati nella striscia di Gaza che si trovano di fronte al tempo più buio. Chiediamo con forza l'azione internazionale:
  • Interruzione dei rapporti diplomatici con Israele
  • Processi per crimini di guerra
  • Immediata protezione internazionale dei civili a Gaza
Vi chiediamo di unirvi alla crescente campagna internazionale per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni per far rendere conto a questo stato canaglia che ancora una volta sta dimostrando di essere così violento eppure ancora così incontrastato.
Unitevi alla massa critica che cresce nel mondo impegnandovi fino al giorno in cui i Palestinesi non dovranno crescere in questo incessante omicidio e distruzione operati dal regime di Israele. Quando potremo muoverci liberamente, quando l'assedio sarà tolto, l'occupazione finita e sarà finalmente resa giustizia ai palestinesi rifugiati del mondo.
AGITE ORA, prima che sia troppo tardi!
Firmato da:
Palestinian General Federation of Trade Unions
University Teachers' Association in Palestine
Palestinian Non-Governmental Organizations Network (Umbrella for 133 orgs)
General Union of Palestinian Women
Medical Democratic Assembly
General Union of Palestine Workers
General Union for Health Services Workers
General Union for Public Services Workers
General Union for Petrochemical and Gas Workers
General Union for Agricultural Workers
Union of Women's Work Committees
Pal-Cinema (Palestine Cinema Forum)
Youth Herak Movement
Union of Women's Struggle Committees
Union of Synergies-Women Unit
Union of Palestinian Women Committees
Women's Studies Society
Working Woman's Society
Press House
Palestinian Students' Campaign for the Academic Boycott of Israel
Gaza BDS Working Group
One Democratic State Group

Nessun commento:

Posta un commento