Il Coordinamento
Provinciale Sanità
Il
Coordinamento Provinciale per la Sanità
esprime la sua contrarietà agli atteggiamenti recenti della Asl di Frosinone
verso gli organi di informazione. Manifesta la sua solidarietà e il suo
sostegno a tutti gli operatori dell’informazione invitandoli a mantenere e
consolidare autonomia e libertà.
Si ribadisce
che bacchettare la stampa quando scrive ciò che non è gradito, e pretendere di
dare istruzioni a chi onestamente e correttamente è coerente con la propria
professione, intelligenza e cultura democratica, è sempre segno di pericoloso autoritarismo.
Gli organi
di informazione non possono essere al servizio di nessuno all’infuori dei
cittadini cui si rivolge la loro opera. Un ruolo di subordinazione infatti è
proprio di coloro che hanno rapporti o interessi diversi da quelli della
comunità.
Ai proclami
quasi quotidiani della Asl di Frosinone in cui si asserisce che tutto funziona
meravigliosamente nei servizi e negli ospedali, corrisponde l’insoddisfazione ,
la sofferenza e la giusta protesta della cittadinanza che ogni giorno si
rivolge alle strutture sanitarie pubbliche.
Infatti si
assistite continuativamente a un abbassamento mascherato da riorganizzazione
dei livelli di qualità delle prestazioni. Ad esempio si esalta la chirurgia
minore, mentre da oltre venti anni molti
altri ospedali fuori Asl di Frosinone praticano la chirurgia robotica. Quando mai
questa arriverà, visto il panorama, nella provincia di Frosinone?
Inoltre cosa
dire del trasferimento della lungodegenza dallo “Spaziani” al ” S. Benedetto”
di Alatri, che era stato rappresentato come chissà quale panacea per l’Ospedale
del capoluogo? Mentre la lungodegenza
non ha fatto alcun salto di qualità, al Pronto Soccorso dello Spaziani la
situazione continua caotica, con inutilizzo dei 18-20 posti letto liberati.
Come
possiamo qualificare le chiusure per alcuni giorni degli ambulatori della TAO, dell’ematologia
ecc., del laboratorio analisi di Frosinone durante il periodo natalizio? E come
si può valutare la riduzione del personale presso il servizio di radiologia
della Asl a Frosinone, dove oggi lavorano due persone rispetto alle quattro del
recente passato? Un servizio che lavorava a ritmo pieno senza tempi di attesa.
Oggi invece lavora a scartamento ridotto con tempi di attesa di settimane; ciò
oggettivamente favorisce le strutture private convenzionate che non hanno tempi
di attesa. Tanto che qualche struttura
privata che lavorava a Roma ha trovato più conveniente trasferirsi a Frosinone.
Sembra poi
che la linea aziendale di riduzione forsennata degli straordinari al personale
superstite dopo il fiume di giusti pensionamenti appaia come una pervicace
volontà punitiva verso i propri dipendenti, e quindi porterà al decadimento
delle prestazioni sia come quantità che come qualità. Conseguentemente se ne
avvantaggeranno i soggetti convenzionati privati, verso cui non si ha notizia
di una corretta e continua azione di verifica e di controllo, per impedire il
ripetersi di episodi scandalosi come quelli del recentissimo passato.
Tutto questo
complesso di cose ci ricorda quanto già avvenuto per il servizio idrico
integrato, un tempo correttamente gestito dai comuni e oggi invece in mano ad
Acea Ato 5 Spa. Ognuno faccia le proprie considerazioni.
Seguiranno a
questo altri comunicati.
15.01.2015
Il proclama di oggi tratto dal quotidiano "il messaggero"
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