venerdì 8 agosto 2014

Posso sparare? Tranquillo l'uccisione di un innocente a Gaza non è crimine di guerra

fonte: http://www.channel4.com/


Salem Shamaly è stato colpito due settimane fa  a Gaza mentre rovistava   tra  le macerie. Channel 4 News rivela la scioccante storia accaduta all’interno dell’esercito israeliano.



Il 20 luglio scorso, Salem Shamaly era in cerca dei membri feriti della propria famiglia presso Shuyaiya  un sobborgo densamente popolato nella parte est  di Gaza.
Durante la sua ricerca il ventitreenne, conosciuto anche con l’appellativo di “uomo in maglietta verde”, è stato colpito mortalmente ,  perchè, secondo la versione ufficiale,  inquadrato per sbaglio  dal mirino di un presunto cecchino israeliano.
Oggi un ex membro dell’esercito israeliano ha rivelato a Channel 4 News di essere in grado di far luce su quanto accaduto.
Eran Efrati, ha lasciato l’Esercito israeliano nel 2008. Oggi è un’attivista  che sta cercando di denunciare le trasgressioni dell’Esercito Israeliano.
Ha dichiarato a Channel 4 News di aver raccolto alcune  testimonianze fra i soldati che erano presenti quando Shamaly è stato colpito.
Il  sig. Efrati ha riferito: “Quei militari stavano definendo una immaginaria linea rossa oltre il quale nessuno sarebbe dovuto passare. Potevi  essere ucciso se avessi deciso di varcare quella linea. C’è un video che mostra un uomo mentre sta cercando i sui familiari. Due militari si interrogano se è un bersaglio adatto da colpire”.
Egli  descrive cosa è successo subito dopo: “ Il cecchino sta prendendo posizione – chiede per tre volte al suo ufficiale “quando posso sparagli?”

L’ufficiale risponde “aspetta aspetta,  è necessario che l’uomo dalla maglietta verde oltrepassi la linea rossa”

Un omicidio di vendetta

La terza volta l’ufficiale dice al soldato : “puoi sparare”.
Il soldato spara più di due colpi verso il corpo dell’uomo e lo uccide.”
Il signor Efrati ha confermato: “Ho sentito questa testimonianza da tre soldati”
Agginge: “ Erano assolutamente convinti che quel che stavano facendo fosse sbagliato erano colpevoli, l’uomo con la maglietta verde non costituiva alcun pericolo per la loro vita”
“L’ufficiale aveva permesso  questo omicidio di vendetta in una zona ad est di Gaza



Siete   sicuri di tutta questa storia?

Channel 4 News non è stata in grado di verificare in modo indipendente il video o le dichiarazione del sig, Efrati.
In rispost il portavoce israeliano Mark Regev ha affermato” Esorto chiunque sia in possesso di informazioni importanti a farsi avanti…. Ovviamente se ci sono ipotesi di comportamento scorretto da parte dei soldati israeliani questi saranno soggetti ad indagine.  Ma non possiamo basarci su voci messe in mezzo da attivisti politici". 
Quando gli è stato chiesto se ritenesse opportuno che l’esercito avviasse indagini interne per accertare violazioni come queste , ha risposto: “Questo è quanto accade in tutti gli eserciti della NATO, è ciò che accade se non ci sono denunce di soldati britannici o francesi. Si aspetta che Israele tenga un comportamento diverso da chiunque altro?" .
Ha aggiunto poi che sarebbe necessaria cautela nel giudicare i video su You Tube
Non siamo sicuri della completezza dei fatti voi siete sicuri che la storia sia completa?” ha aggiunto.

La ripresa video

Nella ripresa che è stata originariamente usata per la realizzazione del video il 21 luglio girata dagli attivisti dell’International Solidarity Movement,  sembra che Salem Shamaly venga colpito da  tre colpi, il terzo proiettile lo uccide.
Precedentemente nello stesso giorno a  Shuyaiya  si assisteva alla scena di un attacco di Hamas ad un veicolo corazzato israeliano in cui si è registrata la morte di sette soldati della forza israeliana di difesa (IDF).
L’attacco fu seguito da un intenso periodo di bombardamenti sul sobborgo . Costruzione dopo costruzione tutto fu ridotto in rovine. 

traduzione di Luciano Granieri.

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