lunedì 4 maggio 2015

9 maggio festa dell'Europa, festa di legalità

Luciano Granieri

Art.4  Tutti i lavoratori hanno diritto ad un’equa retribuzione che assicuri a loro e alle loro famiglie  un livello di vita soddisfacente.

Art.7  I bambini e gli adolescenti  hanno diritto ad una speciale tutela contro i pericoli fisici e morali cui sono esposti.

Art.11 Ogni persona ha diritto di usufruire di tutte le misure che le consentano di godere del migliore  stato di salute ottenibile

Art. 12 Tutti i lavoratori e i loro aventi diritto hanno diritto alla sicurezza sociale.

Art.13 Ogni persona sprovvista di risorse sufficienti  ha diritto all’assistenza sociale e medica

Art. 23 Ogni persona anziana ha diritto ad una protezione sociale

Art.24 Tutti i lavoratori hanno diritto ad una tutela in caso di licenziamento.

Art.30 Ogni persona ha diritto alla protezione dalla povertà  e dall’emarginazione sociale.


Gli articoli sopra citati, sembrano una  boutade, od  utopie di una mente malata di antiliberismo, ma sono , invece, legalmente sanciti nella Carta Sociale Europea (versione riveduta nel 1996). Questo trattato, come anche il Trattato Fondativo dell’Unione Europea ,ed altri  che ribadiscono gli stessi dritti,  sono stati   firmati delle istituzioni europee  ed internazionali (Commissione europea e Fmi).  I tagli alla sanità, alle pensioni, agli stipendi, l’annullamento dei diritti del lavoro, dell’istruzione  e dei servizi pubblici, imposti da Commissione Europea , Fmi e Bce a Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia, infliggono  privazioni a milioni di persone. Violano, quindi, palesemente  i  trattati  sopra richiamati.  Il   nove maggio  ricorrerà  la festa dell’Europa. Quale migliore occasione per provare a  ristabilire un principio di legalità.   Denunciamo   Commissione Europea,  Bce, Fmi,  innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea o alla Corte Penale Internazionale per violazione dei diritti umani?  Già che ci siamo potremmo denunciare anche qualche governo che con alcuni provvedimenti,  leggi jobs act, sta  violando gli stessi trattati.  Siamo o non siamo cittadini europei?  La televisione ce lo ricorda ad ogni spot.  Dunque come cittadini europei gradiremmo vedere riconosciuti i nostri diritti, quelli  sanciti nei trattati.  E se questi  vengono considerati carta straccia dall’èlite internazionale che pure li ha firmati, allora non è affatto delittuoso definire l’Unione Europea, con tutti i suoi orpelli finanziario-monetari  un solenne imbroglio. Sarebbe bene quindi  evitare di continuare ad essere imbrogliati. 

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