sabato 22 novembre 2014

Perché l'INVALSI è il fondamento della “BUONA SCUOLA” di Renzi-Giannini-Aprea.

Gruppo genitore attivo.

L’attacco che la scuola sta subendo da parte del governo Renzi-Giannini, attraverso il “progetto” della “BUONA SCUOLA”, è a 360 gradi. L'impegno che gli insegnanti democratici stanno esprimendo per difendere la scuola pubblica e la loro dignità di docenti emerge dalle decine di delibere e documenti di aperta e argomentata contestazione sia ai singoli aspetti del “progetto” sia al suo impianto complessivo.
Ma questo sforzo rischia di far passare sotto silenzio l’entrata in vigore del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) ed in particolare la fase delicatissima e feroce che va sotto la falsa denominazione “Autovalutazione” delle scuole. Va rimarcato con forza che la normativa secondaria (Dpr 89/14, Direttiva n. 11/14, Circ. Minist. 47/14) non ha fondamento Costituzionale né di legge, indispensabile fonte primaria di qualsiasi altra normativa.
Per questo il Gruppo NO Invalsi ha predisposto il testo di dichiarazione/delibera di obbedienza civile allegata, da utilizzare per manifestare la propria opposizione, dei Collegi dei Docenti, Consigli di Circolo, di gruppi e di singoli (insegnanti, genitori, studenti, cittadini) al tentativo di opprimere e soffocare la libertà d’insegnamento/apprendimento, di cancellare la scuola democratica istituzione della Repubblica disegnata dalla Costituzione.
Il progetto della “BUONA SCUOLA” di Renzi e Giannini ha come asse centrale la gerarchizzazione nella scuola e tra le scuole, il salario premiale rispetto a quello di diritto, la subalternità totale al mondo affaristico e delle imprese, quindi l’avvio del SNV (Sistema Nazionale di Valutazione), tutto delegato all’INVALSI, costituisce già da subito (dicembre 2014) l’attuazione del quadro e la messa a punto degli strumenti operativi perché il “progetto” possa realizzarsi integralmente al più presto. È il segno inequivocabile che “La Buona Scuola”, cioè il vecchio disegno di legge Aprea/Ghizzoni rivitalizzato, è cosa già decisa.
Mentre è ancora in corso la farsa dell’”ascolto e interlocuzione”, il governo vara la Direttiva e la Circolare sul Sistema Nazionale di Valutazione gettando le fondamenta della “BUONA SCUOLA” deciso ad ignorare le risposte qualsiasi esse siano.

PERCHÈ OBBEDIENZA CIVILE
È la locuzione usata dal Forum dell’Acqua Pubblica nel corso delle manifestazioni, dopo la grande vittoria per la pubblicizzazione dell’acqua, per rivendicare il rispetto, della lettera e dello spirito, del Referendum stravinto con 27milioni a favore che Governo ed Enti Locali minacciavano di violare.
Crediamo che sia utile per il Popolo della Scuola fare propria questa locuzione come attestato di fedeltà alla Costituzione. Infatti, in molte circostanze abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere il suo rispetto, il rispetto di leggi e normative, che i governo Renzi, alla pari dei governi degli ultimi 15 anni, vuole ignorare o stravolgere.
Il programma è quello di imporre una “nuova normativa” che non solo aggira e viola le procedure costituzionali previste per la formazione delle leggi, ma ha già di fatto affollato il quadro pseudo normativo di regolamenti, direttive, circolari ministeriali, decreti, tutti privi di un decente e democratico fondamento legislativo.

In particolare per quanto riguarda la valutazione la legislazione del nostro Paese ha elaborato e prodotto un corpo normativo, vasto, articolato e puntuale ispirato dal dettato costituzionale e dalla pedagogia democratica e popolare che spesso ne è stata l’ispiratrice, quando Parlamento e governi volevano e sapevano ascoltare i titolari della sovranità: i cittadini.


DICHIARAZIONE DI OBBEDIENZA CIVILE

       I sottoscritti (Docenti, Genitori, Studenti..) dell’Istituto Comprensivo………………………………………
      ( Oppure) dell’Istituto di Scuola Superiore …………………………………………………………………..
In merito alle prove INVALSI per la valutazione degli apprendimenti la cui somministrazione nell’a. s. in corso.
VISTA E ANALIZZATA
 La seguente normativa vigente:

A)    Definizione funzione docente: T.U. D.Lvo 297/94 art. n.395  ; CCNL 2006-2009 articoli 26-29
B)    Valutazione studenti alunni in generale:  D.P.R. 22.06.2009, n. 122:
C)  Valutazione scuola primaria: Legge 4 agosto 1977, n. 517; D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104; Decreto
      Legislativo 2004, n. 59 articolo 8:
D) Valutazione scuola secondaria:  Decreto legislativo 2004, n. 59 articolo 4: D.P.R. 22.06.2009, n. 122:
E)  Valutazione collegiale: Decreto legislativo1994, n. 297, articolo 5; Decreto legislativo1994, n. 297,
articolo 7: Decreto legislativo 1994, n. 297, articolo 10
F)  Valutazione di sistema: Decreto legislativo n. 297/94, articoli 7, 10 e25:
RILEVANO

   Che per quanto attiene la valutazione degli apprendimenti il contenuto di tutta la normativa citata concorre in modo coerente a definire il processo di valutazione e il modo in cui esso si realizza. Nello specifico il DPR.122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia) agli articoli 2 e 3 recita:
2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000”

ESPRIMONO

   Un giudizio di TOTALE INCOMPATIBILITA’ PROFESSIONALE E NORMATIVA con le motivazioni, l’impianto, la modalità di somministrazione che connotano la valutazione meramente quantitativa mediante la somministrazione di test, prove oggettive e standardizzate, adottata dall’INVALSI.

ESPRIMONO ALTRESI’
  
    Che per quanto attiene la valutazione delle istituzioni scolastiche e del sistema scolastico nel suo insieme, debba essere in linea con la libertà d’insegnamento, dell’autonomia professionale dei docenti, e delle istituzioni scolastiche. (Art. 2, 33, 97 della Costituzione, D.L.vo 297/94, DPR 275/99, DPR 122/2009)

PER QUANTO SU ESPOSTO
   
    I sottoscritti DICHIARANO la loro  NON DISPONIBILITA’ a procedere a qualsiasi forma di valutazione degli apprendimenti e del sistema scolastico che violi o contraddica o non ottemperi la lettera e lo spirito della normativa vigente citata.

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