Nell’assemblea pubblica
organizzata dal Coordinamento provinciale per la sanità il 25 agosto scorso, si
è ben illustrato ad associazioni, sindacali e di cittadini, ad alcuni sindaci della Provincia, come l’atto aziendale DCA 247/2014 (2013-2015), redatto per l’Asl di Frosinone, sia
assolutamente deleterio, nocivo, tossico, per i cittadini della Provincia.
Al
di là delle notevoli carenze riguardanti il DEA di II livello, le case della
salute, le assunzioni in deroga del personale sanitario, emerge come alcuni
provvedimenti siano in violazione alle prescrizioni di legge. La legge 135 del
2012 individua il rapporto di posti letto ospedalieri nel livello di 3,7 posti
letto per mille abitanti. Nell’atto
aziendale alla Provincia di Frosinone vengono assegnati 922 posti letto pari all’
1,8. Notevolmente al di sotto di quanto previsto dalla sopracitata norma .
C’è
inoltre da aggiungere che tale atto risulta in contrasto e in violazione a trattati
Europei stilati in seno all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il risultato
di un recente rapporto definito a
seguito dello “Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli
insediamenti esposti a rischio da inquinamento” (S.E.N.T.I.E.R.I), evidenzia come nel complesso idrografico del
fiume Sacco, zona pesantemente inquinata, che occupa un’ampia porzione del territorio
della nostra Provincia, più tristemente nota come Valle del Sacco, si siano osservati un eccesso di mortalità
per tutte le patologie, nessuna esclusa.
In salvaguardia di questi territori, e
in generale per difendere il diritto ad
un servizio sanitario decente, 53 Stati membri
del comitato Regionale dell’ OMS europeo, fra cui figura l’Italia, nel
settembre 2012 hanno definito il programma “Health 2020”. Un piano di
riferimento europeo a sostegno di un’azione
trasversale ai governi e alla società per la salute e il benessere. Tale
programma vincola il ministero della salute, il ministero dell’ambiente e le
regioni, a rispettare norme molto precise.
La normativa A.1 della priorità n. 3,
ad esempio, prevede il rafforzamento
dei sistemi sanitari, la salvaguardia della salute pubblica, la capacità e la preparazione per la gestione delle emergenze, un adeguato sistema di
sorveglianza dello stato di salute della popolazione, nonchè il miglioramento dello stato di salute
dei cittadini rafforzando le capacità e le funzioni della sanità pubblica, in
particolare laddove situazioni di crisi o di grave deterioramento dell’ambiente
abbiano provocato danni e la diminuzione dei livelli di benessere e salute.
Nelle azioni stabilite dalla Priorità
n.3 di Health 2020, figurano:
1 Sorveglianza della salute della popolazione e del benessere.
2 Monitoraggio e risposta ai rischi per la salute e le emergenze ambientali, del lavoro, della sicurezza alimentare e
altri aspetti.
3 Assicurare la governance per la salute e il benessere.
4 Assicurare un sufficiente
e competente personale sanitario pubblico.
5 Assicurare strutture
organizzative sostenibili e finanziamenti adeguati.
6 Advocacy, comunicazione e mobilitazione sociale per la salute
7 Ricerca
sulla salute pubblica.
E’ di tutta evidenza che quanto previsto dall’atto DCA 247/2014
e cioè:il depotenziamento dei presidi sanitari con la trasformazione di altri ospedali
in case della salute, il taglio di posti letto, imposto per lo più al
settore pubblico, il numero degli stessi ampiamente insufficiente, sottodimensionato
persino a quanto stabilito dalle leggi italiane, la completa eliminazione dei
laboratori d’analisi pubblici, con 34 presidi alienati e la cessione dei
rimanenti centri a lobby private del settore, sono i contrasto e violazione
della priorità n.3 della normativa A.1 di Health 2020. Così come non rispetta il programma il
blocco del turn-over del personale sanitario, minimamente alleviato dall’esiguo
numero di assunzioni in deroga, o il drastico taglio delle risorse finanziarie.
Questo atto aziendale, quindi, non solo offende i cittadini della provincia di
Frosinone negandogli la disponibilità di un sistema sanitario che assicuri la
salute, ma viola norme e leggi, nazionali ed europee. Risulta perciò
fondamentale partecipare alla fiaccolata organizzata dal Coordinamento
provinciale per la sanità che avrà luogo a Frosinone giovedì 11 settembre con
partenza dalla Villa Comunale alle ore 20,00. Non è una manifestazione di
protesta ma è un atto di civiltà. Si tratta infatti di pretendere il rispetto
della costituzione, della legge nazionale e delle normative europee. Non
protesta, ma atto di obbedienza civile.
La manifestazione del 12 luglio scorso.
Nessun commento:
Posta un commento