La Ciociaria è terra di registi. Ultimamente
grazie al poderoso impegno del Comune di Frosinone, il Capoluogo ciociaro è
diventato meta ambita di cineasti di grido ed
impresari teatrali . Ne è
testimonianza il sontuoso allestimento per la
rievocazione della passione di Cristo messo in scena il 22 marzo scorso
sul palcoscenico naturale del centro storico, costato ben 22.500 euro.
Per pagare gli emolumenti del grande regista
incaricato della messa in scena del colossal (tale Mizzoni) sembra si siano dovute vendere le
lampadine, riposte nei magazzini del Comune, necessarie alla riparazione dei
lampioni rotti, lasciando parte della devota città al buio. Alla rievocazione
religiosa hanno
partecipato anche volti noti della politica locale, dalla Maria Maddalena
(senatrice Spilabotte), all’austero Pilato (assessore alle finanze del comune di
Frosinone Mastrangeli).
Ebbene lo confessiamo, anche noi abbiamo messo in atto
un bieco tentativo di spillare soldi a "De Laurentiis" Ottaviani per la realizzazione di un film “In nome del sindaco sovarno”. Un cult movie girato
durante il consiglio comunale indetto venerdì scorso 27 marzo per l’approvazione della delibera di iniziativa popolare tesa alla risoluzione contrattuale del gestore del servizio idrico integrato.
In
relazione al casting non ci sono stati problemi. La valenza drammaturgica dei consiglieri comunale e del sindaco
Ottaviani è degna della migliore accademia di arte drammatica. L’assessore Riccardo Mastrangeli,
poi, era reduce dei successi consumati sul red carpet
della Passio Christi.
La location, l’aula consiliare, non era il
massimo, ma l’abilità di un regista sta nel valorizzare anche luoghi
dall’insignificante impatto scenografico . La sceneggiatura si è rivelata quanto mai
suggestiva. In poco più di mezz’ora di video si sono messe in luce tutte le
peculiarità della nostra classe amministratrice.
Dalla melina iniziale,
mascherata da piena subordinazione al calcio, necessaria a ritardare la
votazione -sperando di prendere per stanchezza gli astanti (cittadini e membri
di associazioni), pronti a fare pressione affinchè si risolvesse l’annosa
vicenda di Acea - al rischio della mancanza del numero legale. Altre sequenze hanno illustrato le vicende che flagellano il capoluogo.
Memorabili interpretazioni ci hanno regalato
l’assessore Mastrangeli e la consigliera
Martini sul testo drammatico relativo ai tagli di 3 milione e centomila euro,
gravanti sui servizi sociali. Anche il dialogo shakspeariano fra il vice
sindaco Trina ed il consigliere Calicchia è stato degno di nota. Un po’
sottotono l’interpretazione del consigliere Savo,non si capiva se fosse doppiato dal sindaco Ottaviani o se autore di una recitazione sommessa ma
indisponente rispetto agli spettatori. A
lui si deve infatti la proposta di annacquare la delibera in votazione,
modificando il testo da: “porre in atto
le azioni necessarie alla rescissione del contratto” a: “valutare le azioni necessarie alla tutela
dei cittadini, fra cui la rescissione del contratto”.
Tutto sommato, la
funzione di corifeo del consigliere Savo un qualche successo presso il coro lo
ha avuto. Infatti, grazie ad alcuni coristi, l’annacquamento è andato in porto.
Prima di proporre il corto al sindaco per chiederne la produzione e la
diffusione sottopongo agli appassionati
di Aut l’opera in ante prima . E’
talmente struggente per cui non ho dubbi che il sindaco sacrificherà qualche soldo
destinato allo stadio per diffondere questo capolavoro.
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