mercoledì 6 maggio 2015
No war 9 maggio
Segr. prov. PCdI Oreste
della Posta
Il Partito comunista d'Italia è tra i
promotori del Tavolo provinciale NO WAR. Vogliamo ricostruire anche nella
nostra Provincia, un movimento contro la guerra, un luogo di analisi e iniziativa politica,
culturale, aperto. Il nostro primo evento pubblico si svolgerà nel capoluogo
per ricordare le giornate dell'8-9 maggio 1945, in cui si spense la Seconda
Guerra mondiale sia in Europa occidentale che in Unione sovietica, dopo che
a Reims e Berlino i nazisti firmarono la resa incondizionata. E' quest'anno il
70° anniversario. Dire NO alle guerre per noi significa anche trovare nella
memoria del nostro passato dei simboli,
ovvero analizzare i fatti, leggere le storie e tornare nei luoghi. La
provincia di Frosinone e' stato teatro insuperabile di battaglie che tutto il
mondo ricorda: bombardamenti sulla citta', Montecassino sfregiata e abbattuta,
violenze e stupri di massa su donne, uomini e bambini, fame e scempio ovunque.
Cosi' forti quelle emozioni da rivivere nel libro e nel film "La
ciociara" che resta il documento piu' rappresentativo di quell'epoca. I
comunisti in Italia hanno dato durante la Seconda Guerra mondiale tutto quello
che potevano: organizzazione, uomini e donne, resistenti, politici, grandi
intellettuali mai piegati neanche di fronte alla galeria e all'inedia,
scienziati, e sopratutto la vita. Abbiamo bisogno di ricordare oggi e per
sempre chi ci ha dato la libertà e dobbiamo essere sentinelle contro i grandi pericoli che vediamo avanzare: Paesi
in guerra fratricida per le risorse, ondate xenofobe e razziste, movimenti politici
dichiaratamente nazisti e fascisti in Italia, in Europa e oggi anche tra il baltico e l'Ucraina. Il
Partito comunista d'Italia dice NO a
guerra fascismo e barbarie. Dedichiamo i nostri sforzi per una società
realmente organizzata in lavoro, solidarietà, pace e antifascismo. Vi invitiamo ad
intervenire numerosi il giorno 9 maggio 2015 a Frosinone in Largo
Turriziani dale ore 17.30. Si
alterneranno al microfono movimenti, partiti e associazioni che in questi mesi
hanno discusso sui temi della memoria, del pacifismo e del NO a nuove
guerre, su quanto i conflitti ci
impoveriscono quotidianamente; spese militari per le quali anche il nostro
governo manda in fumo ogni giorno decine di milioni di euro. Per questo sintetizziamo
le nostre parole d'ordine come segue: "Guerra civile, guerra economica,
guerra ai migranti, guerra per le risorse, guerra di religione... le guerre
utili al capitale".
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