Art.4 Tutti i
lavoratori hanno diritto ad un’equa retribuzione che assicuri a loro e alle
loro famiglie un livello di vita
soddisfacente.
Art.7 I bambini e gli
adolescenti hanno diritto ad una
speciale tutela contro i pericoli fisici e morali cui sono esposti.
Art.11 Ogni persona ha diritto di usufruire di tutte le
misure che le consentano di godere del migliore
stato di salute ottenibile
Art. 12 Tutti i lavoratori e i loro aventi diritto hanno
diritto alla sicurezza sociale.
Art.13 Ogni persona sprovvista di risorse sufficienti ha diritto all’assistenza sociale e medica
Art. 23 Ogni persona anziana ha diritto ad una protezione
sociale
Art.24 Tutti i lavoratori hanno diritto ad una tutela in
caso di licenziamento.
Art.30 Ogni persona ha diritto alla protezione dalla
povertà e dall’emarginazione sociale.
Gli articoli sopra citati, sembrano una boutade, od
utopie di una mente malata di antiliberismo, ma sono , invece, legalmente
sanciti nella Carta Sociale Europea (versione riveduta nel 1996). Questo
trattato, come anche il Trattato Fondativo dell’Unione Europea ,ed altri che ribadiscono gli stessi dritti, sono stati firmati
delle istituzioni europee ed
internazionali (Commissione europea e Fmi). I tagli alla sanità, alle pensioni, agli
stipendi, l’annullamento dei diritti del lavoro, dell’istruzione e dei servizi pubblici, imposti da
Commissione Europea , Fmi e Bce a Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia, infliggono
privazioni a milioni di persone. Violano,
quindi, palesemente i trattati sopra richiamati. Il
nove maggio ricorrerà la festa dell’Europa. Quale migliore occasione
per provare a ristabilire un principio
di legalità. Denunciamo Commissione Europea, Bce, Fmi, innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione
Europea o alla Corte Penale Internazionale per violazione dei diritti
umani? Già che ci siamo potremmo
denunciare anche qualche governo che con alcuni provvedimenti, leggi jobs act, sta violando gli stessi trattati. Siamo o non siamo cittadini europei? La televisione ce lo ricorda ad ogni
spot. Dunque come cittadini europei
gradiremmo vedere riconosciuti i nostri diritti, quelli sanciti nei trattati. E se questi
vengono considerati carta straccia dall’èlite internazionale che pure li
ha firmati, allora non è affatto delittuoso definire l’Unione Europea, con
tutti i suoi orpelli finanziario-monetari un solenne imbroglio. Sarebbe bene quindi evitare di continuare ad essere imbrogliati.
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