sabato 21 marzo 2015

I famigerati tempi di attesa

Francesco Notarcola – Presidente dell’ass. “Osservatorio Peppino Impastato” – Presidente della Consulta delle associazioni della città di Frosinone

I famigerati tempi di attesa che tanto fanno soffrire e rischiare i cittadini, costringendoli anche a sacrifici economici pesanti oppure a rinunciare a curarsi potrebbero essere abbattuti nel giro di poche settimane ed a costi insignificanti.
L’esperienza sul campo realizzata dal Coordinamento provinciale della sanità con la “Notte bianca” di Alatri e la “Giornata della salute” di Sora lo hanno abbondantemente evidenziato.
Non lo ha capito solo chi non vuol vedere e non vuol sentire. I cittadini comprendono i “ perché”
In queste due giornate sono state visitate più di 2.000 persone ed i costi sono stati irrisori. Se gli organizzatori avessero  chiesto ai pazienti un contributo  volontario di 1 (uno) euro il costo sarebbe stato zero.
Il Coordinamento ha fatto tutto ciò superando grandi difficoltà per reperire medici, infermieri e la strumentazione scientifica e tecnica necessaria.
Se si elaborasse e si promuovesse un progetto condiviso e partecipato con i Sindaci, la Asl, la Protezione civile e l’associazionismo militante ed attivo, senza interesse alcuno, potendo usufruire di tutte le risorse esistenti ( Locali e ambulatori di proprietà dei Comuni e della ASL, strumentistica tecnica e scientifica,  personale sanitario volontario e non, medici di famiglia che hanno una specializzazione, ecc.) abbattere i tempi di attesa sarebbe un “giuoco da ragazzi”.
Il vantaggio per la sanità pubblica sarebbe enorme ma, forse,   le strutture sanitarie  convenzionate o meno e i tanti medici impegnatissimi nei loro ambulatori privati si ribellerebbero.
A proposito,  a norma dell’art. 1 del decreto legislativo del 14.03.2013 n.33 “ La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.”, chiediamo alla ASL di rendere di pubblico dominio come sono state spese le centinaia di migliaia di euro stanziati dalla Regione Lazio per abbattere i tempi di attesa. Ancora oggi per un Holter dinamico occorre un anno.

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